La sconfitta con Treviso è ancora fresca e dura da digerire per i tifosi di una Reyer che deve ancora trovare una vera identità specialmente in LBA, dove lo score di 7-6 in 13 giornate è decisamente al di sotto delle attese e delle aspettative. Con Daniele Fantini, voce di Eurosport, abbiamo analizzato le situazioni spinose in casa oro-granata, compresa quella legata alla panchina di De Raffaele, sempre più nel mirino della tifoseria veneziana. Ora si prospetta il derby con Verona come match chiave per avvicinare il quarto posto.

Tanti gli argomenti trattati con l'esperto di pallacanestro e voce di Eurosport, dai 100 punti incassati a Treviso sino ad un'analisi sul rendimento dei singoli giocatori ed un punto sulla panchina di De Raffaele, che i tifosi hanno messo sul banco degli imputati dopo un avvio di stagione balbettante. Ecco i passaggi principali della chiacchierata con Daniele Fantini relativamente al momento in casa Reyer, specialmente in LBA, con una battuta sull'Eurocup.

Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più in questo avvio di stagione, soprattutto in Italia, dove gli oro-granata non hanno ancora trovato continuità e costanza di rendimento: se appare chiara una non completa amalgama, è altrettanto evidente che ci sono limiti in fase difensiva, punto chiave dell'era vincente di coach De Raffaele. Qualche giocatore sottotono, altri vanno a sprazzi: è il momento di serrare le fila e trovare la continuità mancata finora.

Il rendimento non proprio brillante continua ad alimentare i malumori di una piazza che si aspettava qualcosa di diverso dopo la campagna acquisti imponente di questa estate, con la tifoseria che invoca il cambio di guida tecnica. Situazioni delicate, che meriterebbero approfondimenti a parte in altro momento, intanto prova a rispondere Daniele Fantini.

Il punto sulla Reyer Venezia con Daniele Fantini

Ciao Daniele, partiamo dalla lettura del momento, le 3 vittorie in fila avevano mostrato una squadra in crescita, poi il brutto ko a Treviso ha creato grossi punti di domanda sulla Reyer

"Sono rimasto abbastanza sorpreso in negativo, mi aspettavo una squadra molto diversa nella sfida di LBA per il punto di stagione in cui siamo e per il filotto di cui hai parlato te, specialmente dietro, perché la difesa che nei momenti migliori fino ad ora che la Reyer ha vissuto è stata una delle basi principali assieme alla completezza più marcata rispetto alla stagione scorsa nel roster.

A Treviso è mancato tutto quello che si era visto dietro, Treviso ha giocato con 7-8 giocatori ma ha messo un'energia che era il doppio di quella lagunare, per lunghi tratti sono andati molto vicini a fare quello che volevano, su questo sono rimasto stupito in negativo, anche perché nel ciclo di De Raffaele i successi sono stati costruiti sulla forza difensiva, cosa che quest'anno si vede si e no, più a sprazzi.

Vedo una squadra migliorata come gioco perché ha più esperienza e qualità, ma manca molto la chimica e c'era da aspettarselo perché ha cambiato tanto in estate. Non credo avremo una Reyer scintillante in questa stagione, magari la prossima stagione si può avere una squadra più tosta nelle due competizioni, ma per quest'anno temo dovremmo aspettarci una stagione di alti e bassi come visto fino ad ora.

Questa è una squadra che se ha la giornata buona può vincere con tutti, l'Eurocup per me è un obiettivo che si può raggiungere, magari con una semifinale o finale. Fare una stagione super o memorabile come gli anni degli scudetti direi ancora no visti i primi 3 mesi, aspetterei una stagione per vedere come si cementa il gruppo per l'anno prossimo."

Una differenza marcata tra LBA ed Eurocup, in campionato squadra zoppicante ed in Europa molto più aggressiva, energica

"Intanto credo sia da fare una premessa sull'arbitraggio, in Eurocup si vedono squadre più fisiche ed aggressive perché è concesso e permesso, in Italia i fischi sono tanti e pure troppi, è un problema che affligge da anni il basket italiano, giocare partite ogni 3 giorni con metri arbitrali molto differenti è complicato e fai fatica, motivo per cui le nostre squadre fanno fatica negli ultimi anni.

