L'Olimpia non regge l'urto Efes. Milano sprofonda ad Istanbul
Un'Olimpia ai minimi termini non riesce ad opporre resistenza fisica e viene travolta all'ex Abdi Ipekci Arena. -44 e peggior sconfitta di sempre in Europa. L'Efes interrompe la striscia di 5 sconfitte.
Nel round 23 di Euroleague un'Olimpia acciaccatissima oppone una resistenza minima contro un Efes, ancora work in progress, ma che approfitta del roster che va completandosi. Ad Istanbul il finale è 110-66.
Milano arriva in Turchia con una situazione complicata per non dire emergenziale. Bolmaro e Leday sono arrualabili e in quintetto, ma sicuramente non al 100%. L'Efes rinuncia al solo Willis. Il talento e la lunghezza dalla panchina sono quasi al completo e sembra l'occasione perfetta per centrare la prima vittoria con coach Banchi al timone in Euroleague ed interrompere la striscia di 5 sconfitte.
La cronaca della partita
Il primo quarto conferma i sinistri presagi. La difesa subisce la fisicità dei turchi ma è soprattutto l'attacco a faticare. Mirotic non si regala a nessuno, ma i pick and roll molto passivi e la totale assenza di ritmo portano a percentuali pessime dall'arco che non aprono la scatola dei blu di Istanbul.
In area è impossibile, non solo segnare ma anche tirare (5 stoppate nei primi 10') e l'1/10 da 2 è emblematico ma non una novità per i turchi, miglior squadra nel fondamentale. Aggiungendosi le palle perse (4 nel solo primo quarto) la situazione si fa impraticabile. L'Efes prende ritmo anche dalla transizione, aumenta la fiducia e il divario aumenta numericamente.
Milano oppone poca resistenza, l'Efes aggiunge anche accenni di pressing di partiziana memoria e all'alba del secondo periodo, il caldissimo Beaubois firma il +21 (37-16). Coach Messina fa quel che si può fare in queste situazioni, attinge a piene mani dalla panchina senza trovare una provvidenziale quanto insperata scossa.
L'Efes non si fa impietosire. Il pick and roll con Oturu è un rebus irrisolvibile e aggiunto a tanti buoni tiri dall'arco (e alcuni anche meno, vedi Osmani) con il 9/13 da 3, permette ai ragazzi di Banchi di prendere il largo toccando il massimo vantaggio sul +26. Verrà purtroppo ampiamente ritoccato.
Le scarpette rosse concedono anche il buzzer beater al ferro sulla sirena dell'intervallo. La partita è già compromessa e con poche chance per ribaltarla. Troppa passività sui due lati, tante palle perse (6) tanti attacchi conclusi al 24''. Nonostante tutti gli alibi del caso, una brutta Olimpia.
Una reazione impossibile
Che fosse missione impossibile o quasi era messo in conto. Che la reazione fosse impossibile magari coach Messina non se lo auspicava. La ripresa parte con due schiacciate dei padroni di casa e arriva il -30 (65-35) ma l'attenzione si sposta sull'infortunio di Larkin che a rimbalzo con Gillespie ha un'estensione innaturale del gomito. Già all'andata fu infortunio per la stella ex Celtics, che per fortuna torna in panchina dopo pochi minuti con il ghiaccio ad avvolgerlo. Finisce qui la sua partita. Di certo una pessima notizia in una serata tranquilla.
Milano semplicemente non riesce a ribattere e di contro l'Efes non accenna a rallentare. L'Olimpia viene doppiata a 42 (84-42). La partita si trascina, minuti per tutti (escluso Bortolani) ma di certo non minuti facili per cogliere occasioni visto il passivo pesantissimo. Ogni ruolo è pressochè un mismatch e non si riesce a trovare una chiave tecnica che possa tener vivo il secondo tempo.
Era prevedibile. Una difficile trasferta, visto il netto divario fisico e le assenze ma di certo risulta difficile commentare una partita così a senso unico, in cui è sembrata anche venir meno la coesione chiesta dal coach milanese alla vigilia. La peggior sconfitta stagionale in Europa coincide anche con il record negativo della storia nelle coppe. Per quest'anno supera la comunque ben diversa, caduta ad Oaka contro il Pana, prossimo avversario di questa Olimpia. Un'altra notizia non certo positiva.
Milano dovrà lavorare soprattutto off the court cercando di recuperare al più presto risorse da mettere in campo, probabilmente non guardando esclusivamente all'infermeria.
Il punto sull'Efes
Serviva una vittoria ed è arrivata. Pronostico chiuso ma un dominio così con tanti protagonisti (7 in doppia cifra) a fermare a quota 5 le L in Euroleague è un buon viatico per la rincorsa playoffs.
Non può esser questo il banco di prova per testare i turchi ovviamente. Troppo più forti, più lunghi e grossi degli avversari. La serata di grazia certificata dalle percentuali, non tanto in area dove il divario era impareggiabile quanto dall'arco (63% per una squadra che tira col 36) e 26 assist.
Alla fine la copertina la prende Rodrigue Beaubois, 18 punti, 11 nel primo tempo e una di quelle serate in cui è particolarmente ispirato.
photocredit: beIN SPORTS Türkiye X