LBA #14, la Reyer risponde alle critiche e spazza via Verona: la Coppa Italia è certezza
Turno cruciale in LBA per la Reyer, che deve rispondere alle critiche piovute dopo il ko con Treviso e prendersi i due punti in un derby contro una Verona che sta dimostrando una buona forma e soprattutto tanta qualità in fase offensiva, come dimostra l'ultimo successo in casa con Trieste dove sono stati realizzati 88 punti. Fondamentale per gli oro-granata mettere una diversa attenzione ed energia rispetto al derby di lunedì.
Una vittoria avvicinerebbe notevolmente i lagunari alla qualificazione alle F8 di Coppa Italia, che potrebbe essere anche matematica con determinati risultati dagli altri campi. Per vincere il derby occorre però qualcosa di diverso ed una partecipazione corale, rinunciando agli infortunati Brooks e Moraschini, con l'ala ex Brindisi bloccata dal mal di schiena e quella ex Milano ancora ko per un infortunio muscolare.
La Reyer gioca nel suo fortino una partita seria e ben strutturata nell'arco dei 40', partendo forte e difendendo al meglio un vantaggio che si è sviluppato spesso e volentieri oltre la doppia cifra di margine. Verona dal canto suo ci prova senza mai deragliare realmente prima del 35', ma non riesce a mettere in difficoltà gli oro-granata, che avevano necessità di reazione in LBA.
Quattro quarti vinti dalla squadra di De Raffaele, con i break decisivi arrivati però all'inizio ed alla fine, la sfida del Taliercio è nel complesso equilibrata nei due quarti centrali, dove però il vantaggio sarà sempre oltre la doppia cifra di margine grazie al 19-11 dei primi 10'. Al 40' saranno 23 i punti di margine creati da Spissu e compagni, per il definitivo 80-57 del 40'. Con questo successo la qualificazione alla Coppa Italia è matematica, visto il ko di Scafati a Trieste.
Torna la difesa rocciosa, segnali di vera Reyer in LBA
Ne avevamo parlato ieri nel punto realizzato dopo il ko di Treviso: serviva qualcosa in più in LBA da parte di una Reyer troppo passiva e leggera difensivamente parlando nel derby giocato al Palaverde. La sfida con Verona poteva essere da una parte la giusta grande occasione di riscatto, ma poteva anche rappresentare la tipica seconda buccia di banana consecutiva se non affrontata con la giusta intensità difensiva ed attenzione.
Gli oro-granata - però - non tradiscono le attese, dominano per aggressività la partita indirizzandola sin dalla palla a due verso dei binari congeniali e molto più solidi rispetto a quanto visto lunedì: gli scaligeri soffrono estremamente l'aggressività della squadra di De Raffaele sui portatori di palla e danno una dimostrazione importante di solidità in un momento davvero delicato.
Rispetto alla sfida di Treviso sono ben 43 i punti subiti in meno, con un'attitudine, attenzione, aggressività e presenza difensiva totalmente diverse: se è vero che il gap tra le due compagini è evidente a livello fisico e tecnico, dall'altra parte è altrettanto evidente che gli oro-granata sono stati sul pezzo e non hanno mollato l'osso di un centimetro, concedendo al massimo un -9 alla squadra di Ramagli.
Un segnale importante di difesa rocciosa per i lagunari, che hanno giocato 40' di umiltà, attenzione e spirito di sacrificio, trovando un mattoncino importante da parte di tutti nella metà campo difensiva. Dato simbolo le 4 palle perse forzate ad Alessandro Cappelletti ed i soli 4 punti concessi ad un Karvel Anderson che viaggiava ad una media di 17 in questo campionato.
Segnali incoraggianti che dovranno trovare conferma nelle prossime uscite, ma che vanno a certificare come il ko di Treviso sia catalogabile ad incidente di percorso e non a segnale di crisi. Adesso Ulm e Virtus daranno la dimensione della solidità oro-granata tra difesa ed attacco, ma la risposta tanto attesa è arrivata.
6 uomini in doppia cifra e la crescita di Parks, i segnali incoraggianti in attacco
Una partita solida in difesa si trasforma in positiva e fatta di condivisione in attacco. La Reyer si rilancia battendo Verona nel 14° turno di LBA e lo fa con una prestazione offensiva comunque importante, altro segnale positivo nel pomeriggio che garantisce la qualificazione alle F8 di Coppa Italia. Per gli oro-granata ci sono 6 giocatori in doppia cifra ed un altro giocatore - Granger - che si ferma a quota 8: un dato che può fare felice De Raffaele.
