L'Efes di Banchi non si sblocca, i turchi cadono contro Parigi
Dopo cinque sconfitte consecutive, il Paris Basketball torna alla vittoria.
Riecco Parigi. Dopo cinque sconfitte consecutive la squadra di Tiago Splitter si riscatta tornando alla vittoria contro l'Efes, trascinata dal solito Shorts (17 punti + 8 assist).
Per i turchi si tratta della quarta sconfitta di fila, la seconda sotto la guida di Luca Banchi, la cui avventura in Turchia si fa subito in salita.
Il racconto della partita, terminata 88-84.
Il solito gioco di Parigi e la fisicità dell'Efes
Parigi scende in campo con la solita energia e intensità, subito in grado di mettere sotto pressione la difesa dell’Efes, che non ha un attimo di respiro. I turchi provano a giocare allo stesso ritmo dei francesi, ma in attacco sono scollegati e confusionari. Dopo un primo quarto da appena 13 punti segnati, l'Efes capisce che attaccare con più ordine, contro la difesa schierata degli avversari è decisamente più efficace.
In questo modo, i turchi possono sfruttare il netto vantaggio fisico, giocando in post e mandando più uomini a rimbalzo offensivo. Parigi non ha né i centimetri né il tonnellaggio per contenere la fisicità dell'Efes. Poirier diventa un fattore e, con 26 punti segnati nel secondo quarto, la squadra di Banchi chiude il primo tempo in vantaggio.
Talento da una parte e dall'altra: Parigi ha la meglio
In campo non mancava di certo il talento, soprattutto tra gli esterni. Lo si è visto nel secondo tempo, che è stato un vero e proprio botta e risposta di canestri spettacolari e grandi giocate tra Shorts e Hifi da una parte e Bryant (21 pt) e Larkin dall'altra.
L'equilibrio ha regnato per tutti i secondi venti minuti di partita, senza che nessuna delle due due squadre riuscisse a piazzare un parziale a proprio favore e, alla fine, sono state la freddezza e la lucidità nella conduzione dei possessi finali a fare la differenza e a regalare la vittoria a Parigi.
Una vittoria meritata, perché nel complesso la squadra di Splitter è stata quella che, rimanendo fedele al proprio stile di gioco, ha saputo gestire meglio la palla e ha costruito i tiri migliori.
L'Efes, dal canto suo, paga le 16 palle perse e l'incapacità di convertire i numerosi extra possessi concessi da Parigi anche nel secondo tempo.