La cosa positiva è che Venezia sembra stia mettendo tanto impegno in campo europeo ed è una cosa buona. In campionato il discorso credo sia chiuso a Virtus e Milano, è difficile sfilargli una serie al meglio delle 5 o 7 partite, magari l'obiettivo può essere una Coppa Italia perché su gara secca. Il fatto che giochi in Eurocup con un certo atteggiamento è positivo perché significa intendere la coppa come nuova terra di conquista e si può andare a vincere un trofeo internazionale che è di grande spessore e magari strappare un pass per l'Eurolega.

Magari la Reyer non ci arriverà in questa stagione, ma vista la promozione di Virtus, Partizan e Valencia la concorrenza è abbordabile per Venezia, ci sono squadre forte come Badalona, ma non sono così più forti. Vedendo Venezia così concentrata in Eurocup è positivo, perché significa aver capito che il basket moderno si sta trasportando su quella dimensione, perché il campionato sta perdendo di appeal con una differenza tra le prime due e le altre che è molto marcata, ma anche tra le prime 4 o 5 ed il resto.

Vedere una Reyer che intende l'Europa in questa maniera è sinonimo di modernità, l'obiettivo non è più vincere in campionato o vincere un derby, ma trovare collocazione a livello europeo, cosa che richiama soldi, sponsor ed a cascata buoni giocatori, costruendo qualcosa per il futuro."

SPISSU, UNO DEGLI UOMINI CARDINE DEL NUOVO CORSO REYER

Offensivamente si sta vedendo qualcosa di migliore con Granger e Spissu in quintetto e Freeman in uscita dalla panchina, il quale non sta rendendo al meglio in queste settimane; però le gerarchie nel ruolo di 3 non sembrano così definite tra infortuni ed un equilibrio che ancora manca

"Freeman è un bel punto di domanda, quando è arrivato in estate pensavo potesse essere più utile in questo momento alla squadra, ha fatto buone partite all'inizio, ma solo in veste di realizzatore puro, che poi sono le caratteristiche con cui si è messo in mostra all'Asvel in Eurolega.

Spissu con Granger è l'assetto migliore sotto tanti punti di vista, hanno qualità, esperienza, hanno già giocato ad alti livelli internazionali, per l'Eurocup sono due top player, sono abbastanza complementari, l'uruguagio è più fisico ma hanno esperienza e caratteristiche per alternarsi sul perimetro, play e guardia sono due ruoli che non sono più definiti come in passato. Senza Bramos la squadra perde tanto, avrà anche 35 anni ma è giocatore di qualità assoluta per la Reyer in LBA ed in Europa. Ci si aspettava forse di più da Parks, sta facendo fatica ad inserirsi ma non sono stupito.

Prima di arrivare a Venezia era giocatore di riferimento delle squadre dove era, aveva carta bianca, non è facile ritagliarsi un ruolo importante. L'inizio di Moraschini è stato tragico per la ruggine che aveva addosso dallo stop, nell'ultimo mese e mezzo si vede un giocatore concreto, ha ritrovato forza fisica, certezze in attacco, fa certe cose che non lo vedevo fare a Milano. L'assenza o presenza di Bramos cambia tanto, chiaro che per età ed autonomia non ci si aspetta un giocatore da 20 punti, ma ci aspettiamo il giocatore che fa la giocata giusta nel momento caldo, che sia dietro o davanti. T

ogliendo un giocatore di quel calibro, che può fare tutto sulle due metà campo, togli un pezzo non da poco. Venezia è profonda ma non così tanto come Milano o Bologna, se inizi a toglierne due o tre la profondità non è marcata."

Capitolo lunghi Daniele: l'assenza di Brooks pesa, Willis va tanto a corrente alternata, Watt e Tessitori dimostrano sempre qualcosa

"Watt è un giocatore perfetto, io lo prenderei sempre nella mia squadra, non si può contestargli nulla. Tessitori mi sta stupendo molto in positivo anche se magari non gioca tantissimo e meriterebbe forse più spazio, ma quando gioca è concreto, positivo, fa vedere un repertorio ampio, ha un'intelligenza tecnico-tattica che non vedo in altri lunghi italiani tolto Melli. Su Willis sono d'accordo, va a sprazzi, è un giocatore molto altalenante, un po' mi aspettavo un campionato così, a Brindisi giocava ad altre velocità.

