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Alla palestra Porelli, ore 12.30, Sergio Scariolo ha incontrato i media per la prima conferenza stampa della stagione della Virtus Bologna. In mezzo al rumore dei rimbalzi delle sessioni di tiro di Mascolo, Cacok, Mickey, Cordinier e compagnia, il coach bresciano ha rilasciato le sue prime parole.

"Sono arrivato da pochi giorni, quindi in realtà non ho molto da dirvi" esordisce tra il serio e il faceto. "C'è molto da lavorare, ma vedo un buon atteggiamento e una buona volontà generale. Nello specifico potrò parlare solo quando conoscerò meglio tutto il gruppo. I nuovi sono ovviamente più indietro rispetto a chi era già e devo imparare a conoscerli".

E sulle caratteristiche della squadra. "Ovviamente la qualità offensiva è inferiore rispetto all'anno scorso; il potenziale è per avere un rendimento difensivo maggiore. Alcuni giocatori dovranno fare dei passi in avanti come personalità e nella gestione di possessi importanti. Quando le partite si decidono nei quarti quarti sappiamo che le difese si stringono e possono non bastare i buoni attacchi. Non avremo più Milos a giocare il pick&roll: dovremo cercare buoni tiri da azioni collettive e qualcuno dovrà essere in grado di creare dal nulla. Con la Spagna giocavamo benissimo di squadra, ma ci è mancato il giocatore a cui dare la palla in mano nei possessi decisivi".

Con una nota di nostalgia per il passato Scariolo sottolinea quello che era chiaro, ovvero che questo nuovo roster ha meno solisti e meno giocatori in grado di risolvere da soli le partite. Qualcuno dovrà imparare a farlo (Jaleen Smith?).

Riguardo gli obiettivi la domanda è stata rimbalzata, in direzione della società. "E' una domanda per la società. La società mi ha consegnato la squadra e io la ricevo, con voglia di lavorare e volontà di renderla competitiva, che si sacrifica e lavora l’uno per l’altro. La costruzione della squadra è della società e va dato merito di aver fatto il possibile in base ai mezzi a disposizione. Ora tocca a noi fare il meglio che possiamo".

virtus zalgiris lundberg

E, poi, finalmente è stato sciolto il nodo Lundberg: comunque vadano le cose il giocatore non farà parte del roster bianconero. "Non possiamo contarla nemmeno come assenza: il giocatore non rientra nella squadra che inizierà la stagione. La decisione è della società. C’è stata la comunicazione: vediamo nei prossimi giorni. Lui si allena con grande serietà e professionalità, come ha sempre fatto. Sono decisioni che si basano sui mezzi a disposizione. E' la linea scelta, bisogna adeguarsi ed essere compatti. Il dibattito interno è interno, la comunicazione esterna deve essere compatta". Sacrosante queste ultime parole: soprattutto sull'importanza di una comunicazione chiara e incisiva.

Per il resto, però, il problema della ristrettezza delle rotazioni virtussine nel reparto esterni si pone. Hackett, Pajola e Mascolo come play con Smith e Belinelli come guardie: qualcosa sembra mancare. Numericamente e come qualità.

Per quanto riguarda Dobric per ora la durata del suo infortunio è stata stimata attorno a qualche settimana ma dovrà poi essere rivalutato. Infine Scariolo ha espresso le sue prime impressioni riguardo le prime uscite stagionali di preseason.

"Sono contento dell’apporto dei giovani. Qualcuno ha partecipato in maniera pesante alle amichevoli. Noi stiamo aspettando che si riaggancino i giocatori dei Mondiali. Per Dobric ci vorrà più tempo. Lundberg è diverso, in partenza non è considerato nel roster della prima squadra, non può essere messo in conto come un’assenza. Non siamo 13 ma 14, c’è anche Leo Menalo che sta facendo passi avanti in attacco. I ragazzi ci stanno dando una mano in allenamento, e magari potranno darci qualche minutino in campionato, minutino che non è Milutinov".

Battuta finale che fa sorridere tutti i presenti. Ma ovviamente gli sguardi colgono anche la (non troppo) velata frecciatina rivolta a chi di dovere. Il coach avrebbe voluto Milutinov - giocatore a cui la Virtus è stata a lungo interessata - ma non si è riusciti ad arrivare al giocatore? Quien sabe.

L'impressione è che in casa Virtus i lavori siano ancora molto in corso. Non c'è ancora chiarezza su quella che sarà la Segafredo del prossimo anno, sul modo in cui giocherà e su quella che potrà essere l'asticella degli obiettivi. Qualcosa potrebbe (dovrebbe?) arrivare ancora dal mercato: di certo c'è tanto da lavorare in palestra e ci potrebbe essere una lunga fase di rodaggio che avrà il primo test importante nella semifinale di Supercoppa sabato 23 settembre contro Milano.

Per avere un'idea più chiara di quella che sarà la Virtus 2023/24 bisogna ancora aspettare.

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