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Una vittoria di spessore del Valencia sui blaugrana chiude la Jornada 7 di Liga

La squadra di Mumbrù continua a stupire. Il Valencia strappa la sesta vittoria stagionale in uno scontro aperto con il Barcellona, ospite alla Fonteta.

La squadra taronja la spunta per 71-68 grazie alla furbizia di Jones nel finale, dopo aver guidato il match per la gran parte del confronto.

Valencia beats Barça - Eurodevotion

Ecco quindi la consueta analisi in tre punti, tipica di Eurodevotion.

L'inizio a tinte blaugrana

La sfida tra due delle squadre più brillanti di questo inizio di stagione, tanto protagoniste in Spagna, quanto in Europa, è entrata subito nel vivo.

L'alba della partita prende i binari del Barça, che agisce quadrato e perentorio e azzarda il primo allungo, nel mentre Valencia cerca in Chris Jones e Brandon Davies i grimaldelli individuali per sfondare il muro blaugrana.

Ben presto il punteggio torna in equilibrio però. I catalani servono sistematicamente la palla nel pitturato a Willy Hernangomez, il centro ex Pelicans è una vera e propria calamita di falli. Lo spagnolo subisce, converte e combatte, quel che è certo è che da subito si carica tutta la responsabilità del go-to-guy.

In questa fase il Valencia si rende conto di essere capace di una ribellione, rivelando le sue asperità e non dimostrandosi per nulla ospitale nei confronti degli ospiti catalani. Nei guizzi di Harper c'è un'arma fondamentale per acquisire il primo vantaggio.

Il Barça comincia a lesinare alternative offensive, il Valencia è bravissimo a proporre una difesa aggressiva e a scongiurare i pericoli interni proposti dai catalani, ad esempio il post basso reiterato di Satoransky. Il tempismo di aiuto e di riempimento degli spazi rende inoffensive queste soluzioni.

Da qui, nasce la transizione valenciana, di una squadra che sta incredibilmente sul pezzo e si prende con personalità la gara. La zingarata a fil di sirena di Jones sancisce il 45-33 dell'intervallo.

La lotta e il governo

Lotta e governo, insieme. La lotta per mantenere il governo, quella del Valencia, la lotta per sgretolarlo, quella del Barça.

La prima parte del terzo quarto si rivela anche per questo equilibrio di ambizioni un po' bloccata. Per i primi 2' non si segna, bisognerà quindi aspettare fino a 4' di secondo tempo per vedere il primo canestro dal campo di una delle contendenti.

Il Valencia continua a riempire molto bene gli spazi difensivamente, aggredendo con forza i vantaggi fisici catalani e neutralizzandoli. I blaugrana qui soffrono la mancanza di un Laprovittola, che poteva dare quell'iniziativa in più sul perimetro. I taronjas rubano palla e scappano, ma non riescono nemmeno loro a proporre delle vere e proprie trame offensive.

La truppa di Grimanu ritrova di nuovo linfa nella ricerca metodica di Willy Hernangomez, il quale propizierà un brioso parziale, sublimato poi da Jabari Parker. Dal primo assalto Barça al governo domestico del match, tutto appare pronto a essere ribaltato.

Ma non sarà così. Valencia trova un colpo di coda e riesce a vanificare buona parte del tentativo di rimonta. Che non sarà l'ultimo.

Nell'ultimo quarto, infatti, un'altra clamorosa tripla di Willy Hernangomez taglia lo svantaggio ospite, è un ulteriore parziale ospite di 7-0. Il Barça continua a frustare dall'arco, una pericolosità che nonostante la sconfitta non si fa mancare e propizia un ottimo 42% finale dalla lunga.

Il Valencia invece sfrutta il cambio sistematico e un po' imbelle offerto dalla retroguardia ospite sul pick and roll tra Jones e Davies. Dal mismatch prodotto sul perimetro e sul pitturato da questo cambio il Valencia farà una risorsa preziosa per il finale di gara.

Si arriva così agli ultimissimi secondo, quando il Barça sotto di 3 punti. La squadra di Mumbrù ha i giusti corpi in campo, difende magistralmente e fa ricacciare fuori il pallone a pochi secondi dalla sirena dei 24''. Abrines, però, riesce a mandare a farfalle il suo stretto difensore e firma il pareggio tanto agognato. Huevos.

L'entusiasmo Barça viene presto smentito. Jones e Davies manovrano la difesa ospite come più volte avevano fatto, cambio difensivo, c'è Willy sulla guardia statunitense. Jones fa due passi indietro, cerca di cogliere in fallo il lungo avversario, si abbassa in palleggio e appena capisce di aver in pugno il suo avversario, indirizza il pallone verso il canestro e ottiene con grande maestria tre tiri liberi.

Il pallone del 7 taronja trafigge tre volte la retina, il resto è storia.

I protagonisti

Lato Barcellona, c'è un re indiscusso, Willy Hernangomez, che ha firmato 22 punti di grande carisma e solidità, che hanno evidenziato la sua personalità nell'essere riferimento tecnico di squadra. A dare man forte con la sua solita sagacia tattica, poi, è niente meno che Nikola Kalinic, una vera spina nel fianco per il Valencia, nel farsi trovare sugli spazi concessi della difesa domestica.

Molto buono anche l'atteggiamento di Parker, efficace e dedito alla causa. Meno bene le guardie, poco pericolose, Parra, assente, e Abrines, che con solo una o due delle sue triple in più (1/6), avrebbe potuto regalare ai suoi una serata diversa.

Lato Valencia, 11 giocatori su 12 sono andati a segno. E non è un dato per nulla scontato, quando segni solo 71 punti.

Il contributo è buono da parte di tutti, spicca un Chris Jones che è troppo poco considerato tra le guardie top in giro per l'Europa. È lui che tesse le trame dell'attacco valenciano e che sgambetta il Barça con un gran senso del drama. 17 punti, tanto per gradire e per celebrare uno degli scalpi più importanti della Liga.

Photo credit: Acb e Valencia Basket Facebook, Barça Basket X, acb.com

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