Una gara 2 divertente, frizzante e pirotecnica vede prevalere ancora una volta la Virtus Bologna contro una Brindisi di tutt'altra pasta rispetto a quella vista in gara 1.

La gara

La Virtus riparte da dove aveva finito gara 1: parziale da 11-2 con due triple consecutive di Hackett e segnale chiaro. Brindisi, però, reagisce e trova buone risposte nell'estro di Marquese Reed e nella zona difensiva. I pugliesi ritornano a contatto, poi, ovviamente, l'ingresso in campo di Teodosic cambia le cose e ridà ritmo all'attacco bianconero: 28-21 dopo un quarto.

La faccia di Brindisi è diversa da quella di gara 1: un po' di spregiudicatezza e un'aggressione decisa sul portatore di palla funzionano. Solo che dall'altra parte c'è un Teodosic in stato di grazia che segna 13 punti senza sbagliare nulla. La faccia degli ospiti però è quella giusta, le triple entrano e allora le vu nere non riescono a sfuggire nel punteggio. Bologna incappa in qualche errore superficiale, mentre i brindisini alzano il voltaggio offensivo e trovano addirittura il primo vantaggio sul 47-48. Nel miglior momento degli ospiti, arriva la grande schiacciata con fallo di Cordinier. Le vu nere riprendono il controllo e vanno negli spogliatoi sul 53-48.

Ad aprire il quarto due triple micidiali di Belinelli di cui la seconda completamente fuori equilibrio e con fallo: in un attimo è +12. E poi un'altra di eguale bellezza! 9 punti segnati in un minuto e nove secondi. La frustata psicologica è tremenda per Brindisi che incappa anche in falli tecnici: il parziale bolognese è di 15-0. E poi sono altri tre per Belinelli. L'attacco felsineo, però, oltre il genio, pecca di fluidità, mentre l'Happy Casa ritrova il tiro dall'arco e si riporta sul -8 dopo essere stata sotto di 20. E' 87-75 dopo tre quarti.

Bowman e Harrison continuano a segnare dall'arco in una partita che diventa sempre più pirotecnica e dominata dagli attacchi. Bowman gioca un quarto infuocato segnando tutto quello che gli passa per le mani, ma la Virtus mantiene un vantaggio confortante. Dopo 10 minuti ad altissima intensità il canestro in fadeaway del 105-91 di Mickey chiude di fatto i conti mettendo fine ai tentativi di rientro brindisini: 109-95 finale e 2-0 nella serie.

Tutta un'altra Brindisi, ma non basta

Brindisi sapeva di non poter replicare quello fatto in gara 1 per non subire un'altra sonora sconfitta. Urgeva quindi rischiare di più a costo anche di crollare ancora più fragorosamente ma almeno provando a fare qualcosa di diverso e che potesse mettere in difficoltà gli avversari.

I pugliesi sono riusciti a farlo rimanendo in partita per tutti i 40 minuti, nonostante l'essere andati anche sotto di 20 lunghezze. Ma l'idea di continuare a giocare in un certo modo e senza paura ha fatto sì che anche in determinate circostanze c'è sempre stata la possibilità di tentare una rimonta.

Una grossa mano, in tal senso, l'ha data il tiro dall'arco: 44.4% con 16/36. Brindisi è una squadra che vive del tiro da tre punti ed ha i giocatori giusti per cavalcarlo e per dare certe sfuriate durante una partita. Bowman, Harrison e Reed sono quelle classiche guardie capaci di entrare in striscia e piazzare dei parziali ragguardevoli. Così hanno fatto a turno infatti, ma non è bastato.

Interessante anche l'idea di giocare spesso la zona, di variare la zona stessa e di mescolare anche difesa a uomo e zona all'interno della stessa azione. Tutte soluzioni per tentare di bloccare l'attacco virtussino e di mettere dei tarli nella testa degli avversari: cosa mai realmente avvenuta in una gara in cui le difese non hanno certo privilegiato.

Le tre bocche da fuoco sopra nominate hanno combinato per 49 punti. Molto buone anche le prove dei due centri Perkins e Bayehe per fisicità e intensità. In generale una prestazione buona da parte di tutta la squadra; semplicemente dall'altra parte sono più forti.

Virtus, l'attacco sfavillante e le giocate dei campioni

Altra grande partita della Virtus Bologna che, nonostante l'ottima prova brindisina e le grandi percentuali degli ospiti, non hanno mai veramente rischiato di subire una rimonta. Anche in un quarto quarto thriller e intenso come quello giocato, gli uomini di Scariolo non hanno mai dato l'impressione di poter farsi sfuggire l'incontro.

La Virtus arrivava a questi playoffs con non pochi dubbi e perplessità. Queste prime due partite hanno rasserenato l'ambiente: la squadra si è fatta trovare pronta, fisicamente e mentalmente, compatta, concentrata e volenterosa di fare bene. Per di più molti giocatori sembrano essere arrivati all'appuntamento con la post-season nella forma fisica migliore.

Teodosic ne è l'esempio calzante. Dopo aver giocato un paio di partite appena in questo 2023, si è presentato a questa serie con mille interrogativi intorno e ha giocato, però, una gara 2 perfetta e quasi senza macchia. Ottime penetrazioni al ferro, tiro dall'arco costante e letture pressoché perfette. Per non parlare di Marco Belinelli a cui basta appena un minuto per segnare 10 punti con una tripla più incredibile dell'altra e spaccare così la partita.

La Virtus ha scelto di giocare ai ritmi di Brindisi, ovvero altissimi, e lo ha saputo fare molto bene dimostrando di essere una squadra che ha in dote tanti punti. 50% da tre con 14/28, 41-33 a rimbalzo, 15 assist: sono numeri che fanno sorridere. Anche se il dato degli assist deve salire e alcuni canestri da soluzioni forzatamente personali non sempre arriveranno.

In difesa, chiaramente, si può fare di più, ma i 95 punti subiti vengono dal tipo di partita che si è scelto di giocare, e il risultato ha pagato. Buonissimi segnali anche dalla coppia Shengelia-Mickey che hanno collezionato 16+17 punti oltre a 11 rimbalzi complessivi. Per Scariolo recuperare mentalmente l'ex Zenit sarà fondamentale per il finale di stagione.

Intanto questa serie sta lasciando ottime sensazioni. L'appuntamento è a venerdì per andare in Puglia a siglare il 3-0.

Svelato il secondo quintetto di Eurolega 2022-23
Sassari da urlo, lezione pesantissima per la Reyer in G2