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E' il big match della 31 jornada di Liga: Gran Canaria sa che il Barça può avere la testa e il corpo alla gara 5 di Eurolega che giocherà in settimana e quindi vuole approfittarne, per riportare proprio i blaugrana in una zona molto trafficata di classifica.

Sembrava potesse essere così con una Gran Canaria quasi perfetta per 30 minuti, poi l'arrembante rimonta blaugrana da 20 punti di svantaggio e la vittoria al supplementare sotto i colpi letali delle bombe di Nicolas Laprovittola.

LA PARTITA

Si parte a ritmi bassi, poi il Barça, senza fretta, inizia ad attaccare molto bene in transizione e prova il primo allungo sul 12-5. Poi il secondo quintetto blaugrana perde di efficacia, mentre salgono di colpi gli ospiti che riescono a muovere meglio la palla. Il primo quarto non è esaltante né per intensità né per qualità e vede avanti 16-17 i canarini.

Il secondo quarto procede sull'equilibrio con nessuna delle due squadre che è in grado di provocare uno strappo alla partita. A farlo, negli ultimi minuti, è Nico Brussino, mentre i catalani collezionano attacchi forzati e infruttuosi. Laprovittola prova a rispondere, ma la difesa di casa concede troppi canestri facili. E' 33-37 ospite all'intervallo.

Ripartenza horror del Barça con una successione rapida di errori. Gran Canaria ne approfitta, soprattutto con un elegantissimo Ethan Happ: dopo 2'30" sono 5 falli del Barça, 0-10 di parziale e 33-47. Barcellona prova a reagire, ma Happ continua a essere superlativo, e ora gli uomini di Lakovic attaccano con convinzione, forti dell'ampio vantaggio. Addirittura il punteggio recita 41-59 e il passivo inizia ad essere pesante per gli uomini di Grimau. Granca va anche sopra di 20 prima dell'ultimo quarto.

In un attimo è 10-0 di parziale blaugrana guidato da Lapro e la gara è riaperta quando sembrava sepolta. Dall'altra parte, a guidare la resistenza, c'è ancora Happ con i suoi gancetti sotto al canestro: sublimi! Il Barça manca alcune triple vitali, gli isolani ora tremano con i catalani che tornano fino al -5, dentro i due minuti finali. Lapro incendia il Palau da tre, -1, ma risponde freddissimo Ferran Bassas dall'arco. Il finale è al cardiopalma: Lapro firma ancora il -3, il Barça sbaglia due triple aperte del pareggio e Parker, con 3 secondi rimasti, al terzo tentativo, guadagna tre liberi dal fallo. Parker pareggia e Kjajic, sulla rimessa perfetta, non trova la vittoria. Incredibile: è proroga!

L'inerzia, ora, è tutta per il Barça: gli uomini di Grimau dominano a rimbalzo offensivo e in quel fondamentale stanno facendo la differenza. In più, Laprovittola è ancora letale. Gran Canaria, infatti, non ha più la forza di reagire. E' grande rimonta e trionfo Barça che si prepara così per la grande sfida all'Olympiacos.

LE CHIAVI

30-15 nell'ultimo quarto che gira la partita. Una gara a due facce: per 30 minuti Granca sembrava averne di più, sia fisicamente che mentalmente, con i catalani che sembravano già pensare allo spareggio d'Eurolega. Poi, sotto di 20, la reazione d'orgoglio degli uomini di Grimau. Laprovittola segna in ripetizione, i compagni lo seguono e, nel finale, la fisicità del Barça, soprattutto a rimbalzo offensivo, ribalta tutto.

Il Barcellona perde una caterva di palloni (21), ma nel quarto finale la tendenza s'inverte e una Gran Canaria, sino a quel momento molto ordinata, arriva ben presto a sua volta a 18 perse.

E' pesata, per Lakovic, l'assenza sugli esterni di AJ Slaughter. L'ex coach di Ulm ha dovuto cavalcare sempre gli stessi giocatori e, alla fine, questi ultimi sono arrivati molto scarichi d'energia nel finale, concedendo al Barça di rientrare, quando in condizioni normali probabilmente nulla di tutto ciò sarebbe successo.

MVP

Ovviamente, Nico Laprovittola! 29 punti con 5/9 dall'arco. Poco turnover per Grimau che ha dovuto spremere oltremodo alcuni uomini per provare la rimonta (oltre 30 minuti per Satoransky e poco dietro Parker, Abrines e Lapro).

Se Granca avesse vinto, non ci sarebbero stati dubbi sull'MVP. Ethan Happ: 24 punti (9/11 da due) e 7 rimbalzi. Sotto Lakovic è diventato un giocatore efficacissimo in area e con una continuità di rendimento che nel suo passaggio in Italia non si era mai vista.

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