Copa del Rey 2025 | Le parole di Mario Hezonja e Bruno Fernando prima della sfida a Manresa
Sono il croato e l'angolano i protagonisti #blancos in zona mista nella mattinata che precede il quarto di finale contro Manresa.

Sono Mario Hezonja e Bruno Fernando i due giocatori del Real che incontrano la stampa nella zona mista della Gran Canaria Arena.
Oggi pomeriggio, 1730 locali, 1830 orario italiano (qui lo chiamano peninsular), il terzo quarto di finale di Copa del Rey tra i madridisti ed il Manresa, vera sorpresa in positivo della stagione.
Le parole di Bruno Fernando in zona mista

Si parte dall'angolano che scherzando, ma non troppo, si elogia per «aver imparato lo spagnolo in due settimane».
Ed allora domande in spagnolo siano…
«Abbiamo lavorato sull'importanza di questa partita, sappiamo cosa rappresenta e le difficoltà che comporta. Siamo pronti per provare a vincere un titolo».
Gli domandiamo dell'importanza del ritmo di gioco, con Manresa che ama i mille possessi ma un Real che non disdegna certamente correre.
«Sì, lo sappiamo ed è una delle cose su cui abbiamo focalizzato maggiormente la nostra attenzione, ritenendola fondamentale».
«Ve l'avevo detto che ho imparato lo spagnolo in due settimane…» e ci lascia ridendo.
Le parole di Mario Hezonja in zona mista

Mario Hezonja saluta tutti da vero maestro di cerimonia e prende la parola con una certa decisione.
«Siamo pronti a lottare per il primo tirolo del 2025». Titoli e Madrid: a volte, in realtà spessissimo, sembra un binomio inscindibile: per il mondo intero le #merengues possono solo vincere.
«Manresa gioca una pallacanestro che per gli amanti del gioco è una benedizione».
«Sono stato malissimo ad inizio stagione con quel virus che mi ha escluso dalla Supercopa. E' durato molto e per settimane ero senza forze. Il grande aiuto dello staff medico mi ha riportato in forma ed oggi sto bene».
Gli chiediamo della statistica che vede il Real utilizzare molto il tiro da tre e Manresa essere la migliore nella concessione percentuale in quel settore del gioco, al 28,6%.
«Sono cose importanti, che sappiamo, ma ti dico che in queste gare serve lottare su ogni pallone ed in qualunque parte del campo. Le statistiche vengono dopo quando è gara secca».