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Pajola, Clyburn, Hackett, Grazulis e Zizic a colloquio
Pajola, Clyburn, Hackett, Grazulis e Zizic a colloquio

La Virtus cade per la decima volta in questo avvio di stagione europeo e lo fa sul campo di un Paris Basketball secondo in classifica.

La formazione bolognese inizia la gara con il giusto approccio, prende vantaggio, poi cala di intensità, si ritrova costretta ad inseguire gli avversari e, nel finale, perde il punto a punto, per l'ennesima volta a causa di eccessive sbavature nel momento catartico dell'incontro.

I giocatori della Virtus Bologna a colloquio

Nel post gara, coach Luca Banchi continua a mostrarsi fiducioso rispetto al prossimo futuro della sua squadra, consapevole di dover affrontare non poche difficoltà, tuttavia convinto di poter invertire la rotta: “Ottima partenza, poi loro sono tornati, come ci aspettavamo. Nel secondo quarto c’è stato un diverso livello di intensità, e loro hanno preso un vantaggio, perché noi abbiamo perso la nostra ispirazione iniziale. E’ difficile tenere lo stesso livello di intensità per 40’, ma abbiamo risposto con uno sforzo eccellente, ma nel finale – dopo un intenso ultimo quarto contro una squadra di grande talento – abbiamo fatto errori, anche dopo errori di chiamata arbitrale. Abbiamo perso consistenza in qualche momento, e abbiamo rimpianti per i rimbalzi, per piccoli dettagli come i tiri liberi. Ma ancora dobbiamo restare fiduciosi e credere in noi stessi. Abbiamo provato ancora una volta che possiamo invertire la tendenza di questa stagione.” Le Vu nere, senza ombra di dubbio, offrono un buon livello di pallacanestro nei propri momenti migliori all'interno dei singoli incontri, tuttavia non riescono a dare continuità alle proprie prestazioni e questo incide enormemente sui risultati finali: Paris inizia male, poi rimonta, sorpassa e gestisce il gap di vantaggio fino a pochi minuti dal termine della gara, quando la Virtus è brava a rientrare, senza, però, riuscire a mettere il muso avanti e a vincere la partita. In fase difensiva, una volta calato il livello di intensità generale, Bologna fatica a tenere il paso degli avversari e la lucidità necessaria per sprecare il minor numero possibile di possessi, mentre lo sviluppo delle azioni d'attacco risulta, soprattutto nella fase centrale della diatriba, troppo macchinoso e prevedibile; quando la Segafredo, nei minuti conclusivi, torna a stringere le maglie della propria retroguardia ed a costruire bene in fase offensiva, inoltre, è la finalizzazione a venire meno, con tanti tiri aperti che si infrangono sul ferro e qualche tiro libero regalato alla compagine parigina. 

La guida tecnica virtussina prosegue nella sua analisi post gara parlando dell'instante review come mezzo utile a disposizione degli allenatori: "Le review? Fanno parte del gioco, entrambi gli allenatori le usano, se hai la possibilità di usare la tecnologia è giusto farlo. Poi è vero, ci sono tante interruzioni nel gioco e per i tifosi non è bello, se ne può parlare.

“Il calendario?  - conclude, poi, coach Banchi - E’ duro per tutti. La lega francese è molto competitiva, come la nostra. Parigi sta vivendo su una nuvola, tutto va bene, hanno grande fiducia. La stagione è lunga, ma ad oggi sono una squadra molto pericolosa da affrontare. Non bisogna perdere troppo tempo a festeggiare vittorie o rimpiangere sconfitte, noi purtroppo stiamo parlando di sconfitte. Un anno fa noi stavamo vivendo più o meno la stessa situazione di Parigi, ed è un bel ricordo. Ma ora dobbiamo provare di essere in grado di reagire alle avversità.” Il finale della conferenza stampa post match lascia, da un certo punto di vista, ancor più l'amaro in bocca ai sostenitori della Vu nera, i cui ricordi relativi alla prima metà della scorsa stagione sono stati, probabilmente, rispolverati da Paris, neopromossa dall'Eurocup e lanciata verso obbiettivi mai appartenutogli fino a questo momento. 

In casa Virtus, è tempo, anche per questa settimana, di pensare al prossimo incontro, consapevoli di poter competere a questo livello, dovendo, però, curare maggiormente i finali di gara e trovare maggior continuità di prestazione durante i quaranta minuti di gioco.

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