Il Real Madrid rimane a secco lontano da Wizink Center. Dopo la sconfitta all'esordio al Sap Garden, i Blancos cadono anche alla Buesa Arena di Vitoria contro il Baskonia dell'ex leggendario coach Pablo Laso.

Il racconto della partita attraverso i punti di Eurodevotion.

I problemi offensivi del Real Madrid

I 25 assist registrati questa sera rappresentano il miglior dato stagionale per i Blancos, così come le 12 palle perse. L'assenza di Campazzo, dunque, sembra non aver pesato troppo, eppure il Real ha segnato solamente 72 punti, decisamente meno rispetto ai 93 e 89 realizzati nelle prime due uscite stagionali.

Ciò che è mancato maggiormente alla squadra di Mateo è stata la precisione nel tiro da tre punti: il Madrid ha tirato con un modestro 24% da dietro l'arco, contro il 38% del Baskonia. Nonostante le basse percentuali, la squadra di Mateo ha insistito sul tiro dalla lunga distanza per tutta la partita, tentando ben 33 triple. Visti i limiti difensivi del Baskonia, probabilmente sarebbe stato più efficace attaccare maggiormente il ferro, soprattutto considerando che Tavares (14 punti +15 rimbalzi) si è rivelato un rebus irrisolvibile per la difesa basca.

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Howard e Moneke decisivi

I giocatori chiave del Baskonia, insieme a Sedekerskis, sono ancora loro. Howard e Moneke si sono caricati un'altra volta la squadra sulle spalle e hanno segnato, insieme, 17 punti nell'ultimo quarto. Non appena il Real ha provato ad allungare portandosi sul +6, i due si sono accesi, sprigionando il loro talento, che non si era visto fino a quel momento. Per i primi tre quarti,infatti, la loro prestazione era stata tutt'altro che esaltante, ma come spesso accade, è bastata una scintilla per cambiare l'inerzia.

Howard ha chiuso con 15 punti, di cui 9 segnati nell'ultimo quarto. Moneke ne ha messi a referto 14, di cui 8 nell'ultima frazione di gioco.

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