Valencia è infallibile, una Reyer in grave emergenza perde di 22
Troppa Valencia per una Reyer che ci prova con cuore e personalità ma deve cedere ancora una volta all'emergenza ed alle difficoltà di un roster ridotto all'osso. Nel round 4 di Eurocup gli oro-granata cadono 105-83 in un fortino mai espugnato nella storia dal club lagunare. Terzo ko consecutivo nel torneo per la squadra di Spahija, che dopo aver perso a Lubiana ed in casa con Bourg cade anche a "La Fonteta".
Quattro i giocatori in doppia cifra per i taronja di Pedro Martinez: 16 di Ojeleye, 14 di Costello, 12 di Montero ed 11 di De Larrea. A stupire - però - è la totale profondità e partecipazione dell'intero roster: sono 12 i giocatori che hanno messo piede in campo segnando almeno 4 punti. Per gli oro-granata ce ne sono 34 di un Wiltjer redivivo e presentissimo, 15 con 11 rimbalzi di Kabengele e 12 di Wheatle. 9 i giocatori che hanno messo piede in campo, con tutti quanti a bersaglio con almeno un punto.
Valencia infallibile da 2 punti
Fisicità, qualità di gioco, profondità di un roster oggettivamente da categoria superiore. Se già al completo sarebbe stata impresa complessa vincere a "La Fonteta", figuriamoci senza 4 giocatori e con McGruder arrivato in laguna solo oggi pomeriggio. I taronja di Pedro Martinez si confermano una delle formazioni più forti, profonde e qualitative dell'intera Eurocup, non tanto per i 105 punti realizzati, quanto per ciò che hanno fatto vedere sul parquet nell'arco dei 40 minuti.
Contro una Reyer in grave emergenza il compito era decisamente più agevole, ma tirare 24/34 da 2 (71%) è sinonimo di grande pulizia di gioco, qualità e soprattutto freddezza. Valencia ha mostrato una volta in più perché è considerata una delle grandi favorite. Esecuzione sempre precisa, chirurgica, a punire spesso e volentieri gli oro-granata, ma il merito della formazione spagnola è davvero gigantesco, a cospetto- magari - di alcune disattenzioni lagunari.
Reyer, il solito copione: l'emergenza è troppo grave
Stessa storia, stesso posto, stesso bar canterebbe Max Pezzali. Qua non c'è nessun bar ovviamente, ma la storia è sempre questa da settimane e soprattutto il posto è sempre questo, ossia "casa" Reyer. Difficile parlare di pallacanestro se ci si trova costretti a rinunciare a giocatori come Ennis, Munford, Parks e Davide Casarin, oltre a McGruder che potrebbe esordire contro Pistoia domenica in campionato. Coach Spahija si è trovato a giocare con quintetti incredibili, che nessuno avrebbe mai immaginato, ossia schierando Wheatle da "2" e Wiltjer da "3".
Nessuno si sarebbe immaginato questa situazione, sono arrivati minuti importanti per Lever, Janelidze e Fernandez, che magari in una situazione normale non avrebbero giocato 12', 21' e 19' rispettivamente. Complicato analizzare una parte tattica o tecnica in una situazione di questo tipo: per poter tornare a parlare di pallacanestro nella maniera corretta e consona occorre aspettare qualche rientro dall'infermeria.
Wiltjer e Kabengele, c'è chi rinasce e chi si conferma, Ojeleye super
La sfida tra Valencia e Reyer è stata decisamente complicata e squilibrata se si parla di forze in campo per le vicende sopra raccontate, ma ci sono in particolare tre protagonisti che vanno logicamente menzionati. MVP e grande protagonista del match è quel Semi Ojeleye che abbiamo imparato ad apprezzare, guardare ed ammirare in casa Virtus: per l'ala ci sono 16 punti con 3 rimbalzi ed una prova sostanzialmente di pulizia, solidità e presenza.
Tra gli oro-granata nelle difficoltà ci si aggrappa sempre a Mfiondu Kabengele: il lungo canadese mette sul piatto l'ennesima doppia doppia stagionale da 15 punti ed 11 rimbalzi con 32 di valutazione in 29' di gioco, dimostrando una volta in più di essere giocatore da altissima Eurocup quantomeno. Dopo le tante critiche la squadra di Spahija ritrova Wiltjer: l'ala forte canadese ne scrive 34 con 9/12 da 2, 2/8 da 3 ed un perfetto 10/10 in lunetta. L'apporto del figlio di Greg deve migliorare e questo può significare punto di ripartenza.
Foto credit Valencia e Reyer