LBA #13: Reyer senza difese, Banks-Iroegbu fanno esplodere il Palaverde e Treviso vola
I derby sono partite a sé, sfuggono ad ogni tipo di pronostico, di tattica e di immaginazione. Treviso riceve la lanciata Reyer nel turno 13 di LBA aggrappandosi alla cabala, alle motivazioni, al suo gruppo ed a quello che è l'orgoglio smisurato di un vecchio lupo di mare come Banks, oltre ad un Palaverde esaurito in ogni ordine di posto e ribollente di entusiasmo.
Lanciata la squadra oro-granata, che è reduce da tre vittorie consecutive (l'ultima con Sassari) dando segnali importanti di crescita sotto tanti punti di vista, ma lanciata anche la truppa di Nicola, che ha vinto a Tortona a Santo Stefano. Derby con qualche assenza, i padroni di casa devono rinunciare a Sokolowski e Simioni, gli ospiti hanno Brooks infortunato e Bramos out per precauzione dopo un affaticamento muscolare.
Come detto prima, i derby sfuggono a pronostici, sono privi di immaginazione e sono tatticamente complessi da leggere: le motivazioni e l'orgoglio fanno la differenza. Al Palaverde - in un clima infuocato - si impone la Treviso di Nicola al termine di 40' combattutissimi, senza pause e pienissimi di capovolgimenti di fronte andando in tripla e mandando al tappeto una Reyer davvero troppo brutta difensivamente per essere vera. 100-93 il finale.
La partita è bellissima, vibrante, piena di colpi di scena, di dettagli, di attimi che girano l'inerzia da una parte e dall'altra nel giro di secondi/minuti. La squadra bianco-blu è trascinata dal pubblico e dal duo Iroegbu-Banks, che mette 55 punti combinati e affonda gli oro-granata nel finale.
Troppo poco per la Reyer il pensare di vincere un derby in trasferta su un campo ostico e bollente senza difendere in maniera accettabile: Treviso impazza nel ritmo, trova fiducia e non si perde d'animo nel momento in cui gli oro-granata mettono la testa avanti di 6 punti. Un passo indietro deciso sul piano dell'atteggiamento e che fa malissimo in ottica Coppa Italia per la squadra di De Raffaele.
Può esultare dunque un Palaverde spettacolare per calore e colpo d'occhio, fondamentale nella spinta alla squadra di Nicola per tutti e 40 i minuti di partita
Iroegbu-Banks per la notte di Treviso in LBA
La notte di Treviso. Quella di oggi per tutto il Palaverde, per la squadra di Nicola e per la città si può definire notte trevigiana. Una notte di passione dopo 40' giocati alla grande, grandissima dalla squadra bianco-blu. Con soli 7 senior e 5 giovanissimi la squadra di casa abbatte una Reyer troppo brutta per essere vera e si impone per la prima volta in un derby stagionale dopo il ko contro Verona.
La truppa di Nicola ha controllato il ritmo tenendolo altissimo per tutti e 40 trovando spesso e volentieri canestri difficili, difficilissimi, seppur con l'aiuto di una difesa oro-granata davvero scadente. Per i bianco-blu potrebbe essere la vittoria della svolta, quella che regala enorme fiducia in ottica futura e che potrebbe anche valere un pezzetto di salvezza, per gli oro-granata potrebbe valere la seconda esclusione in fila dalla Coppa Italia.
Un grande successo davanti ad un grande, grandissimo pubblico: i ragazzi trevigiani hanno vinto con grande merito il derby grazie al solito duo Banks-Iroegbu: una partita devastante quella dei due esterni, che hanno combinato 55 punti mettendo a ferro e fuoco una difesa oggettivamente mai in partita. Triple, assalti al ferro, precisione chirurgica dalla media e dalla lunetta: la prova De'Longhi si è basata per larghi tratti sulle inventive dei due talentuosissimi realizzatori.
