Cuore verde ma non basta: vince il Maccabi!
Round 17 anche per Zalgiris Kaunas e Maccabi Tel Aviv, con i primi che arrivano da cinque sconfitte di fila mentre il Maccabi vuole rimanere agganciato al gruppone play-off/play-in. Confermato l’injury-report pre-partita, con Wade Baldwin che non c’e’ nei 12, rientra Di Bartolomeo.
La partita
Inizio forte dello Zalgiris e di Sumner soprattutto, tre triple insieme a quella di Ulanovas per il primo break della partita, 14-8. Punteggio che di fatto si blocca per i verdi, con ingenuita’ da un parte e dall’altra e qualche fischio dubbio a spezzettare molto il gioco – si rivede Manek, by the way. Il coach israeliano prova a dare spazio anche alle seconde/terze linee in questo primo quarto (Menco e Di Bartolomeo su tutti). Non un primo quarto indimenticabile, 18-16 al suo termine.
Secondo quarto che si apre con un caldissimo Sumner (a confermare parte del suo cognome). Impressionante la differenza a rimbalzo fino a qui, con 17 carambole gia’ a questo punto (a 9), con ben 6 rimbalzi offensivi. Che non vengono pero’ tramutati in punti, ma solo dal grigiore di cui sopra.
Primo vantaggio Maccabi a meta’ secondo quarto, con l’highlight della partita fino a qui, la bimane di Nebo.
Semplicemente doppiati i verdi di Kaunas a livello di valutazione, 34-17 Maccabi che nonostante i tanti possessi in piu’ hanno percentuali horror da tre e tante palle perse (male Lorenzo qui). Nebo e Bonzie a fare da padroni sotto canestro, anche a livello realizzativo. 33-32 Zalgiris in qualche modo, a fine secondo quarto.
Secondo tempo
Equilibrio che continua nella terzo quarto, Nebo emerge dalla mediocrita’ generale del Maccabi di questa sera attaccando il canestro e venendo cercato dai compagni. L’attacco dello Zalgiris fatica enormemente, con Dimsa a dover attaccare l’uomo negli ultimi secondi per il tiro della speranza. Non proprio Bodiroga.. I verdi che hanno il merito di non mollare, rimanere li e combattere – Birutis solido a rimbalzo, Giedratis simbolo della tigna verde.
Run gialloblu, che si scrollano in parte i lituani, 13-0 di parziale con la tripla finalmente di Menco.
18 canestri dal campo in trenta minuti: e’ veramente difficile vincere le partite cosi. 61-49 Maccabi.
Ultimo quarto con Smits, che prova a svegliarsi dal letargo lituano con due canestri di fila, a ricucire. Lo Zalgiris non riesce mai ad andare oltre al -7, -6 ricacciato indietro dalle triple di Blatt e Sorkin - molto bene entrambi, soprattutto il secondo (finalmente, ripeto l'avverbio). Birutis si dimostra in formissima in questo periodo, aiutando i suoi con una stoppata e una bella schiacciata a rimbalzo offensivo.
Il Maccabi ha il merito di non scomporsi piu’ di tanto, due palle perse Zalgiris aiutano, provano ad affidarsi al tiro da tre nel finale, ma non basta: vince il Maccabi 70-78.
Maccabi minimo sindacale
Maccabi da minimo sindacale questa sera, poche punte di valore: certamente Nebo, ex di serata, che tocca il record di punti (22) in Eurolega, bene Sorkin, anche in difesa, a chiudere il ferro ai piccoli lituani. Qualche lampo di Lorenzo ma nulla piu’: puo' bastare cosi, quinta vittoria nelle ultime sette, in attesa del Monaco di Mike James tra pochi giorni (e magari anche Wade Baldwin, ancora assente stasera).
Cuore verde ma non basta
Il cuore non basta allo Zalgiris, difficile da criticare per quanto mette in campo ma con gravi carenze a livello di roster: solo 10 assist su 26 canestri dal campo, un semplice playmaker che faccia girare la squadra servirebbe come il pane, un Blatt per fare un esempio. Maksvytis dimostra ancora una volta di poter ricavare il massimo dai suoi, forse gli si puo’ rinfacciare il non utilizzo di Sumner, nel finale - troppo pochi i 16 minuti alla luce dei primi due quarti dell'ex Charlotte? Smits non e’ quello delle ultime uscite e avrebbe potuto aiutare molto stasera. Ultime sei partite perse con uno scarto inferiore ai 5 punti di media: lo Zalgiris arriva fino al crunch-time e poi fa una fatica terribile a trovare giocate risolutive, non puo’ essere Keenan Evans (molto stanco nel finale) a poter sempre togliere le castagne dal fuoco. In arrivo l'Alba Berlino, partita da vincere per dare senso a questa Eurolega, ad oggi lontana dai fasti dello scorso anno.