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Malaga soffre sino al -12, Manresa ci prova ma alla fine si arrende alla fisicità andalusa. 1-0 e martedì prossimo si va al Nou Congost.

L'attacco clamoroso dei vincitori di stagione regolare contro la pallacanestro spumeggiante del maestro Pedro Martinez, uno che eliminò Malaga proprio sul pino manresano del TDK nel 1993/94.

Malaga contro Manresa non è un semplice prima contro ottava e presenta caratteristiche che possono renderla serie godibilissima.

Due ex come Kravish e Sima, due allenatori straordinari come Ibon Navarro ed appunto Pedro Martinez, due arene così diverse ma parimenti brulicanti di passione: c'è tutto tra il Martin Carpena ed il Nou Congost per veder del gran bel "baloncesto".

Con una netta favorita, perchè è la realtà di Malaga già campione di BCL, ma contro una rivale che non ha nulla da perdere e che quest'anno ha già vissuto la qualificazione alla Copa del Rey. E quanto ricordiamo le parole di Coach Martinez uscendo da quella competizione: «Playoffs? Non ne facciamo una malattia, ma di certo ci proviamo sino in fondo». Ed il Baskonia è servito...

91-77 casalingo e 77-88 esterno i verdetti dei due successi andalusi durante la stagione regolare.

Al Carpena si scende in campo con un'assenza importantissima tra i padroni di casa: il ginocchio di Kendrick Perry registra la presenza di liquido, oggi è impossibile unirsi ai suoi. Assenza che potrebbe pesare ancor di più se si pensa che la serie è al meglio delle 3, quindi con ogni gara praticamente senza domani. Curiosità? Per la prima volta in carriera il montenegrino della Florida ha completato la seconda stagione consecutiva nella stessa squadra.

LA GARA

Parte forte Malaga, un 8-2 filio del classico "early offense" che è marchio di fabbrica da queste parti.

Manresa non perde il filo e reagisce ma è ancora sotto 18-13 quando innesca le marce alte e piazza un clamoroso 0-17 che dice 18-30. Il tutto a cavallo della sirena del primo quarto. Parziali? Ecco quello andaluso, 10-0 ed operazione aggancio quasi fatta.

Quando ti aspetti che la squadra di Navarro prenda il comando delle operazioni, ecco che gli ospiti mantengono il controllo ed arrivano al riposo lungo avanti di 6 sul 34-40.

Devin Robinson guida l'assalto ospite mentre è stato Will Thomas a suonare la sveglia locale dopo il parziale subito.

«Rimbalzi (18-25) e campo aperto ci sono costati 21 punti» tuona Ibon Navarro, mentre per Pedro Martinez «Dobbiamo solo continuare così».

Terzo quarto a ritmi folli con un professore che spiega basket, Pierre Oriola. Manresa non si ferma, usando le armi proprie di Malaga, ovvero attaccare nei primissimi secondi senza passare un solo tiro. E' ancora +7 ospite ad 1'48" dal termine del periodo.

Due liberi mancati da Travante Williams ed un possesso gettato al vento sono un brutto segnale in una gran bella serata manresana sinora: potrebbero pesare, è l'impressione. Dopo 30' lo score dice 52-56. Che bello vedere il giovane Moussa Sagnia.

8-0 firmato Kalinoski, Diaz ed ancora Kalinoski: è manicomio al Carpena sul 60-56 all'interno di un parziale da 20-3.

La marea verde non si ferma più al ritmo di Alberto Diaz, un capitano vero che appare improvvisamente quando serve di più: 69-59 e Manresa soffre fisicamente sotto gli occhi di Chima Moneke, arrivato sino a qua per seguire i suoi ex. Roba che solo Chima...

Le pile catalane sono scariche, l'impatto fisico andaluso è dominante, l'1-0 è ormai questione solo di tempo. Il finale è 87-79.

«Abbiamo sofferto troppo quando hanno alzato il livello fisico della loro difesa» analizza lucidamente Pedro Martinez.

«Sono i Playoff, siamo 1-0 ma dopo aver commesso molto errori» è chiarissimo Ibon Navarro.

LE CHIAVI

Il 18-25 a rimbalzo dei primi 20' diventa equilibrio nel resto della gara : fondamentale.

Malaga non segna mai da tre fino al 25' dopodiché la retina si scuote spesso e la gara cambia. Diaz e Carter silenti per più di metà gara sono poi i fattori fondamentali insieme a Yankuba Sima.

Globalmente, quando Malaga impone fisicità manda in tilt il ritmo manresano ed allora emergono tutte le differenze che in realtà ci sono.

MVP

Condiviso...

Thomas perchè non permette di scappare a Manresa nel momento più duro, Capitan Diaz perchè le sue due triple spaccano la gara, Yankuba Sima perchè mette le mani su plance e ferro.

Come sempre è complicatissimo trovare un vero MVP a Malaga, poiché questa è veramente una squadra in cui funziona il concetto di democrazia, difficilmente efficace in un gioco di gerarchie.

Gara 2 è in programma martedì 21 al Nou Congost. Atipica attesa di ben 5 giorni tra due episodi di una serie, ma il calendario andava modulato anche sulle Final 4 di Eurolega e la scelta di ACB è stata di non lasciare alcun giorno senza basket la a"aficion" iberica. Ecco, questo 5 giorni saranno particolarmente lunghi per Manresa, spalle al muro ma tutto sommato col sorriso sulle labbra per la stagione giocata.

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