Reyer, 100 subiti nel derby sono un grave allarme: ed ora?
I segnali delle ultime settimane sono stati positivi, ma a Treviso si è consumata una serata difensivamente tragica per una Reyer oggettivamente senza difese sotto ogni punto di vista. Se è vero che alla squadra di Nicola è entrato di tutto, è altrettanto chiaro che da parte oro-granata c'è stata una grande, grandissima mano. tiri aperti concessi, rimbalzi regalati, difese passive e - per la maggior parte - assenti.
Questo per gli oro-granata è un passo indietro potenzialmente letale in ottica Coppa Italia, un grave allarme che suona fortissimo in laguna ed in un gruppo squadra che doveva fare un passo in avanti ulteriore: è finito il tempo degli alibi arrivati a metà stagione, non c'è oggettivamente una giustificazione per quanto si è visto al Palaverde, tra passi indietro per atteggiamento e per presenza fisica e mentale nei 40'.
Si salva poco, pochissimo di questo derby in casa lagunare: Spissu, Moraschini e Parks sono certamente i più positivi con Tessitori, mentre ha giocato a corrente alterna un Watt dominante solo a tratti. Passi indietro da Willis, Freeman, Granger, tre dei giocatori più importanti dello scacchiere lagunare, apparsi spaesati nell'infuocato catino trevigiano.
Ora, con 100 punti incassati in un derby sentitissimo, c'è da dare una sterzata, da invertire un trend che rischia di diventare pericoloso e di una profonda riflessione interna: per combattere ad alti livelli un certo tipo di prestazioni sono difficili da digerire nell'ambiente.
Le parole di De Raffaele, in riferimento ad una difesa modesta nei fondamentali ed a dei segnali da interpretare, suonano da allarme: questi punti pesano come macigni moralmente e nel computo di una classifica non sufficiente. L'ennesimo derby perso al Palaverde ha scatenato le ire dei tifosi: ora occorre davvero guardarsi dentro e rimboccarsi le maniche, difendendo di squadra, individualmente e mettendo sempre il corpo nella maniera corretta.
Spalle al muro dopo un ko sanguinoso e con un atteggiamento difensivo che non può far piacere a staff tecnico e dirigenziale, la Reyer ripiomba nei dubbi di qualche settimana fa, che parevano svaniti nei i tre successi con Brescia, Reggio e Sassari: ora serve davvero reagire forte e trovare una continuità che è mancata.
Energia, entusiasmo, Palaverde e.... Zanelli
Due minuti al termine, Treviso è sul +3 con in mano il possesso che può ammazzare la partita o regalare ulteriore chance di vita ad una Reyer che faticava a trovare il canestro con continuità. La sfera a spicchi è in mano di Alessandro Zanelli, giocatore che ha già deciso partite pesanti e che sa come realizzare questi tiri in palazzetti bollenti come quello di Villorba: il play ex Brindisi si alza dal palleggio da 8 metri e infila il tiro pesante che vale game, set and match.
La squadra di De Raffaele si è eclissata nel finale, negli ultimi 120", quando stringendo le maglie difensivamente la partita si poteva ancora portare a casa. Un epilogo certamente meritato per entrambe: la squadra di Nicola ha giocato 40' intensissimi, di orgoglio, fiducia ed - a tratti - di trance agonistica con lucidità nei momenti bollenti ed un pizzico di lucida follia; la squadra di De Raffaele non ha mai messo la giusta attenzione difensiva nonostante gli ottimi attacchi.
Il resto ha fatto la differenza: il Palaverde ha trascinato la squadra di casa ad una grande impresa, con Banks e compagni che hanno preso tantissima energia dal pubblico. Un gap tecnico, fisico e di profondità colmato con cuore, energia, lucida follia ed un palazzetto ribollente di entusiasmo: il successo numero 5 del campionato porta questi crismi, queste caratteristiche.