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Umberto Gandini
Umberto Gandini

Il presidente della Legabasket, Umberto Gandini, ha tenuto la consueta conferenza stampa poche ore prima della finale di Coppa Italia, offrendo un bilancio della competizione e illustrando i futuri piani della Lega.

La conferenza stampa di Umberto Gandini

«Essere venuti a Torino è stata un’intuizione straordinaria. È stata un crescendo continuo in queste tre edizioni. Anche quest’anno c’è una crescita a livello di pubblico, seppur marginale. Quest’anno registriamo un numero di 46.420 ingressi nel corso dei cinque giorni. L'anno scorso erano stati 45.631. Abbiamo registrato il record di biglietti venduti il mercoledì e nel venerdì delle semifinali delle Final Four femminili». 

«La maggior parte dei biglietti sono stati venduti quando ancora non si sapeva quali fossero le otto qualificate, questo significa che c’è una grande fame di basket, indipendentemente dalle squadre».

«Anche i dati digitali sono in crescita. Sono stati pubblicati 751 contenuti sui social, 13% in più rispetto all’anno scorso, con 14 milioni di visualizzazioni, 27% in più rispetto al 2024. Nella settimana delle Final Eight, il sito Legabasket.it e la nostra app hanno registrato 200.000 visite con 950.000 visualizzazioni dei contenuti».

«È stata un’edizione giocata ad altissimo livello. Tutte le gare sono state tirate, ogni partita poteva andare in un senso o nell’altro quindi tutte le otto finaliste si meritano un grande applauso». 

«Una cosa che mi piace ricordare è che anche quest’anno abbiamo lavorato con le scuole del Piemonte, coinvolgendo oltre 900 ragazzi tra le elementari e le medie».

«Inoltre, per il primo anno, la Legabasket ha collaborato con il Ministero dello Sport e per questo ringrazio il ministro Abodi. Avevamo uno stand del Ministero nel foyer».

Umberto Gandini

La volontà di proseguire a Torino

Final Eight 2026 a Torino? «La volontà da parte della Legabasket c’è, ne ho parlato anche con Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte, ndr) ieri sera. Anche da parte di Petrucci c’è la volontà. Si tratta solo di sedersi a un tavolo e chiudere una trattativa, ma l’accordo verbale c’è». 

Un eventuale prolungamento dopo il 2026 a Torino? «Oggi sappiamo che è difficile trovare un’accoglienza migliore o un impianto migliore di Torino. Non posso predire il futuro, capisco anche che alcune società vogliano giocare le Final Eight in casa. Questo evento è stato itinerante fino a tre anni fa, poi è chiaro che ora è anche difficile pensare di tornare a giocare le Final Eight in un impianto da 5000 posti».

Unire la Next Gen con le Final Eight? «L’idea di mettere insieme le manifestazioni è sicuramente sul tavolo, magari facendo giocare la finale di Next Gen lo stesso giorno della finale di Coppa Italia».

La situazione degli impianti sportivi in Italia. «Non può esistere un campionato sportivo di alto livello senza degli impianti di alto livello. L’Italia è indietro da questo punto di vista, sia per gli stadi che per gli impianti indoor. Impianti privati in Italia ce ne sono pochissimi, ora c’è il progetto di Tortona, quello di Venezia, Bologna, Brindisi per i Giochi del Mediterraneo… qualcosa si sta muovendo. È chiaro che in un paese dove il calcio è padrone, il primo pensiero va agli stadi».

Basket in chiaro? «Noi stiamo dialogando con tutti gli operatori di settore. Abbiamo un bando pronto ad essere pubblicato, probabilmente entro Pasqua. Oggi posso tranquillamente dire che c’è un interesse serio da parte della televisione di stato, poi bisogna vedere cosa ci fai con il prodotto pallacanestro. Bisogna anche considerare che il prossimo anno, quando saremo, spero, a giocare le Final Eight a Torino ci saranno le Olimpia invernali. In ogni caso, oggi se uno si vuole vedere il basket in chiaro va sul Nove, non è che non lo può vedere». 

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