Altra sconfitta per la Virtus Bologna: la Stella Rossa gioca leggera, senza pressione e vince 94-79 al termine di una gara in cui le vu nere, ancora una volta, non sono mai riusciti ad essere continui.

Ora si può parlare davvero di crisi per la Segafredo che, nel girone di ritorno di Eurolega, ha trovato solo tre vittorie, dopo la superlativa prima parte di competizione. E' una questione di energie: oggi lo si è visto benissimo ancora una volta. Il serbatoio è vuoto.

La partita

Shengelia parte forte in attacco, ma la difesa bianconera concede subito troppi canestri facili e i serbi ne trovano altrettanti forzati, senza avere particolare pressione per l'esito del match. L'ingresso di Mickey migliora la protezione del ferro, mentre i padroni di casa abbassano le percentuali e la Virtus insiste in post. Le triple coraggiose di Pajola e Abass fanno chiudere avanti Bologna 23-21 dopo un primo quarto a ritmo molto alto.

Le seconde linee bianconere approcciano la gara con intensità; i serbi trovano diversi punti da rimbalzo offensivo e sul contropiede. La partita non ha ancora un padrone preciso. Alcuni canestri pescati dalla spazzatura della partita anche da parte della Virtus: permane un certo tasso di confusione. Ancora due assoli di Shengelia: è lui l'anima dell'attacco ospite. Negli ultimi 10 secondi 6-0 micidiale della Stella Rossa: Tobey dall'angolo e Teodosic con la rubata e tripla sulla sirena. 48-42 e ancora problemi in difesa per la Virtus.

La Virtus continua a concedere canestri facili, perde palloni e non riesce ad alzare l'intensità: Stella avanti 54-44 e allarme per Bologna. I serbi giocano leggeri e senza pensieri, i bolognesi sembrano patire una stanchezza ormai acclarata. Due triple di Lundberg e due di Shengelia provano a scuotere la Segafredo che, con resilienza, torna a -3. Le vu nere ritrovano, dal nulla, intensità, tuttavia Nedovic continua ad essere incontenibile. Di nuovo, diverse scelte sbagliate, soprattutto in attacco per Bologna; i serbi ne approfittano e tornano sul +11. Nedovic continua a fare a fette la difesa virtussina.

La Segafredo dà segni di risveglio, ma la Stella continua a giocare con leggerezza e Bolomboy prosegue ad essere un mastino incontrastabile. La Virtus ci prova a non fare scappare la partita, ma ha problemi di falli e fatica a difendere con continuità. Mickey e Pajola escono per falli, Teodosic smorza l'ennesimo tentativo di rimonta bianconero.

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Quanto hanno pesato le assenze di Hackett e Cordinier

Hanno pesato tanto. Non è per giustificare nessuno, ma è per spiegare quello che si è visto.

Oggi la prima linea difensiva delle vu nere è stata battuta facilmente più e più volte, facendo saltare spesso tutte le rotazioni e concedendo tanti canestri facili agli avversari. Non avere due difensori sulla palla fenomenali come Hackett e Cordinier ha pesato tantissimo. Non averli, quindi, ha condizionato tantissimo quello che Bologna ha potuto fare nella propria metacampo. Aggiungiamoci la serata poco brillante e i problemi di falli di Pajola e allora i difensori sugli esterni erano presto finiti.

Poi è chiaro che i problemi siano molto più estesi e non si riducano all'assenza di due giocatori, ma di sicuro queste due mancanze condizionano, e non di poco, tutto il resto. Nedovic ha segnato 25 punti (con 30 di valutazione), la cui maggior parte è arrivata dalla facilità con cui è riuscito a battere la pressione avversaria. Poi, una volta in ritmo, un giocatore del genere è letale.

Per non parlare della leadership che Hackett può parlare in determinati momenti e della scarica di energia che può dare ai suoi compagni in un momento difficile come quello che stanno vivendo. Non poterlo avere in campo è un minus può gravoso di quello che si dica o pensi.

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Virtus, le energie sono finite

Il problema della Virtus è un problema di energie. Ne siamo sicuri al 100%. La squadra è semplicemente col serbatoio vuoto. Il roster bianconero è corto per affrontare una competizione brutale come l'Eurolega: quante volte lo abbiamo scritto? E nell'ultimo mese sta pagando tutti i problemi che derivano da questa evidenza. Aggravata anche dalle assenze nevralgiche di cui sopra.

Nelle ultime settimane la Virtus non ha mai avuto quella continuità di rendimento che ha mostrato per mesi e mesi. Solo sprazzi, per la verità sempre più sparuti. Le gambe non seguono più la testa. E lo si vede dalle tante costruzioni macchinose in attacco, dalla difesa in costante difficoltà che concede sempre qualcosa agli avversari, incapace di offrire per 24 secondi consecutivi la massima attenzione e la massima intensità. Anche oggi i punti subiti sono 94: una enormità.

L'attacco, senza fluidità di manovra, si affida agli assoli dei singoli: 25 di Shengelia, 15 di Lundberg e 14 di Belinelli. Ma non possono bastare per una squadra che fa del collettivo la sua forza.

Cosa fare ora? Ricompattarsi il prima possibile, cercare di usare le seconde o terze linee per quanto possibile in campionato, nel tentativo di chiudere al meglio la campagna europea e giocarsi fino alla fine le proprie possibilità. Vedere chiudere in questo modo la cavalcata in Eurolega, dopo quello che abbiamo visto durante tutto l'anno, sarebbe un vero peccato.

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