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Barça alle prese con una stagione 2023/24 che segue un'estate complicata nella quale si è però allestito un roster di tutto rispetto.

Il Barça che affronta la stagione 2023/24 ha vissuto una certa rivoluzione estiva, dalla separazione con Coach Jasikevicius a quella, burrascosa, con Nikola Mirotic. Sono però arrivati giocatori di alto livello e la competitività si ritiene garantita.

La scelta di affidare la panchina ad un esordiente assoluto come Roger Grimau, sebbene grande giocatore del passato abbastanza recente del club, ha un profilo di rischio molto alto viste le esperienze degli esordienti in panchina livello di Eurolega. Se vi aggiungiamo che si tratta di Coach proveniente dalla giovanili dello stesso Barça e con sole stagioni alla guida di una squadra della quarta lega spagnola, è chiaro che quel profilo di rischio si amplia.

Sono 4 i nuovi arrivi e tutti molto interessanti: dallo scippo di Willy Hernangomez all'alma mater Real a Dario Brizuela e Joel Parra, strappati a suon di notevoli "buyout" a Malaga e Penya, per chiudere con la grande scommessa su Jabari Parker, uno che viene da lunga inattività ma che se dovesse essere solo al 75% del proprio valore potrebbe fare molto molto bene da queste parti.

Le uscite, oltre a Coach Jasi ed a Mirotic, sono state comunque eccellenti: Kuric, Sanli, Tobey, Martinez e Higgins. Non si può chiamare rivoluzione, ma cambiamento notevole sì.

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pag 2 - IL ROSTER

pag 3 - LA FORZA

pag 4 - LE DEBOLEZZE

pag 5 - LE AMBIZIONI

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IL ROSTER

La squadra

G - Satoransky, Laprovittola, Brizuela, Jokubaitis, Abrines

F - Paulì, Parra, Kalinic, Da Silva

PF/C - J.Parker, Nnaji, Vesely, Willy Hernangomez

Coach - Roger Grimau

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LA FORZA

Il backcourt resta completo, il reparto ali è interessantissimo, a livello di centri ci siamo col trio Vesely-Willy-Nnaji.

In sostanza la forza dei blaugrana deriva proprio dalla completezza del roster. E' chiaro che sia necessario un rendimento di rilievo da parte di tutti, poichè se vogliamo, a parte Willy, manca la stella assoluta e manca soprattutto il giocatore che a giochi rotti o nel momento difficile si carica sulle spalle la squadra.

La percentuale da tre resta un punto di forza su cui giocarsi tante sfide, come già avvenuto nel recente passato.

L'addio a Mirotic può essere interpretato in due maniere: perdita di un big oppure maggior condivisione di responsabilità necessaria per tutti.

L'arrivo di spagnoli ottimi come Brizuela, Parra e lo stesso Hernangomez è un chiaro sguardo al futuro, oltre che al presente.

La presenza di Kalinic è al solito sottovalutata. Si tratta del giocatore più completo nel ruolo di ala per doppia dimensione e rendimento difensivo: anche quest'anno sarà così, anche quest'anno partirà a fari spenti.

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LE DEBOLEZZE

La personalità nei momenti chiave è quanto ha fatto maggiormente difetto a questa squadra.

E' successo spessissimo anche quando c'era Mirotic, il rischio è che ora la cosa peggiori ulteriormente, anche perchè il nome nuovo dal peso specifico maggiore, e ci risiamo con Willy, è uno a cui la palla deve arrivare.

I tanti passaggi a vuoto, anche in gare che parevano dominate, hanno causato la mancanza di alcuni trofei pesanti, su tutti proprio l'Eurolega, dove si è arrivati per tre anni alle F4 senza vincerle.

Jabari Parker ad oggi è un grosso punto interrogativo e sebbene paia in discreta forma fisica, l'inserimento reale procede a rilento.

In sostanza ci pare di poter dire che se uno tra Sato e Lapro nel reparto guardie e Hernangomez in quello dei lunghi non eccelleranno, i sogni di gloria europea resteranno nel cassetto per un'altra stagione.

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LE AMBIZIONI

Playoff da centrare direttamente, quindi almeno 20W, in alternativa la scorciatoia Play-In che però non può essere considerata obiettivo di eccellenza oggi.

Di molto ambizioso c'è il tentativo di Coach Grimau di correre tanto, di cercare transizioni rapide che portino al maggior numero possibile di tiri facili: in Eurolega è sempre stato un progetto complicato ma può rappresentare una svolta in un contesto che troppo spesso si è sciolto nelle dure contese delle gare che pesavano di più.

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