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L'urlo di Vezenkov nella vittoria nel derby
Vezenkov, Olympiakos - Olympiakos BC X

Non è mai una giornata normale ad Atene quando è la giornata del derby.  E non può che esser speciale questo round 29 di Euroleague se al Pireo è di scena Olympiacos contro Panathinaikos, ulteriormente nobilitata dalla classifica delle due. Il tabellone dice 76-74 per i reds al termine di una partita dominata e poi quasi buttata via nel finale.

La cronaca del match

Lo aveva detto Ataman, provano a confermarlo i giocatori di biancorosso vestiti: l'Olympiacos è la squadra migliore o, abbandonando gli assolutismi, tra le migliori d'Europa.

L'aggressività dei padroni di casa stritola gli eterni rivali. 15-0 di parziale e dal 3-6 si passa al 18-6. Due lati del campo e due facce della stessa perfetta medaglia. La truppa di Bartzokas si mostra asfissiante difensivamente e ariosa offensivamente. Solo le percentuali non elevate salvano il Pana da un passivo più severo. 9 i punti per i greens che trovano il fondo della retina praticamente solo con Osman, mentre Nunn è presto isolato dalla partita, sia da 3 falli (1 tecnico) che dalla difesa faccia a faccia di Williams-Goss.

Guardare non è il verbo giusto. Ammirare l'attacco dell'Olympiacos sarebbe cosa buona e giusta per tutte le giovanili di questo mondo. Ricerca dei vantaggi con diversi set, con diversi target. Movimento di uomini e tagli che si alternano tra bersagli o specchietti per muovere la difesa. Equilibrio perfetto tra gioco interno ed esterno, attacchi ai close out da manuale per costringere la difesa a scegliere tra due punti al ferro e riaperture logiche per tiri aperti. 

Il 5/16 dall'arco del primo tempo, è si meglio del 3/17 ospite, ma anche la vera ragione per cui l'Olympiacos sia sopra solo di 11 alla sirena, nonostante abbia toccato il +17 dopo un contorsionistico gioco da 4 punti di Vezenkov (32-15). 

La parola ripresa non assume un doppio significato per Ataman e i suoi. L'Olympiacos non trova opposizione, il Pana è piatto, sinistramente simile a quello visto sotto la madonnina e subisce una nuova aggressione difensiva, gemella di quella dell'incipit di gara. E così, come nella prima metà, i padroni di casa volano abbondantemente in doppia cifra sfiorando il ventello con un canestro di Fall, molto coinvolto visto il clamoroso miss-match sotto canestro (58-39).

Sembra finita. E' apparenza. Il Pana firma un 9-0 di parziale e si regala una speranza, anche se non l'inerzia non pare davvero ribaltata. Tuttavia la squadra del Pireo, sbanda pericolosamente. Perde prima Williams-Goss (in borghese dopo 25') e tantissimi palloni (17), inceppando l'attacco che aveva così tanto brillato per tre quarti. 

Nunn trova i primi 2 della sua serata a fine del terzo quarto e il Pana resta sul -10. L'abulia dei greens deve aver contagiato la partita. L'Oly tocca ancora un paio di volte il +14 e il finale sembra trascinarsi sui binari del primo tempo, senza i brividi tipici di questi big match. Si arriva alla volata 74-64, 3' da giocare non molte ragioni per credere in un ribaltone.

Eppure il Pana finalmente ha un sussulto. Anche per un paio di chiamate arbitrali controverse, il polemico Nunn di serata fa la prima giocata da Nunn e con un tripla con Vildoza nel cilindro, riapre tutto nell'ultimo minuto. -4 sul 76-72. Bartzokas senza il fosforo di Williams-Goss si affida a Saben Lee e Vildoza che non gestiscono al meglio il vantaggio. 

Mitoglou regala il -2 con un rimbalzo offensivo. Un finale punto a punto, inatteso e scioccante per l'Oly che gestisce male anche l'ultimo attacco, regalando la complessa ma non impossibile tripla della vittoria sulla sirena a Sloukas. Il ferro risveglia il Peace and friendship stadium da un incubo. L'Olympiacos soppravvive, finisce 76-74 e consolida la sua leadership in classifica.

Le chiavi per l'Olympiakos

Troppo bello per quasi tre quarti e mezzo, troppo brutto nel finale. Un clinic per larghi tratti, per oltre 30 minuti. Un attacco con principi semplici che conciliano con i fondamentali della pallacanestro. Senza sacrificare la metacampo difensiva con momenti in cui sembra difficile anche solo tirare.

Grande capacità di leggere i possibili vantaggi e capacità nel cercarli, mai rinunciando alla fluidità di gioco. Il dominio sotto canestro è un tema di serata. 35-26 i rimbalzi, 12-6 quelli offensivi. 

Tutto molto bello ma non si può ignorare il finale, d'improvviso farraginoso e quasi timoroso. Pesa tantissimo l'assenza di Williams-Goss (14+4 assist nei 20 minuti in campo), giocatore cardine per la gestione dei possessi offensivi, con Vildoza e Saben Lee di certo non in grado di uguagliarne l'efficacia. Fournier altrettanto fuori dal match con 2 punti e, specialemente nel momento di difficoltà, piuttosto timido. 

Rimane il solito Vezenkov (18+9 rimbalzi+5 assist ma 1/5 dall'arco), tagliato dal sarto per questo sistema offensivo, che non manca di esser d'aiuto anche nella metacampo senza palla. 

Per l'Oly fanno 8 vittorie negli ultimi 8 derby di Euroleague , un bel record che lo vede ancora in difetto (3-2) nel computo stagionale. Soprattutto rimane, a fine della serata, il sollievo della vittoria, ma quasi un retropensiero, da non far diventare tarlo, della rimonta subita, in una gara controllata in lungo e in largo e poi sfuggita all'improvviso senza che il Pana mostrasse il suo lato migliore.

8-0 per l'Oly nelle ultime otto di Eurolega
Il record in EL di Oly vs Pana - Eurohoops X

La serata del Panathinaikos

Sottotono, con rimpianti e forse paradossale. Un atteggiamento piatto, impensabile per un derby. La squadra specchio di un Ataman, composto quasi arrendevole. Irriconoscibile. Almeno fino al concitato excipit. Un Nunn nervoso, fuori dal match praticamente per 27 minuti. Sloukas a secco dall'arco (0/4) e decisamente meno incisivo di precedenti uscite contro i non troppo amati ex.

Osman si carica di responsabilità (13) specialmente nel primo tempo. Mitoglou soffre Fall e Milutinov ma dopo un primo tempo di sofferenza, riesce a far pagare la sua atipicità ai lunghi di casa, segnando 14 dei suoi 18 (senza errori dal campo) nella seconda metà.

Il paradosso, positivo di serata, è aver avuto il tiro della vittoria in coda ad un partita, con tantissime problematiche. La capacità di non andare al tappeto, di restare nel match e passo dopo passo recuperare, anche speculando sugli errori altrui. Insomma quando si metteranno insieme serate migliori di Nunn e Sloukas e una maggiore intensità difensiva allora si che il Pana non avrà rimpianti.

Rimane un punto interrogativo sul reparto lunghi. Gabriel, molto in difficoltà stasera, e Pleiss, con una fugace apparizione non son parsi all'altezza di reggere i duelli con i pesi massimi della competizione. Mitoglou e Juancho (10+6 rimbalzi), nell'attesa che la coppia in borghese Lessort e Yurtseven rimetta la divisa da gioco, parrebbero esser la miglior alternativa per arraggiarsi difensivamente e trovare maggior pericolosità offensiva.

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