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Will Clyburn contro Kendrick Nunn
Will Clyburn contro Kendrick Nunn

‘Ingiocabile’. Il termine più adatto per descrivere il Panathinaikos di Ergin Ataman lo prendiamo dal dizionario delle più utilizzate espressioni gergali.

 I campioni d'Europa in carica segnano 111 punti ad una Virtus mai doma e portano a casa il bottino pieno, facendo terminare la striscia di due vittorie consecutive in casa felsinea. I verdi di Oaka si impongono grazie all'estro individuale dei propri maggiori talenti, ma non per questo non soffrono: a cinque minuti dalla sirena finale, infatti, le Vu nere riescono a portarsi a sei lunghezze di distanza dai padroni di casa, i quali, tuttavia, chiudono il match con le triple di Osman, Brown e Nunn.

Al termine dell'incontro, coach Dusko Ivanovic si complimenta con la formazione ellenica, ma ha anche qualcosa da rimproverare alla propria squadra: “Complimenti al Panathinaikos. Hanno giocato bene come in ogni altra partita. Bisogna essere attenti in difesa contro di loro, le guardie hanno grandi qualità soprattutto nelle situazioni di 1 contro 1, sono ottimi tiratori e se non giochi bene in difesa è difficile. Credo che stasera avremmo dovuto giocare con più intensità.” 

Il capo allenatore virtussino parla di intensità difensiva e lo fa al termine di una diatriba terminata 111-90, di conseguenza sottolinea un'evidente difficoltà da parte della sua Virtus nel limitare l'estro avversario nella metà campo offensiva; è bene specificare, però, come detto in precedenza, che la Segafredo è rimasta in gara fino alla metà dell'ultimo parziale, rispondendo colpo su colpo ai canestri del Panathinaikos e mostrando di avere talento in attacco. Coach Ivanovic non ha voluto spremere nessun interprete, distribuendo equamente i minutaggi (eccezion fatta per Hackett, reduce da una distorsione al ginocchio) e coinvolgendo ogni individualità a propria disposizione, compreso Tucker, visto in crescita nelle ultime uscite contro Villeurbanne e Scafati.

La Segafredo si presentava al match priva di due giocatori fondamentali nell'economia di squadra come Zizic e Shengelia: nel ruolo di ala grande, in accoppiamento con Hernangomez, Polonara ha sofferto, Akele, invece, ha confermato di poter essere prezioso, mentre all'interno del pitturato, sopratutto nella fase centrale di gara, il piace and roll tra Sloukas e Yurtseven ha messo in seria difficoltà la coppia Morgan-Diouf, con il lungo virtussino troppo esposto sullo ‘show’ difensivo e portato molto lontano da canestro. 

Le Vu nere si lanciano verso un mese ricco di impegni contro compagini di minor talento rispetto alle prime quattro della classe: l'obiettivo deve essere quello di fornire buone prestazioni e tentare di raddrizzare il cammino europeo.

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