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Continua la striscia negativa del Valencia che perde la sua quinta partita consecutiva, alla Fonteta finisce 84-98 in favore del Baskonia. Dopo aver condotto la partita per tre quarti, i taronja sono crollati nell'ultimo periodo nel quale hanno subito un parziale di 31-14. Difficile spiegare cosa sia successo alla squadra di Mumbru, ma vanno riconosciuti i meriti di un Baskonia mai domo e di un Howard ancora una volta eroico.

La partita

Il Valencia mette fin da subito tanta intensità nella metà campo difensiva e l'attacco del Baskonia fatica a prendere ritmo. In attacco la squadra di Mumbru sfrutta molto bene i mismatch concessi dagli avversari, che cambiano sistematicamente sul pick & roll, e firma il primo allungo della partita (17-10). Ivanovic allora decide che è ora di far entrare Moneke e Howard, ma a dare la scossa al Baskonia è Nico Mannion. Quasi a sorpresa, viste le ultime partite, Ivanovic decide di scongelare l'italo-americano già nel primo quarto e la scelta si rivela azzeccata. Mannion dà dinamismo all'attacco basco, che si sblocca e ricuce lo svantaggio. Dopo 10' il punteggio dice 21-20.

Il Valencia però, contrariamente a quanto si era visto fino ad oggi, gioca una buona pallacanestro e allo stesso tempo la difesa continua a fare un ottimo lavoro. Nei primi minuti del secondo quarto i taronja allungano nuovamente, fino a toccare i 12 punti di vantaggio. Nel finale di quarto si accende Howard, che segna 9 punti consecutivi, ma i padroni di casa rimangono in controllo e vanno negli spogliatoi avanti 52-44.

Howard riprende da dove aveva lasciato prima dell'intervallo e apre il terzo quarto con due triple. Il Baskonia torna quindi a un solo possesso e da quel momento in poi la partita diventa molto equilibrata. L'attacco del Valencia è calato rispetto al secondo quarto, quello dei baschi è più ordinato, a metà terzo quarto è parità assoluta, 57-57. La squadra di Ivanovic però non riesce a mettere la testa avanti e dopo 30' sono ancora i padroni di casa a condurre sul 70-67.

L'ultimo periodo inizia, ancora una volta, nel segno di Howard. L'americano segna altre due triple e il Baskonia, con anche la tripla di Marinkovic, si trova improvvisamente a +5. Il Valencia è in confusione totale, Mumbru chiama timeout ma le cose non cambiano e i taronja scivolano a -13. In un amen i padroni di casa si vedono scivolare dalle mani una partita che avevano controllato e giocato meglio degli avversari per lunghi tratti, non hanno la forza di reagire e sono costretti ad arrendersi.

Valencia bene per tre quarti, poi il crollo

È stato un buon Valencia quello visto questa sera. Dopo la pesante sconfitta di OAKA, gli uomini di Mumbru hanno ritrovato la loro identità difensiva e anche l'attacco, che non è esattamente il punto di forza di questa squadra, ha funzionato piuttosto bene. Il secondo quarto è stato probabilmente il migliore, offensivamente parlando, nella stagione dei taronja. Raramente si era visto un Valencia così bello e fluido come nei secondi dieci minuti di oggi.

Ojeleye e Davies, sfruttando il mix di fisicità e dinamismo che li contraddistingue, hanno messo in grossa difficoltà due dei migliori giocatori di questa Eurolega come Sedekerskis e Moneke, che non sono mai riusciti a fermare l'ex Virtus e l'ex Olimpia. Harper e Jones hanno controllato bene il ritmo della squadra, spingendo in transizione quando ce ne era la possibilità e organizzando con ordine l'attacco quando il Baskonia non permetteva di correre. In difesa, ma questa non è una novità, tutti hanno fatto un ottimo lavoro. L'aggressività sulla palla e l'area sempre chiusa hanno messo in grossa difficoltà il Baskonia come dimostrano gli 11 recuperi di squadra sulle 16 perse dei baschi.

Quanto detto finora riguarda chiaramente i primi trenta minuti di partita. Relativamente all'ultimo quarto è veramente complicato capire cosa sia successo al Valencia. È vero che già nel terzo quarto i taronja erano calati rispetto al primo tempo, ma avevano comunque dimostrato di poter stare in partita. L'inizio di quarto quarto non è stato facile, ma la squadra di Mumbru aveva già subìto dei parziali e aveva sempre reagito prontamente. Nel momento decisivo invece, non solo non c'è stata alcuna reazione, ma la squadra si è totalmente sconnessa e ha regalato una facile vittoria agli avversari.

Il Baskonia non molla mai e Howard è immenso

Da quando è arrivato Ivanovic il Baskonia è tutt'altra squadra, questo ormai è chiaro. Lo dimostrano tante cose, su tutte la capacità di soffrire, anche per molti minuti, per poi venire fuori nei momenti più importanti e vincere le partite. È successo questa sera, ma anche precedentemente con Partizan, Oly e Asvel.

Il vero motivo, però, per cui oggi è arrivata la vittoria è uno solo e si chiama Markus Howard. Sono ormai due anni che lo zero del Baskonia gioca partite di questo tipo, ma ogni volta è sorprendente osservare la sua capacità di entrare in ritmo improvvisamente e di farlo sempre nei momenti più importanti del match.

Questa sera, tutte le volte che la squadra ne aveva bisogno, si è acceso e ha dato una scossa ai compagni segnando due o tre canestri da tre punti uno dopo l'altro. Se il Baskonia è rimasto sempre in partita è merito suo che, alla fine del secondo quarto, non ha permesso al Valencia di scappare e che, subito dopo l'intervallo, ha riaperto la sfida. Poi, per completare l'opera, ha mandato k.o. gli avversari in apertura di quarto periodo. Chiude con 24 punti, 6/14 da tre e 6/6 ai liberi.

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