Il Barça continua a sprofondare: a Zaragoza ne subisce 108
Prosegue il pessimo momento del Barça, in crisi di identità e risultati: Zaragoza gli infligge un'altra sonora sconfitta, a quota 108.
Zaragoza-Barça: il racconto della partita
Si parte a ritmi altissimi che provocano immediatamente palle perse e attacchi frenetici. Poi la difesa blaugrana sale di tono, l'attacco casalingo soffre l'assenza del suo leader Bojan Dubljevic e il Barça si issa così sul 8-18, dopo alcuni minuti qualitativi. Prima di fine quarto c'è il controparziale aragonese di 8-0.
Il parziale di Zaragoza diventa di 15-3: l'Olimpia Milano ne sa qualcosa dei blackout dei catalani…
I ritmi forsennati permettono agli attacchi di essere efficaci e cogliere le difese impreparate. Il Barça ritrova la retta via e prova a condurre un altro parziale soprattutto con l'energia delle giocate di Anderson e la precisione al tiro di Brizuela. All'intervallo è 41-47, a causa delle solite sbavature.
I catalani sembrano avere il controllo, ma scherzano col fuoco, regalando canestri facili, e non se lo fa ripetere due volte uno scatenato Bell-Haynes che si insinua come un folletto nella retroguardia di Penarroya.
Ormai è partita di parziali. Nel terzo quarto è 16-6 interno e Zaragoza che torna in vantaggio dopo il primo quarto. Intanto coach Porfi Fisac contesta alcuni fischi dubbi della terna arbitrale, s'innervosisce e riceve due tecnici a stretto giro; la sua Zaragoza però è in fiducia e continua a volare, sulle ali di un Bell-Haynes scatenato. Terzo quarto e 22-7 di parziale: è ancora incubo catalano…
Il Barça va anche sotto di 12 in rottura prolungata; l'unico barlume di resistenza è Alex Abrines.
La partita diventa una baraonda, ma i padroni di casa sono in fiducia totale, mentre gli ospiti sono ripiombati in quel buco nero ormai spesso frequentato e visto chiaramente al Palau pochi giorni fa. Il caos elevatissimo, le palle vaganti e la lotta furibonda in ogni possesso non aiutano certo per chiarire le idee e invertire la tendenza.
La squadra di Penarroya non trova soluzioni e non riesce a reagire. Subisce l'ondata di Zaragoza, arringata dal Principe Felipe, che arriva a 108 punti e si prende una vittoria roboante.
Barça, prosegue il pessimo momento
Ora è crisi vera per il Barcellona. Dopo il brutto KO subito contro l'Olimpia Milano, maturato a causa di quel tremendo parziale di 5-30 subito nel terzo quarto, ci si attendeva una reazione dagli uomini di Penarroya anche perché in Liga i catalani non trovano continuità da tempo, non riuscendo a infilare due vittorie consecutive dalle prime tre giornate.
Il copione al Principe Felipe è esattamente lo stesso. Con i blaugrana che partono meglio e sembrano poter gestire la partita, poi qualcosa cambia: alla prima reazione avversaria i catalani puntualmente si lasciano travolgere e non riescono a reagire a loro volta.
Quello che è più grave è la condizione psicologica del gruppo: sfilacciato, poco coeso, incapace di compattarsi nel momento di difficoltà. E, in quei momenti in cui le cose vanno male e sarebbe necessario ripartire dalla difesa, il Barça svanisce proprio nella propria metacampo. Nel secondo tempo subisce la bellezza di 67 punti che diventano 108 globalmente.
La mancanza di un play che crei vantaggi (il solo Nunez non può bastare) è lampante: le assenze combinate di Laprovittola e Neto, in questo senso, sono letali. Ma anche l'infortunio di Metu, ottimo equilibratore, è stata una tegola piuttosto dirompente.
Nuvoloni su Penarroya? Non ce ne stupiremmo. I record in Liga (6-5) ed Eurolega (8-7) iniziano a essere problematici. Ma ancora più problematiche sono le difficoltà della squadra e l'incapacità di trovare soluzioni.
L'MVP di Zaragoza-Barça: Trae Bell-Haynes
Straordinario ed esplosivo, un killer. Perfetto interprete del sistema divertente e intrattenente creato da Porfi Fisac. Zaragoza corre, tira rapidamente, muove bene la palla e trascina gli avversari in un vortice di giocate in cui è permesso di sbagliare e di perdere qualche pallone in più pur di mantenere il frullatore azionato.
Bell-Haynes, già illuminante la scorsa stagione, sta facendo ancora meglio, dimostrandosi uno dei talenti più interessanti di Liga. Con il Barça non sbaglia mai, sfianca le reni alla difesa ospite e puntualmente ricaccia i blaugrana indietro con le sue accelerazioni.
35 punti con 5/10 da due, 5/5 da tre e 10/12 dalla lunetta con 37 di valutazione.