Murcia riscrive la storia di Liga e va in finale dove troverà il Real da sabato. Malaga perde ma è stagione da incorniciare.

Tutto in una notte.

Il sogno incredibile di Murcia oppure la consacrazione di Malaga ad altissimo livello? Qualunque cosa accada, sia chiaro, nulla toglierà all'eccezionalità dei due cammini, per ragioni diverse.

Il quarto episodio ci ha confezionato la notte di gara 5 in un tempio unico come il Martin Carpena. Cosa chiedere di meglio?

Le premesse nei numeri?

Da quando si gioca col formato 2-2-1 non c'è mai stata alcuna rimonta da 0-2 o 2-0 in 76 serie disputate. 10 di quarti, 46 di semifinali, 20 di finali. Unica eccezione proprio Malaga nel 2005 che rimontò Alicante da 0-2 ma allora il formato era 1-1-1-1-1.

20 sono stati i 2-2 della storia sino ad oggi, 16 successi per la squadra di casa e solo 4 per gli ospiti in gara 5.

Per trovare tre sconfitte consecutive in casa di Malaga bisogna tornare al 2021/22, la peggior stagione "liguera" degli andalusi.

Murcia guarda al 2014 ed a quel Barca che andò avanti 2-0 vincendo alla Fonteta due volte, perse poi in casa gara 3 e 4, ma trionfò con un capolavoro di Marcelinho sulla sirena di gara 5. E la prima rimonta da 0-2 della storia delle semifinali andò in soffitta.

La pressione, poi, ora tutta sui padroni di casa, già campioni di BCL. Sito Alonso chiarissimo: «Dobbiamo stare lì, possiamo farlo ancora una volta al Carpena. Se arriviamo agli ultimi minuti ancora impartito allora tutta la pressione passa su di loro e le cose possono diventare difficili».

Tante parole, tante situazioni così logiche da... sfuggire alla logica di una gara 5 che arriva dopo quattro successi esterni, tutti anche abbastanza netti. Era accaduto, appunto, nella sovramenzionata serie tra Valencia e Barça.

E quindi? Il campo ha detto Murcia che raggiunge in finale il Real, con gara 1 in programma sabato 8 giugno alle 2030 al Wizink Center. E' la prima volta, è storia.

LA GARA

Scatto dalla Costa del Sol, Kendrick Perry pare quello vero ed è 25-14 dopo 10'.

Quando il fantasma della fuga locale, come accaduto nelle due gare precedenti, pare realtà, ecco che la calma murciana rimette in partita gli ospiti sino al primo vantaggio sul 27-29 dopo la tripla di Caupain. Malaga segna solo 2 punti nei primi 7' del secondo periodo che si chiude sul 32-31.

«Il tempo è nostro alleato» dice Sito, «ma abbiamo sbagliato una marea di tiri che dovremmo prenderci senza pressione».

L'impressione è che quella pressione, a tratti anche non insignificanti, stritoli il talento malagueno. Serve altro dagli uomini di Ibon Navarro.

Ed è proprio quella pressione a fare la differenza nel terzo quarto, aiutata da una Murcia tutta "corazon". Caupain ed Ennis sono anima ospite ed il 52-55 del 30' va anche stretto. Solo i rimbalzi d'attacco, ben 6 nei 10', tengono in gara Malaga, insieme ad una tripla miracolosa di Perry sulla sirena.

Tripla, recupero ed ancora tripla: è arrivato "el capitan", Alberto Diaz, ed è 63-55. Il Carpena è un inferno verde.

La risposta è di Sant-Roos: 2+1 e due liberi, Murcia torna a due lunghezze con 6'41" sul cronometro. Ennis pareggia sul 65-65, dopo il 10-2 ospite.

Scambio di colpi, battaglia selvaggia, poi tocca ad Ennis e Caupain attaccare senza limiti la difesa andalusa cercando il cambio. Funziona tutto e su un rimbalzo d'attacco di Morin è 70-75, a due passi dal sogno. Manca 1'41".

Dal commento di Movistar la giocata più bella: «C'è tutta una Comunità Autonoma in lunetta con Dylan Ennis».

Malaga non segna più, l'alba di Liga non arriva e Murcia prosegue il sogno: 70-79. Tremendo. Vale in entrambe le lingue.

«C'è tutta una Comunità Autonoma in lunetta con Dylan Ennis»

LE CHIAVI

I rimbalzi d'attacco hanno tenuto in partita Malaga nel terzo quarto ma non sono bastati nel momento chiave della gara e della stagione. Ed i padroni di casa non hanno capitalizzato 14 tentativi in più dal campo, un numero importante in una gara così.

Quella tensione già citata un pio di volte è stata la chiave. Gli uomini di Ibon hanno perso totalmente la propria forza, incapaci di andare oltre la difficoltà derivante dai nervi.

Murcia ha reso semplice il tutto attraverso un cuore incredibile e la capacità di chiamare i cambi rivali in modo che Ennis e Caupain trovassero terreno fertile, soprattutto contro Kravish, in 1 vs 1. E Malaga non ha saputo fare nulla contro questa situazione, subendola senza grande opposizione.

Il 2/13 combinato dall'arco di Kalinoski (2/7) e Taylor (0/6) pesa poi tantissimo.

Davanti ad un Domantas Sabonis che non dimentica le sue origini cestistiche tutto ciò non può bastare.

MVP

Troy Caupain! 19 punti, 2/4 da due, 4/6 da tre, 3/3 ai liberi, 19 di valutazione e +22 di plus/minus in poco meno di 25'.

Dylan Ennis! 19 punti, 5/7 da due, 1/3 da tre, 4 rimbalzi, 23 di valutazione e +4 di plus/minus.

Sono gli eroi di una squadra che eroica ha dimostrato di esserlo in campo, perchè tornare dopo aver sprecato due match point casalinghi è impresa per gente vera. E non è da tutti vincere due serie Playoff passando fuori casa prima alla Fonteta e poi qui.

Si chiude una stagione in ogni caso straordinaria per Malaga, giustamente riconosciuta da un Carpena che applaude i propri beniamini come lo fa con i rivali. Qui il gioco è vero e non vi è nessuna retorica nell'apprezzarne la cultura.

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