Reyer 2.0, la rivoluzione continua: ecco Mokoka
Una continua rivoluzione: la Reyer prosegue nella sua campagna di aggiustamento in una stagione fino a questo momento certamente non esaltante ed - anzi - modesta, soprattutto in campionato, dove la classifica ad oggi parla di un nono posto che significherebbe playoff non raggiunti.
La squadra oro-granata si sta rialzando nelle ultime settimane in LBA con due successi consecutivi contro Verona e Reggio, ma è attesa da un calendario complicato da domenica sino a fine stagione, pieno di scontri cruciali per agguantare i playoff. Per il rush finale coach Spahija ha chiesto ed ottenuto l'inserimento di un esterno fisico, atletico e forte come Mokoka.
Porte girevoli in casa Reyer
Una rivoluzione che continua, con porte girevoli nel reparto esterni a ridare un nuovo assetto ad una squadra che ha vissuto di grandi cambiamenti nel corso della stagione. I primi cambiamenti riguardano nel mese di gennaio l'addio di Sima e Freeman, volati rispettivamente a Malaga ed al Besiktas, che fanno da apripista a quello che sarà poi il fine del rapporto con Walter De Raffaele, il coach degli scudetti e dei trofei più importanti della storia recente.
La Reyer ha affidato poi la panchina a Spahija ed ha aggiunto Ray nel reparto guardie, un esterno che però non sta certamente lasciando il segno ed ha già firmato in Nuova Zelanda: per l'ex Patrasso però c'è la possibilità che possa terminare la stagione in Laguna in quanto il campionato neozelandese deve ancora iniziare.
L'arrivo di Mokoka porta sicuramente fisicità e grande atletismo ad un reparto leggero ed in grave difficoltà difensivamente parlando, visto e considerato che Spissu, Granger e Ray non stanno dando il giusto impatto nella propria metà campo, venendo battuti con buona costanza negli 1vs1. L'ex Chicago, guardia di 196 cm, cercherà di dare maggior solidità ed impatto per garantire equilibrio a coach Spahija.
Una presa che varrà soltanto per il campionato, in quanto i tesseramenti per l'Eurocup sono chiusi dagli inizi del mese di marzo: da capire quanto potrà impattare in un lasso di tempo così ridotto il francese visto a Nanterre, ma è evidente che la dirigenza ed il tecnico croato vogliano fare di tutto per agguantare la post season. Il mancato raggiungimento dei playoff in LBA ed un cammino in Eurocup che si preannuncia complicatissimo nell'eliminazione diretta farebbero passare quella che doveva essere una stagione storica visti i 150 anni come una delle più negative degli ultimi anni.
Secondo quanto riportato dal Gazzettino nei giorni scorsi, Neven Spahija avrebbe richiesto - inoltre - un centro sul mercato, per cambiare ulteriormente l'assetto di una squadra che da luglio ad oggi ha cambiato pelle molte volte, non trovando mai continuità di roster e di prestazioni sul campo, passando da prove estremamente positive come quelle con Brescia ed Ulm al Taliercio a prestazioni di difficile lettura come quella opaca a dir poco di Brindisi in LBA.
Un cambiamento che testimonia ancora le difficoltà di una Reyer che fatica a trovare abbrivio ed impatto nella stagione corrente, ma che può sempre riservare qualcosa di positivo. La certezza è che coach Spahija sta provando a dare le sue indicazioni alla dirigenza e la proprietà sta cercando di accontentarne le richieste: fino a prova contraria la squadra oro-granata è ancora pienamente in corsa su tutti i fronti (LBA ed Eurocup) e non è ancora detto/scritto che il finale debba rispecchiare l'andamento di una stagione complessa ed opaca.
Sette partite in LBA per raggiungere il treno playoff, con un Adam Mokoka in più ed un coach Spahija che non vorrà lasciare assolutamente nulla di intentato, consapevole che i mesi da qui a venire diranno se l'esperto croato sarà ancora alla guida della Reyer nella stagione prossima, ma per questo ultimo punto ogni discorso sarà rimandato a fine stagione.