Un Bayern eccellente espugna il parquet del Baskonia, mentre l'Efes batte l'Asvel con una certa facilità.

EFES v ASVEL 89-84

Reduce da due sconfitte per aprire la stagione europea, di cui l'ultima col Real decisamente pesante, l'Efes riempie finalmente la casella del W superando un Asvel che è migliore di quello visto finora (peggio era difficile...) ma ancora una volta si dimostra abbastanza lontano dal livello di questa Eurolega.

Sono Shane Larkin e Will Clyburn, i più discussi sinora, a garantire la W ai turchi combinando per 37 punti, 10 assist e 12 rimbalzi.

Il finale dice 89-84 ma è solo il riflesso di un rilassamento negli ultimi minuti che non sarà piaciuto di certo a Coach Can ma che comunque parla di una gara sostanzialmente dominata. Al 26' lo scarto era di 21 punti, sul 63-42.

Bene anche Darius Thompson, da 14 in 17', mentre il solo De Colo rappresenta la luce alla fine di un tunnel Asvel che ormai è lungo 16 sconfitte consecutive, compresa la striscia di chiusura (13 L) della scorsa stagione.

BASKONIA v BAYERN 68-76

Due squadre interessanti, una grande arena: alla Buesa la sfida tra baschi e bavaresi si chiude col successo degli uomini di Laso che confermano la prova già convincente di Oaka, sebbene fosse arrivata la sconfitta.

E la partita è un po' simile a quella di Atene, coi tedeschi sempre ad inseguire ma mai arrendevoli, anzi. Quella resilienza che non venne premiata con i "greens" si materializza oggi in un 6-24 finale che dal 62-52 Baskonia porta al finale vincente 68-76.

I baschi sbagliano troppo (15-37 da due e 9/27 da tre), hanno un pessimo Howard e crollano sotto i tabelloni, dove gli avversari banchettano piacimento raccogliendo 43 carambole (11 di Weiler-Babb), 10 più dei rivali.

Proprio la forza a rimbalzo pare essere and elle caratteristiche principali di questo Bayern, che ha massacrato l'Alba (49-17), ha vinto il confronto con il Pana (34-32) ed ha appunto dominato anche alla Buesa.

Prova di squadra quella bavarese, con coe importanti da Edwdars, Francisco, Giffey ed in generale da tutto il roster, compresi i lunghi Brankovic e Gillespie, capaci di andare oltre l'assenza di Ibaka.

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