FENERBAHCE-OLYMPIACOS: è un inatteso no game quello di Istanbul
Quella che si presentava come una sfida al vertice di Eurolega diventa un no game già dal primo quarto, con l'Olympiacos che mette a ferro e fuoco il canestro del Fener e non concede nessun canestro semplice.
Dopo 10' di gioco, i greci sono a +14, che diventa +21 all'intervallo, di fatto chiudendo già la gara.
Il punteggio finale è di 73-93 per l'Olympiacos, che consolida così la vetta della classifica in attesa del Real.
I NUMERI DI UNA PARTITA SENZA STORIA
Sarebbe francamente ingeneroso ed inutile analizzare ciò che non ha funzionato nel Fenerbahce (tutto), e ritengo quindi più interessante dare qualche numero sull'incontro, abbastanza esaustivo.
L'Olympiacos vince tutte le prime tre frazioni di gioco segnando 24, 26 e 27 punti e tirando con il 52.9%, 72.7% e 60% dal campo(!!!). Nelle stesse tre frazioni, i turchi tirano con il 28.6%, 36.8% e 44.4%, non raggiungendo mai la soglia del 50% neanche negli ultimi 10' di gioco. All'inizio dell'ultimo quarto, il punteggio è infatti di 51-77 per gli uomini di Bartzokas.
L'unico giocatore gialloblù che riesce ad incidere è Guduric, mentre sia Wilbekin (espulso nel secondo quarto) che Calathes chiudono a 0 punti segnati. Le prestazioni di Calathes, soprattutto, sono ultimamente deludenti e non può solo essere merito della difesa avversaria se il giocatore di passaporto greco non riesce nemmeno più a creare per i compagni (4 assist e 3 palle perse ieri).
Lato Olympiacos invece, Papanikolau è finalmente tornato ed è una gioia per gli occhi, Vezenkov continua a sfornare doppie-doppie come se non ci fosse un domani e Canaan non sta affatto facendo rimpiangere Dorsey, come dimostrano i 20 punti con 6/9 da tre. E poi c'è Walkup (12+7) che ormai è impattante come una vera star della competizione sui due lati del campo.
Una riflessione personale: il livello degli arbitri è francamente osceno. Bisogna fare qualcosa, o si rischiano scene come quella di ieri a Istanbul all'intervallo.
UN BREVE PENSIERO SULL'OLYMPIACOS
Aldilà dei numeri, importanti ma che non sempre rendono a pieno un concetto o una realtà, la qualità di gioco espressa dagli uomini del Pireo è francamente imbarazzante in positivo, con una fase offensiva favolosa per movimento di palla e capacità di creare vantaggi in maniera sempre diversa, oltre che abilità nel muoversi senza palla come nessun altro.
A questo si aggiunga che la difesa è soldia, fisica, veloce lateralmente e che può contare su un "mastino" come Walkup che, già da solo, riesce a negare la ricezione a chiunque in questa stagione. Se Pajola è il migliore per mobilità laterale (come dimostrato anche ieri contro la Stella Rossa) e Paris Lee nell'abilità di cercare la palla, Walkup è infatti il numero uno per distacco nel saper passare su ogni blocco e, appunto, negare la ricezione al suo diretto avversario. Ecco che il capolavoro, perchè di questo si tratta al momento, è compiuto, e l'Olympiacos avanza impetuoso verso dei playoff e, si spera, una Final Four dove, a questo punto, l'obiettivo è solo e soltanto uno.
Per ora, vista la qualità espressa, sono loro i favoriti.