Nikola Mirotic è assolutamente il tema di mercato che sta impazzando da settimane. Oltre le mille voci incontrollate, una legittima domanda su un suo eventuale approdo a Milano.

Nikola Mirotic è il, giocatore sul quale si stanno concentrando la maggior parte delle attenzioni sul mercato di Eurolega.

Mirotic | Eurodevotion

Praticamente da ogni dove ci si è sbizzarriti sulle possibili destinazioni del giocatore che, ricordiamolo, ad oggi è ancora ufficialmente sotto contratto sino al giugno 2025 col Barcellona, dove percepisce un emolumento netto superiore ai 5 milioni netti annui, per un costo aziendale pressochè doppio.

Molti media hanno indicato l'Olimpia come la principale candidata ad accaparrarsi i servizi del montenegrino, in ordine di tempo l'ultima voce in tal senso è arrivata proprio dalla Catalunya, a firma Mundo Deportivo: il giocatore avrebbe un piede a Milano.

Sono seguite voci differenti che hanno, più di recente, sostenuto che l'agente del giocatore avrebbe interrotto i contatti con qualsiasi pretendente in attesa di quella risoluzione col Barça che tarda ad arrivare e si rivela molto più complicata del previsto. Lo stesso Igor Crespo, intervistato da RAC1, ha detto che finché non si risolverà la questione coi blaugrana non parlerà con nessuno, anche perchè violerebbe i regolamenti.

Tutto giusto e corretto ma, permettetecelo, anche un po' bizzarro se è vero che si tratta dello stesso agente di Ettore Messina. Suvvia, se una chiacchierata dovesse essere avvenuta, lontano da occhi ed orecchie indiscrete, non sarebbe nulla di strano per come vanno le cose sul mercato.

A parte tutte queste considerazioni e le voci che hanno parlato dei milanesi così come di Monaco, Olympiacos, Panathinaikos, Stella Rossa e, da ultimo, di Partizan, c'è una domanda che ci siamo posti riguardo la situazione della composizione del roster milanese per la stagione 2023/24 e che ci pare sia stata sinora trascurata sull'onda emotiva dell'entusiasmo che una tale firma porterebbe.

A Milano serve un giocatore come Mirotic?

Sgombriamo il campo da ogni possibile equivoco: Mirotic è un gran bel giocatore ed un profilo tale fa piacere averlo a qualsiasi allenatore in qualsiasi contesto. In condizioni normali, e magari con un costo almeno del 50% ridotto rispetto a quello attuale, tutti lo vorrebbero senza alcun dubbio.

Però... sì, c'è un però.

Analizzando il roster attuale dei biancorossi vediamo come la casella dei "4" sia occupata da chi è senza il minimo dubbio il miglior giocatore della squadra, ovvero Nik Melli, ed in alternativa da Johannes Voigtmann, autore di un'ultima parte di stagione estremamente positiva. Che poi i due abbiano giocato insieme con l'azzurro in posizione di "5" è un'altra questione legata alle pure necessita del momento. A noi resta negli occhi il miglior Nik di sempre, quello del Fenerbahçe, decisamente un 4, non adattato a giocare da centro.

Ora, visto che Milano è attualmente al palo nel ruolo di playmaker o pointguard che dir si voglia, con i dubbi sul futuro di Napier ed un Pangos che è sotto contratto ma che nemmeno Pinocchio proverebbe a descriverci come scelta decisa per il futuro, i tanti denari che l'operazione Mirotic richiederebbe non sarebbero meglio destinati verso quel reparto che è stato la causa principale della pessima stagione europea sino all'approdo dello stesso Napier?

Ettore Messina, in un'intervista di qualche settimana fa, disse che la realtà Olimpia non poteva competere con altri club che hanno le possibilità di mettere sotto contratto l'ex Barça. Detto che non ci pare che la proprietà milanese sia andata verso una direzione di limitazione alle spese negli ultimi anni, anzi, possiamo tuttavia interpretare la cosa come un eventuale sforzo economico superiore verso ruoli più scoperti.

Ettore Messina

E se di PG parliamo, è lampante come si tratti del ruolo più importante nella pallacanestro di oggi e, segnatamente, nell'Eurolega di oggi. Una competizione che è sempre stata vinta, negli ultimi anni da chi aveva fenomeni veri in quel ruolo, con esperienza nel torneo. A memoria ricordiamo, dopo le gloriose annate delle greche dei vari Spanoulis, Jasikevicius, e Diamantidis, il 2015 del Real del Chacho, il 2016 del Cska di Teodosic, il 2017 del Fener di Sloukas, il 2018 ancora del Real di Doncic e Campazzo, il 2019 del Cska dei magnifici 4 Chacho, Hackett, Higgins e De Colo, il 2021 e 2022 dell'Efes di Micic e Larkin per arrivare al 2023 ancora una volta del Chacho e di Llull in maglia Real. Senza vere superstar nel ruolo non si va avanti in questa lega, è chiaro a tutti.

Le firme di Darius Thompson all'Efes e di Kostas Sloukas al Panathinaikos hanno scombussolato non poco i piani milanesi perchè oggi di profili con esperienza e valore testati nella competizione non ce ne sono. Si è parlato di Calathes ma, a parte le ultime due annate che non depongono certo a favore dell'atleta, andrebbe anche ricordato che c'è un contratto col Fenerbahçe in essere garantito, senza uscite predeterminate.

Quindi, in caso non dovesse andare in porto il rinnovo di Napier, ecco che gli almeno due giocatori assolutamente necessari in quella posizione andrebbero cercati tra chi non ha alle spella esperienze di Eurolega, con tutti i rischi del caso. Ed allora, per cercare di limare il più possibile quei rischi, servirebbe indirizzarsi su una qualità molto alta, situazione che richiede uno sforzo economico di una certa portata.

Aggiungiamo un piccolo dettaglio tecnico che ci parrebbe da non sottovalutare. Il montenegrino è eccelso giocare di post, posizione nella quale la palla gli va data. Kevin Pangos, oggi soluzione di ripiego ma che può diventare realtà nelle condizioni attuali, rende al meglio sul "pick and roll", non in quelle situazioni più gradite a Mirotic. Qui invece uno come Calathes sarebbe perfetto, trattandosi probabilmente del migliore nel dare palla dentro ormai da tante stagioni. Però verrebbe meno quella creazione di vantaggi, per sé e per gli altri, che le PG attuali garantiscono e che rappresentano qualcosa di irrinunciabile.

E' per tutta questa serie di ragioni che, con tutto il rispetto per un giocatore di alto livello come Mirotic, non siamo così convinti che il suo ingaggio, che non possiamo minimamente immaginare inferiore ad una cifra clamorosa, sia oggi la scelta migliore per Milano.

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