Ci sono in casa lagunare 11 punti di Spissu e Willis, 14 di Parks e Watt e 10 per Freeman e Tessitori. Se le prove del play azzurro e del centro con la #50 rientrano nella classica giornata in ufficio, quella di Tessitori è importante conferma, quella di Willis è riscatto dopo la prova abulica di Treviso e quella di Parks è altro mattone importante in una crescita che adesso è importante.
Per quanto riguarda Freeman il capitolo è a parte: la guardia ex Asvel ha giocato una partita attenta sulle due metà campo prendendosi maggiori responsabilità rispetto alle ultime uscite, forzando conclusioni e provando a mettersi in ritmo da solo, ma dando il meglio di sé all'inizio da passatore (4 assistenze) ed alla fine da tiratore puro. Alla fine per il #5 ci saranno 10 punti con 4/10 dal campo, ma importanti sono le triple segnate nell'ultimo quarto con gli scaligeri a -11.
Dimostrazione del momento complicato dell'esterno americano è il lungo abbraccio con coach De Raffaele dopo la seconda tripla, che ha ammazzato il match: importante ritrovare Freeman per una squadra che non può non avere imprevedibilità e talento in più. De Raffaele ha difeso a spada tratta il suo esterno in conferenza stampa con termini forti: che sia un possibile momento di svolta? Lo diranno le prossime uscite.
Parks - invece - è alla seconda doppia cifra consecutiva ed alla terza uscita di un certo spessore in fila sulle due metà campo: il giocatore eclettico ex Napoli e Treviso ha giocato ottimi minuti di energia ed aggressività in fase difensiva, andando a creare difficoltà importanti agli esterni veronesi, mentre in attacco è stato preciso al tiro con un 4/7 dal campo e 5/6 in lunetta, senza dimenticare i 5 rimbalzi offensivi catturati.
Verona spuntata dall'arco, Venezia ritrova Bramos e Willis: gli altri protagonisti
Una partita controllata dalla Reyer nel turno 14 di LBA contro una Verona sì combattiva, ma dall'altra parte troppo "fallosa" al tiro: gli scaligeri hanno tirato con buone percentuali da 2 (16/32, 50%), ma hanno chiuso con un pessimo 13% da lontano ed un 57% in lunetta che certamente pesa. Come ha ammesso candidamente coach Ramagli la sua squadra avrebbe perso sicuramente, ma con uno scarto diverso e non un -23 molto pesante.
Merito tanto di una grande difesa messa in campo da Venezia, ma anche qualche tiro un po' sfortunato che ha fatto dentro-fuori. La squadra viaggiante ha catturato più rimbalzi ma ha tirato 11 volte in meno degli oro-granata per via delle 13 palle perse, di cui 6 recuperate dalla squadra di De Raffaele.
Insufficiente e complicata la prova di un Karvel Anderson da 2/10 dal campo e -4 di valutazione, che fa da contraltare ai 14 e 9 rimbalzi di Johnson: tanti meriti agli esterni lagunari, che hanno ritrovato nel match un Bramos da tante piccole cose seppur senza canestri.
La partita del greco è sì fatta da un 0/4 dal campo e 3 falli, ma ci sono anche 5 rimbalzi e 3 recuperi a garantire letture difensive ed attenzione a quello che è l'attacco veronese. Molto bravo in anticipo e nella sporcatura delle linee di passaggio, il capitano lagunare ha dato dimostrazione del perché è sempre più considerato come un collante tra le due fasi di gioco.
Per quanto riguarda Willis, l'ex Badalona doveva rispondere ad una prova negativa contro Treviso e - come scritto in alto - lo ha fatto: 11 punti, 4/8 dal campo, 8 rimbalzi e tanta presenza difensiva ed offensiva, con tanto di schiacciata imperiale in transizione ad alzare i decibel del Taliercio nelle prime fasi del match. Un segnale, una risposta, un punto messo alla prova opaca del Palaverde. Difesa, aggressività, transizione: le caratteristiche per esaltare il #35 le si conoscono.