Il Partizan sbanca la Fonteta, cade il Valencia
Non si ferma più il Partizan, che vince la sua quinta partita consecutiva e si piazza momentanemante al quarto posto in classifica. Il Valencia, come al solito, gioca una partita fisica e sporca, ma la squadra di Obradovic è bravissima a fare lo stesso. Poi, nel momento più importante, fa valere la sua superiorità offensiva e conquista la vittoria. Alla Fonteta finisce 67-72.
La partita
Buone difese e attacchi poco precisi caratterizzano i primi minuti. È una partita maschia, ci sono tanti contatti e gli arbitri fischiano poco, suscitando nervosismo da entrambe le parti. Ciò non favorisce di certo lo spettacolo, come testimonia anche il punteggio decisamente basso a fine primo quarto (14-19).
Valencia cresce offensivamente nel secondo periodo, si sblocca da dietro l'arco e riesce a trovare delle buone combinazioni per concludere facilmente vicino al ferro. Lo spettacolo continua a non essere dei migliori, ma se non altro si vede qualche giocata di qualità che permette ai taronja di recuperare lo svantaggio e chiudere il primo tempo avanti 34-33.
I padroni di casa continuano a mettere in campo una difesa aggressiva e sempre al limite, ma alla lunga il maggiore talento dei serbi viene fuori e la squadra di Obradovic tocca il massimo vantaggio della partita sul +9. I taronja però non mollano. A metà quarto periodo si accende Jones, silente fino a quel momento, e il Valencia torna a un possesso di distanza.
Il Partizan rimane lucido e nel momento di massima difficoltà si affida al suo leader che, ancora una volta, non tradisce. Si tratta ovviamente di Kevin Punter, che con una tripla in step back rimette due possessi pieni tra le due squadre a due minuti dalla fine. Il Valencia avrebbe ancora l'opportunità di riprendere la partita, ma la squadra di Obradovic è attentissima nel finale e non glielo permette.
La difesa di Valencia non basta
La difesa è stata il marchio di fabbrica del Valencia sin da inizio stagione. È grazie alle ottime prestazioni difensive che la squadra di Mumbru ha vinto recentemente con Olympiacos e Asvel e, precedentemente, cinque delle prime sei partite della stagione. Una difesa di altissimo livello, però, non basta se l'attacco è pessimo, come è stato questa sera.
Nella propria metà campo, il Valencia ha giocato la sua solita partita. Ha messo le mani addosso, spesso ha pressato a tutto campo, ha lottato a rimbalzo. Tutto questo, però, è stato reso vano da una produzione offensiva decisamente insufficiente. Il rapporto assist/palle perse (16/16) riassume piuttosto bene la prestazione offensiva taronja che, a esclusione di alcuni minuti nel secondo quarto, non sono mai riusciti a giocare una pallacanestro fluida.
Le difficoltà della squadra di Mumbru non si scoprono di certo oggi, anche se, ora, con l'infortunio di Ojeleye, le cose potrebbero peggiorare, visto che l'ex Virtus era una delle poche soluzioni offensive di qualità dei taronja. Questa sera, senza di lui e con un Jones opaco per tre quarti, sarebbe servita una vera e propria impresa per portare a casa la vittoria.
Il Partizan non smette più di vincere
La brutta prestazione offensiva del Valencia, però, non è dovuta solamente a demeriti degli spagnoli. Il Partizan, infatti, ha giocato con un'intensità difensiva che non si era mai vista in questa stagione. La squadra di Obradovic sapeva che tipo di partita avrebbe dovuto affrontare e si è comportata di conseguenza.
I serbi, che sono il secondo miglior attacco dell'Eurolega con 87.6 punti a partita, hanno rinunciato a giocare la loro solita pallacanestro, che punta a segnare un canestro in più degli avversari piuttosto che a subirne uno in meno, e hanno provato a vincere la partita proponendo una difesa molto aggressiva e allo stesso tempo insolita per loro. Viste le difficoltà offensive del Valencia, si può dire che la scelta di Obradovic sia stata perfetta.
Il Partizan ha condotto per quasi tutti i 40 minuti e, nonostante il tentativo di rimonta spagnolo, non ha mai rischiato di perdere la partita. È una prova di grande maturità da parte dei serbi che, come successo nella scorsa stagione, dopo un inizio non facilissimo stanno crescendo sempre di più e meritano pienamente di occupare le zone alte della classifica.
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