Se non si riesce a correre è meno produttivo e consistente, è un buon giocatore ma che mostra limiti tattici evidenti quando si prova ad alzare l'asticella. Brooks pensavo potesse fare meglio anche se sta facendo bene, lo vedo più intraprendente ma non così tanto, se parliamo di intelligenza e presenza fisica fa la sua figura in difesa, ma penso possa fare qualcosa in più in attacco, con i 3 anni di Milano penso abbia perso l'abitudine ad attaccare il canestro. Willis è molto forte in contropiede e con un gioco libero, se si gioca compassati è molto limitato."

GRANGER, CON SPISSU INTESA E ATTACCO FLUIDO

Capitolo De Raffaele, in estate si è scelto di ripartire con lui nonostante il ciclo nuovo, adesso tanti ne chiedono l'esonero dopo le difficoltà: è stato corretto ripartire con lui o era meglio cambiare?

"La riflessione è corretta, con un ciclo nuovo dove vanno via i giocatori vecchi cambi anche la guida tecnica, ci può stare. Il problema è che se togli De Raffaele chi è libero sul mercato per finire la stagione e guidare la Reyer per il futuro? Non ha senso cambiare e prenderne uno solo fino a fine stagione, piuttosto lo tieni sino a fine stagione. Il record in LBA è scarso rispetto alla forza della squadra, mi aspettavo di vedere Venezia al posto di Tortona e vicina a Bologna e Milano, a bocce ferme.

Adesso al posto di De Raffaele chi metti? C'è Djordjevic che potrebbe fare doppio ruolo, Pianigiani è fuori dal giro da parecchio e non è più allenatore top level. Secondo me in estate si è fatta una scelta forse conservativa, la Reyer deve tanto a De Raffaele, ha fatto un ciclo importantissimo per le possibilità che c'erano quando ha preso in mano la squadra, ci sono aspetti anche comprensibili. La squadra non sta esprimendo il potenziale, i giocatori ci sono e sono forti, il primo responsabile è sempre l'allenatore in qualsiasi squadra e situazione.

Magari i giocatori possono sbucciarsi di più le ginocchia, ma è l'allenatore che li mette in campo. La scelta di non cambiare allenatore con un ciclo che è stato definito come chiuso non è stata forse la più corretta, è stato riconosciuto il valore della guida tecnica, ma si vede che con questo sistema la squadra di oggi non sta dando quello che può. Credo siano finite le motivazioni, De Raffaele a Venezia ha fatto e dato tutto quello che poteva ed aveva, non è sicuramente un allenatore finito, ma il ciclo in laguna suo ad oggi ti dico che secondo me è finito.

Poi magari vince l'Eurocup e cambia tutto, ma ad oggi la sensazione è questa, nonostante lui resti un allenatore capace, preparato e bravo nel gestire un gruppo come successo negli anni degli scudetti."

MOMENTO NON SEMPLICE PER LA REYER VENEZIA DI DE RAFFAELE

Cosa aspettarsi dalla seconda parte di stagione? Ancora una squadra zoppicante, soprattutto in Italia?

"No, mi aspetto decisamente più continuità dalla Reyer, noi adesso parliamo in questa maniera della Reyer dopo un derby perso non bene ma poi magari ne vince 5, vince a Bologna... parliamo in un momento figlio del ko di lunedì, magari è solo un incidente di percorso in un momento in cui la Reyer sembrava aver trovato la quadra e continuità, come detto all'inizio.

Non mi aspetto finisca settima o ottava, arrivare terza o quarta è alla portata, Tortona sta perdendo colpi e non credo terrà la corsa di Milano e Bologna. Il terzo posto è raggiungibilissimo. Sarà da vedere quanto toglie energie l'Eurocup, se sei messo bene e fai un doppio impegno serio le cose magari sono più complicate, ma la cosa che conta è arrivare bene ad aprile e non a febbraio. Se arrivi sesto in LBA e trovi la quadra puoi sì andare avanti, bisogna non valutare troppo sul ravvicinato la potenzialità vera. Il fattore campo conta il giusto anche ai playoff, ci siamo accorti. Se sei più in forma, vinci."

WATT, PUNTO CARDINE DELLA REYER CHE DEVE RISALIRE
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