La scintilla di Achille: la Virtus soffre 33' con l'Asvel, poi rimonta in un finale folle
La Virtus Bologna ritrova la vittoria in Eurolega battendo l'Asvel 73-63. Una partita sofferta, difficile, diversamente bella e a tratti compromessa. Poi gli ultimi 7 minuti virtussini ribaltano tutto, di cuore e forza di volontà.
Prendersi la vittoria era più che fondamentale in un momento di stagione così delicato e con in arrivo due trasferte complicatissime. Barcellona agganciato in classifica al secondo posto.
L'andamento della partita
Inizio confusionario e frenetico: l'Asvel spesso pasticcia, la Virtus non è brillante e allora si viaggia a punteggio ridotto. Belinelli fatica dall'arco; è Hackett che guida le vu nere. Dunston lavora bene sotto canestro e la Segafredo prova un primo allungo sul 16-7. I francesi giocano un primo quarto di bassissima qualità, la Virtus non concretizza alcune situazioni ma chiude sul +9 dopo 10'.
Bologna, però, non capitalizza numerose occasioni e l'Asvel torna a -3. Entrambi gli attacchi continuano a pasticciare, perdere palloni, faticare. La Virtus si rende protagonista di un passaggio a vuoto prolungato e allora DeShaun Thomas trova il primo vantaggio ospite. La fisicità difensiva lionese inizia a intralciare pesantemente l'attacco bolognese: solo 8 punti segnati nel quarto e Asvel avanti 32-27 all'intervallo con la doppia cifra di Fall sotto canestro.
I francesi ora ci credono, difendono con fisicità ma attaccano anche con più lucidità. La Virtus se vuole ribaltare il +8 deve alzare la qualità del proprio gioco. Fall continua ad essere uno stopper in difesa e incontenibile in attacco: l'Asvel ora è in fiducia, va in doppia cifra di vantaggio sul 34-44. La Virtus inizia a passarsi di più la palla, a trovare un po' di ritmo ed è -5. Ma Villeurbanne esce bene dal TO e torna sul +9.
Tre palle perse Virtus per iniziare il quarto che dovrebbe essere della rimonta. Ecco, però, la scintilla: inchiodata di Polonara e un silente Lundberg che trova la prima tripla della serata. Polonara continua a suonare la carica con l'ennesima grande stoppata, mentre dall'altra parte Hackett ne fa 5 importantissimi: Bologna si è accesa, ha ritrovato il vantaggio e ora è l'Asvel a non segnare più. A chiuderla sono Belinelli e Hackett, ma ancora è decisivo Polonara con una straripante energia. La Virtus completa così una rimonta che sembrava più che difficile e si prende una vittoria fondamentale.
Due partite diverse: una durata 33' e l'altra 7'
Partita difficile per la Virtus doveva essere e così è stato. Le vu nere sono innegabilmente in un momento di difficoltà a livello di energie e, con questo presupposto, ogni gara di Eurolega diventa qualcosa di molto difficile. A maggior ragione se manca un pilastro portante come Toko Shengelia.
La gara è stata davvero brutta per ampi tratti di partita, soprattutto guardando le metacampo offensive. Tante pelle perse, incomprensioni, tiri forzati, difficoltà nel creare vantaggi e via dicendo. Poi, però, i troppi errori bianconeri hanno permesso agli ospiti di trovare fiducia e allora quel pick&roll centrale formato da Paris Lee e Youssoupha Fall ha fatto malissimo.
L'ex Pana ha chiuso con 14 punti, 12 assist e 4 rubate. Il centro francese con 17 punti e 12 rimbalzi: entrambi dominanti per lunghi tratti della partita. Proprio la fiducia lionese sembrava a un certo punto non arginabile, con la difesa di Poupet che continuava ad essere estremamente fisica e densa.
Poi è successa quella cosa andata in scena alla Segafredo Arena già più volte quest'anno. Quando non sembrano esserci ragioni tecniche per prevedere una rimonta, la Virtus trova una scintilla, si accende e trova un parziale che gira completamente la partita. 28-9 nell'ultimo quarto, dopo che nei quarti centrali i punti segnati dalla Segafredo erano stati 26 in totale. Da dove è arrivata la scintilla? Da Achille Polonara.
Polonara e Hackett, i due guerrieri della notte Virtus
Ha segnato soltanto due punti, ma il grande eroe della notte virtussina è Achille Polonara. La sua energia è stata straripante e ha trascinato tutti i compagni con le sue schiacciate e stoppate pirotecniche. Poi grandissima presenza in ogni frangente del gioco con quei 9 rimbalzi catturati che pesano tantissimo. Sta tornando e quanto è bello vederlo così.
E poi ancora Daniel Hackett, un guerriero come pochissimi. Quello che sta facendo quest'anno è stupefacente. Per quanto dà alla squadra in entrambe le metacampo (questa sera è stato lui il motore dell'attacco) e per la leadership infinita di cui dispone. In poche parole: un campione. 19 punti, 6 rimbalzi e 4 assist.
Poi, chiariamoci, la partita è stata difficile, se non difficilissima. La Virtus è anni luce distante da quella del girone d'andata: la qualità di gioco è decisamente inferiore. Ma quella stanchezza non scomparirà in un amen. Che sia un fatto di stanchezza lo si vede dalla mancanza di brillantezza e lucidità in diverse circostanze: nelle incomprensioni, nei passaggi a vuoto e nella difficoltà nel trovare quella circolazione di palla che prima sembrava così naturale.
Però stasera doveva essere vittoria e vittoria è stata. Poi, quella rimonta nel quarto periodo certifica una forma fisica sicuramente migliore rispetto a settimana scorsa. Quella scintilla, 7 giorni fa, sarebbe stata impensabile. Ora ci sono altri 7 giorni per recuperare nuove energie e prepararsi a quattro partite dalla difficoltà elevatissima in Eurolega. Ma, com'è sempre stato in questa stagione, un passo alla volta.
La vittoria, anche a livello di morale, fa e farà tantissimo. E vale, tra le altre cose, il secondo posto.