Euroleague Weekly, il nostro contenitore in 10 flash dopo una settimana già di importanza capitale che ha aperto il ritorno di Eurolega.

  • Olympiacos che esce da due gare durissime con un 2/0 pesante ma che continua a lasciare dubbi sulla qualità del gioco. Che però almeno a sprazzi ricorda quella delle due stagioni scorse. Ora serve vincere lontano dal Pireo perchè saranno 9 le trasferte in 15 gare restanti.
  • Situazione di calendario esattamente uguale per il Maccabi, che 11/8 con 7/4 interno e 4/4 esterno. Detto che il fattore campo non esiste per le note vicende, nulla ci toglie dalla testa che questa squadra, se avesse giocato alla Menora Mivtachim , sarebbe lassù con Virtus e Real. Lo scorso anno, in tutta la stagione regolare, a Tel Aviv passarono solo Zvezda e Barça. Nei PO fu il Monaco a vincere gara 3.
  • Il Real perde il "clàsico" e poi vince quella che resterà probabilmente "la gara del secolo". La netta impressione è che resti ampiamente superiore. Al Palau ha giochicchiato per i primi due quarti ed avrebbe potuto essere sopra in abbondante doppia cifra. Eccolo il rischio, quello di specchiarsi un po'. Qualche porta in faccia può solo far bene ad un mese da una Copa del Rey in cui il resto di Spagna attenderà i "blancos" coi fucili cestistici spianati. Intanto, altro capolavoro a Vitoria.
  • Virtus, il Bayern è un miracolo di volontà, applicazione consapevolezza, Berlino è dimostrazione di forza e di quanto serva questa squadra per eccellere. 14/5 è record che ora permette di gestire lo sforzo al meglio.
  • La classifica dice che per i Playoff diretti serviranno 19-20 vittorie, valutando le proiezioni attuali. E magari quella quota, con eventuali parità, garantirà anche il vantaggio del fattore campo (oggi la quarta ha lo stesso record della sesta). Poco sopra il 50% la quota Play-In, confermando così che le vittorie necessarie per accedere alla potseason dalla porta di servizio saranno 17 o 18. Molto dipenderà dai tentativi di rientrare del quartetto Bayern, Zvezda, Olimpia ed Efes: più saranno in corsa, più renderanno equilibrato il finale di stagione influenzando il record delle contendenti.
  • La Stella Rossa piazza due colpi superbi, passando alla Ulker Arena e poi asfaltando il Partizan nel derby. Ora, partendo da 8/11, si va in casa Asvel ed Olimpia a cercare di accorciare ulteriormente sulle candidate alla postseason. Poi Baskonia in casa, Alba fuori e la terna Valencia, Barcellona e Zalgiris prima della sosta di febbraio. Non ci stupirebbe trovare Coach Sfai 13/13 al via della volata finale da inizio marzo. E non sarebbe un bel cliente per qualunque rivale...
  • 5/1, Dorsey rinato, Calathes addirittura preservato e tutto sommato grande solidità perduta solo per un quarto contro la Stella Rossa. Il Fener di Jasi c'è e resta grandissima candidata per arrivare in fondo, come lo sarebbe stata con Itoudis. Dopo un periodo da 6 trasferte in 7 gare, ora siamo nel bel mezzo di 4 gare casalinghe consecutive. Settimana prossima arrivano Partizan e Bayern e successivamente, a cavallo di un ulteriore impegno casalingo con Bologna, ci saranno le due trasferte di Kaunas e Lione: spiarare il volo in questa fase non sarebbe per nulla impossibile.
  • Grimau respira e dice grazie ad un Vesely clamoroso nel "clàsico". Due giorni dopo altra sfida in salsa iberica con il Baskonia ed è sempre il ceco a guidare i blaugrana. Per quanto riguarda le parole di conferma del Coach di Navarro, beh, sinistramente suonano assi simili a quelle che hanno preceduto in diversi casi l'esonero...
  • Milano... Diciamoci la verità, non c'è un solo addetto ai lavori che abbia compreso la scelta effettuata nel TO al Pireo. Il Bayern ha rappresentato un ulteriore passo avanti dal punto di vista dell'organizzazione. Messina sta allenando bene da qualche settimana ed ha piena consapevolezza del fatto che prima di tutto si debba far giocare male gli altri. La qualità magari arriverà più avanti.
  • E' tornato Ergin, quello vero, quello sfacciatamente onesto: averne di personaggi così! Intanto però c'è da capire cosa succede realmente con Juancho...

STARTING 5

Shane Larkin (Efes), la furia di chi non ha nessuna voglia di arrendersi ad un momento drammatico, Dzanan Musa (Real), 40..., Mario Hezonja (Real), la grande, immensa bellezza del talento, Joel Bolomboy (Stella Rossa), alla Ulker Arena è immarcabile (24+6 con 8/9 dal campo ed 8/10 in lunetta), Jan Vesely (Barça), un "clásico" così lo giocano solo i grandissimi e lui lo è da anni. Poi batte pure il Baskonia.

MENZIONE D'ONORE

Daniel Hackett (Virtus), se si cerca il significato della parola "vincente" basta guardare verso di lui, Tyler Dorsey (Fenerbahçe), qualche settimana fa era NE a Bologna, ora ne mette 21 in 17' con due errori dal campo, Timothe Luwawu-Cabarrot (Asvel), 27 con un errore dal campo, prosegue una grande stagione (15,2 con 3,2 rimbalzi e 2,4 assist),Bonzie Colson (Maccabi), 27 da urlo al Monaco, Youssouopha Fall (Asvel), 22+12: cosa vuoi di più da un centro?

Never Ending Story a Madrid: Il Real batte l'Efes dopo 4 OT!
Primo tempo sontuoso e secondo tra riposo e gestione: la Virtus supera la trappola Alba