I Playoff di Eurolega dopo gara 2? Una serie elettrizzante, tre indirizzate
La prima settimana di Playoff è in archivio. L'equilibrio regina solo tra Pana ed Efes per ora.

Prima settimana in archivio per i Playoff di Eurolega. Se le gare 1 ci avevano regalato emozioni tutto sommato non travolgenti, dopo i verdetti di gara 2 possiamo dire che almeno una serie è straordinariamente interessante, peccato abbia riflessi fuori dal campo vergognosi. Ed ancora una volta i protagonisti sono gli stessi.
Fenerbahçe-Paris | Troppo Fener, il divario è netto
Conferma delle sensazioni dopo gara 1: Parigi fa il massimo ma non può bastare contro una corazzata che ha di più ovunque e che è largamente più completa sui due lati del campo.
L'infortunio di Nick Melli che probabilmente gli farà saltare la trasferta francese, è un problema non da poco poiché l'equilibrio che dà il capitano della nazionale italiana è del tutto unico, tuttavia la distanza tra le due squadre resta lì e molto evidente. In soli 34'13" sul parquet l'azzurro in due gare ha un plus/minus di +17 e dati legati al Rating che la dicono lunghissima sul suo impatto determinante: 143,1 di Offensive e 107,7 di Defensive per un Net di 35,4.
Il Fener tira nettamente meglio da tre (41% contro 29%), ha un rapporto assist/perse di 1,79 a fronte dell'1,14 rivale, è superiore a rimbalzo, le sue triple derivano nell'82,6% da assist (58,8% il dato rivale) e chiude il 10% delle opportunità di tiro con un “corner 3”, oramai famigerata conclusione assai redditizia nel gioco moderno.
Cosa possa fare Paris per provare a tornare nella serie ci pare assai complicato da ricercare: forse solo una serata oltremodo negativa dei turchi può allungare la serie, ma non si crede oltre un'eventuale gara 4.

Panathinaikos-Efes | Fiducia Efes, al Pana serve il vero Nunn
Serie equilibratissima, come ampiamente previsto. L'Efes è più in palla, ha maggior fiducia, mentre il Pana non pare al suo meglio. Va detto, l'assenza di Lessort pesa terribilmente dal punto di vista tecnico poiché le pezze che metteva agli eccessi difensivi delle guardie oggi mancano del tutto. Ovvio che anche un Beaubois in più avrebbe voluto dire moltissimo per Banchi.
Poirier in questo contesto non ha rivali e se Larkin è questo sarà durissima sul Bosforo per un Ataman che in conferenza ha spostato tutto il peso della serie sui suoi: «E' tutto nelle mani dei miei giocatori», rispondendo a chi gli chiedeva di una minor fiducia verso l'approdo alle F4 rispetto al 2024. Attenzione, perchè Ergin è tutt'altro che banale quando lancia i suoi messaggi.
Oltre questi numeri pare chiarissima una cosa: l'Efes pare avere molta più fiducia e coesione, mentre al Pana, per competere ad Istanbul, servirà il vero Nunn. Sinora in due gare il fenomeno americano ha segnato “solo” 14,5 punti con 6/16 da due e 4/16 da tre che vogliono dire 37,5% e 25%, ben lontani dai 56,2% e 41,5% in stagione regolare.
Tanti dati statistici sono simili a testimonianza di un equilibrio in una serie che dopo due gare vede la differenza di un solo punto (163-162 Pana). I greci in stagione regolare segnavano mediamente 87,94 punti, oggi scesi a 81,5, mentre i turchi sono passati da 86,5 ad 81: effetto Playoff.
Particolare come il rapporto assist perse sia praticamente uguale: 1,31 Pana ed 1,32 Efes, con questi ultimi che servono un pallone vincente e mezzo in più ma ne perdono anche uno in più (18,5/14 Efes, 17/13 Pana). Meglio gli uomini di Banchi da due (54% v 49%), quelli di Ataman da tre (37% v 33%). Greci che rubano 9,5 palloni contro i 5 avversari ma subiscono 4,5 stoppate contro le 1,5 che danno.
In una serie giocata sinora a 73 possessi, l'Efes conclude al ferro il 13,5% delle volte ricavandone 1,74 punti, mentre il Pana ci va nel 17,1% dei casi con però meno efficacia (1,52 punti). Interessante come gli ospiti ad Oaka abbiano concluso il 31,6% delle opportunità di tiro (85,5) con conclusioni dall'arco, mentre i padroni di casa siano al 35,3% di triple tentate su 85 opportunità di tiro. Netta prevalenza di “corner 3" per i #greens: 9,4% contro 1,8% dei possessi chiusi con quel tipo di tiro.
Il 61,5% dei falli dell'Efes è commesso su tiri, mentre per il Pana il dato è solo del 44,7%.
A livello individuale è clamoroso il dato di uno degli uomini più attesi, ovvero Elijah Bryant: con lui in campo l'Offensive Rating (punti per 100 possessi) è 94,3 mentre il Defensive è 125,6 portando ad un incredibilmente negativo -31,3 di Net Rating. Male anche un altro attesissimo protagonista: Kostas Sloukas -5,9 prodotto da 106,7 e 112,6.
Vale sottolineare che nei 19'25" in cui è stato in campo Wenyen Gabriel i numeri a livello di ORAT e DRAT sono eccezionali per il Pana: 21,3 di Net figlio di un incredibile 73,0 difensivo e di un 94,3 offensivo, sebbene il Net individuale, quindi del solo atleta, sia negativo per 8,7.
Fuori dal parquet ennesimo show senza stile da parte di coach e presidente dei greci. Una vera e propria vergogna che Eurolega dovrebbe smettere di accettare con provvedimenti esemplari.

Monaco-Barça | Due verità due intensità
Il notevolissimo divario di intensità durante il primo episodio della serie si conferma senza il minimo dubbio.
Il Barça non può nulla appena il Monaco alza l'asticella ed il tentativo di buttarla in “caciara" palesa un'inferiorità che è netta.
Il 16/16 combinato da due a firma Diallo e Jaiteh è roba di una certa unicità ma i tanti canestri in totale libertà che arrivano per i monegaschi testimoniano di una serie che pare inequivocabilmente segnata.
Magari un sussulto al Palau potrebbe portare a gara 4, ma credere che i catalani abbiano in canna tre proiettili pesanti è veramente un'idea balzana.

Olympiacos-Real Madrid |
Il Real troppo brutto in gara sembra un lontano ricordo nei 10' iniziali ma poi abbassa progressivamente il livello e finisce nelle fauci dello squalo #red.
E' sufficiente fare due nomi ed un dato per capire come Madrid non sia competitiva in questo contesto: Campazzo, Tavares e… 37.
Il Facu prosegue ad essere nervosissimo ed incredibilmente dannoso per i suoi che vanno meglio quando lui è fuori: roba assurda solo da pensare ma reale in questa serie.
Il totem capoverdiano parte beino in gara 2 ma poi si spegne non trovando mai efficacia né in attacco né in difesa. Davanti cade vittima della splendida occupazione degli spazi organizzata da Bartzokas, mentre dietro non va oltre un compitino che non può bastare.
37 sono le perse in due gare: complicato vincere una partita di Playoff in questo modo.
L'Oly non è per nulla brillantissimo ma è semplicemente più forte e lo dimostra nell'arco degli 80'. Vezenkov prosegue da MVP, trofeo che per continuità avrebbe meritato senza il minimo dubbio, il resto è sforzo di squadra con la perla della tripla decisiva di Peters, un tiro che supera anche quello di Hifi a Madrid per bellezza ed importanza.
