Terza sconfitta di fila in Liga e seconda consecutiva in casa per il Baskonia che questa volta si arrende in modo abbastanza netto a Gran Canaria.

Gli uomini di Ivanovic inseguono dalla palla a due, non riescono mai a portarsi in vantaggio e cadono giustamente dopo una partita troppo discontinua e farraginosa.

Il racconto della partita

Inizio molto contratto da ambo le parti: la sblocca Brussino da tre dopo 2'27". 0-8 a 5'33" con partenza horror da parte dei baschi che in attacco producono veramente poco: timeout chiamato da Ivanovic. Subito tripla di Costello dopo la pausa, ma la partita rimane molto "sporca", frenetica e qualitativamente bassa con le due squadre che continuano ad attaccare male e con confusione. Dopo un primo quarto fatto di airball e di rara bruttezza è 8-18 con una Gran Canaria leggermente migliore.

Il secondo quarto inizia meglio e gli attacchi finalmente stanno raggiungendo continuità e fluidità. La difesa canarina, fisica e rocciosa, continua a lavorare ottimamente e concedendo pochissimi vantaggi agli avversari (già 6 perse). La tripla di Brussino del 16-28 scava il primo grande vantaggio Granca costruito attraverso la difesa. E' Marinkovic con le sue triple a ridare energia al Baskonia. I canarini trovano triple importanti a fine quarto, toccano il + 15 e poi vanno all'intervallo sul 31-43 meritatamente.

Howard e Costello provano a prendersi sulle spalle il Baskonia, ma Brussino continua a fare malissimo dall'arco ed è ancora +13 canarino. Costello è 4/6 dall'arco, i baschi ci provano a rientrare ma se vogliono farlo devono crescere in difesa. Il Baskonia torna fino al -4, ma Gran Canaria è lucida a mantenere il controllo del manico e a rintuzzare i tentativi dei padroni di casa ora segnando con più continuità nel pitturato.

L'8/22 da due della squadra di Ivanovic li sta condannando e la discontinuità continua a essere un limite importante, mentre i canarini hanno trovato equilibrio tra le due fasi toccando nuovamente il +13. Ora Gran Canaria sembra avere il controllo della partita, ma l'ennesima tripla di Costello dà speranza ai baschi sul 71-74, ma a 1'41" dalla fine gli risponde un vintage Slaughter. Gran Canaria non trema, sfrutta il bonus e sigilla una vittoria meritata chiudendo sul 79-88.

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Baskonia troppo discontinua, Gran Canaria con cinismo

Gran Canaria conduce dall'inizio alla fine per tutti i 40 minuti, mentre i baschi non hanno mai dato l'impressione di poter rientrare in partita o provare a vincerla.

Non è stata la partita del secolo alla Buesa Arena, con gli uomini di Lakovic che hanno deciso di sporcarla dal minuto uno togliendo ritmo e transizione agli avversari. Scelta molto saggia contro un coach che fa della transizione il suo modus operandi preferito.

Il Baskonia, infatti, non ha mai trovato ritmo e fluidità offensiva, aggrappandosi spesso solo alle giocate dei singoli (le scorribande di Moneke e le triple di Costello e Howard). Per il resto la manovra basca è stata asfissiata da una grande prova difensiva isolana che è stata ordinata e rocciosa per tutta la gara.

Il 16/39 al tiro da due punti dei padroni di casa è dato emblematico della difficoltà nel fare canestro degli uomini di Ivanovic. E le difficoltà, forse, provengono ancora da quella cabina di regia in cui manca un giocatore in grado di dare ritmo alla manovra e ai compagni. Miller-McIntyre non lo è (e non è nemmeno un giocatore di livello Eurolega), mentre Chiozza è appena arrivato e comunque non è nemmeno lui quel tipo di giocatore.

L'unico veramente in grado di fare la differenza in questa prima parte di stagione sembra Costello con il suo tiro dall'arco affidabilissimo e i suoi intelligenti movimenti in area (25 punti con 5/8 dall'arco e 5 rimbalzi per lui). Detto ciò, la struttura basca continua a non convincerci.

Gran Canaria, invece, ha dimostrato di poter vincere senza correre, senza brillare, ma giocando di intelligenza e a partire da una difesa molto ruvida. Brussino è ormai chiaramente il leader offensivo (19 punti, 11 rimbalzi e 5 assist per una prova ancora davvero buona), Slaughter sa mettere i canestri quando contano e tutti gli altri sono tutti ingranaggi preziosi di un sistema che si muove compatto. Contando che mancava anche un'arma preziosa come John Shurna. Il rapporto assist/perse di 20/8 testimonia l'ottima partita canarina.

Gran Canaria, con questa vittoria, raggiunge proprio il Baskonia in classifica a quota 4 vinte/4 perse.

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