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Aquila Trento
Aquila Trento

È storia. L'Aquila Trento conquista la sua prima Coppa Italia battendo l'Olimpia Milano che, dopo la sconfitta dello scorso anno con Napoli, si ferma nuovamente in finale.

È una vittoria meritatissima per gli uomini di Galbiati, che hanno giocato un torneo fantastico e una finale perfetta, in cui hanno saputo limitare il grande potenziale offensivo di Milano e, come aveva detto il coach dopo la semifinale, sono rimasti fedeli ai propri principi e alle proprie idee di gioco.

L'Aquila si conferma un grande gruppo, allenato da un signor allenatore (che vince la sue seconda Coppa Italia dopo quella conquistata nel 2018 con Torino) e composto da giocatori di ottimo livello, a partire dal classe 2003 Quinn Ellis, il migliore di Trento nelle tre partite, premiato come miglior assistman e MVP del torneo. Il protagonista della finale è Jordan Ford, autore di 23 punti. Ma è anche la vittoria di Niang, Lamb, Cale, Mawugbe, Zukauskas, Pecchia, capitan Forray. È il successo di una squadra che ha dimostrato di avere un'intesa e una coesione superiore a tutte le altre.

Qui di seguito il racconto della finale, terminata 63-79.

Il primo tempo

Come era accaduto nella semifinale con Brescia, Milano fatica a trovare il suo ritmo in attacco. Nei primi 6 minuti, l'Olimpia segna solo 4 punti e Trento va subito a +9, guidata dalle giocate del solito Ellis. Con l'ingresso di Mirotic, la squadra di Messina inizia ad attaccare con più calma, affidandosi al montenegrino che spalle a canestro ruba un paio di falli alla difesa trentina e segna dalla lunetta. Dopo 10', il punteggio dice 15-14 in favore di Trento.

La tripla di Ricci riporta avanti l'Olimpia, ma i meneghini continuano a essere troppo contratti in attacco, dove muovono poco la palla e non creano vantaggi. Trento, che gioca molto più serena, torna subito in vantaggio, cavalcando un ispirato Jordan Ford da 12 punti nel primo tempo, e chiude i primi 20' avanti 38-31. 

Jordan Ford

Il secondo tempo

Trento conserva il vantaggio per i primi quattro minuti del terzo quarto, poi un break di Milano, con Leday protagonista, riporta l'Olimpia a un solo possesso di distanza. La squadra di Galbiati non si fa sorprendere, rimane lucida e continua a giocare la sua pallacanestro. Prima con i tiri liberi e poi con i canestri di Zukauskas e Ford, i trentini toccano la doppia cifra di vantaggio. Milano smuove il tabellone con Mirotic dalla lunetta, ma non basta. Dopo 30', l'Olimpia è sotto 59-48. 

L'entusiasmo di Trento è incontenibile. I bianconeri segnano in continuazione e volano addirittura a +17. Milano non sembra avere la forza di reagire e, a parte i soliti tiri liberi di Mirotic (14/14 dalla lunetta), alza bandiera bianca a metà ultimo quarto. Si tratta della seconda sconfitta consecutiva in finale per la squadra di Messina. Per Trento, invece, è un trofeo storico. È la prima Coppa Italia nella storia della società. 

Nico Mannion

 

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