Fenerbahçe-Paris, che serie sarà? La battaglia per il controllo del ritmo
E' tempo di playoff di Eurolega. Si parte con Fenerbahçe-Paris: noi vi offriamo una presentazione approfondita di una serie elettrizzante.

Chi a inizio anno pensava che una serie playoffs potesse vedere affrontarsi il Fenerbahçe e Paris Basketball. Nessuno, assolutamente nessuno.
I gialloblu, costruiti per vincere, hanno avuto tante peripezie, hanno avuto numerosi cambiamenti a roster, ma hanno sempre trovato il modo di stare ai vertici della classifica e di presentarsi al meglio per il momento caldo della stagione.
Parigi, dal proprio canto, ha incantato l'Europa: quella che doveva essere vittima sacrificale, è stata l'incubo di tutte le altre. Prima capolista, poi la flessione, poi di nuovo il ritorno ad altissimi livelli. E' già un trionfo così: totale e assoluto - partivano con il penultimo budget della competizione. Ma nella capitale francese non vogliono fermarsi: sanno sognare e sanno essere spregiudicati; a Madrid possono confermare.
Sarà uno spettacolo: la prosecuzione del sogno parigino contro chi non vuole mancare per nulla al mondo il galà di Abu Dhabi.
I precedenti di Fenerbahçe-Paris
Due precedenti molto ravvicinati tra loro, entrambi nel mese di marzo. Come è possibile? Perché la gara del round 17, l'ultima del girone d'andata, da giocarsi in dicembre, era stata rinviata a causa del focolaio virale in casa parigina.
E allora il caso ha voluto che queste due squadre non si siano incontrate fino al mese di marzo.
Ha vinto in entrambi i casi il Fenerbahçe, ma in due partite molto diverse. Nella prima del 3 marzo nella capitale francese, Parigi era partita forte nel primo quarto, poi i turchi sono saliti di tono e hanno preso in mano la partita. Nonostante gli uomini di Splitter non si fossero mai arresi e avessero tentato la rimonta, l'impressione è che i gialloblu avessero controllato quella sfida, conclusa sull' 83-87.
Shorts fece come sempre cose da MVP: 22+8. Hifi 15, Ward 14, ma mancò il supporting cast, nonostante il 43.5% dall'arco. Il Fener si fermò a 30.8% da tre, ma segnando più triple (12) grazie alla mole di tentativi. Fu una delle straordinarie gare di Marko Guduric, una di quelle da leader assoluto. La differenza fu tutta nell'abisso a rimbalzo: 50-29 per gli ospiti. Con questi numeri si vince sempre.
A Istanbul, il 25 marzo, le cose andarono diversamente. Parigi era risalita di condizione e nello stato di forma: era tornata a tutti gli effetti la squadra in grado di giocarsela con chiunque, e lo ha dimostrato poco dopo andando a vincere a Oaka e il play-in a Madrid.
I primi tre quarti di Istanbul furono un impressionante dominio tecnico e mentale. Poi, com'è inevitabile con una squadra di campioni come quella del Bosforo, arrivò la rimonta d'orgoglio dei padroni di casa, guidata ancora una volta da Guduric (25) e da Erick McCollum (18+5+2). Poi arrivò quello straordinario game-winner di Hayes Davis. Diciamolo: era una partita vinta da Parigi, e l'avrebbe meritata. Poi è arrivato un autentico miracolo a dare ancora ragione al Fener.
In quei 40 minuti, Parigi invertì la tendenza a rimbalzo e chiuse addirittura 36-28. Le percentuali furono simili per entrambe le squadre; la differenza fu nel numero di tentativi da tre punti: 35 a 23 per i padroni di casa. Perché, a differenza di quanto possa sembrare, Parigi adora andare a prendersi punti dentro l'arco, avendo un leader come TJ Shorts.
Due precedenti quindi tanto vicini nel tempo quanto diversi. Cosa aspettarsi quindi dalla serie?

Le chiavi delle serie
Il Fenerbahçe è talmente talentuoso, profondo e versatile che può giocare tutti i tipi di pallacanestro. Nel corso della stagione ha cambiato faccia in numerose occasioni: a volte per necessità, altre volte per scelta. I gialloblu possono giocare sia ad alti ritmi che a metacampo a un pace più contenuto.
Tuttavia, Nicolò Melli, intervistato recentemente ad Area 52, dopo aver sottolineato questa versatilità della sua squadra, ha dichiarato come, dovendo scegliere, il Fener dia il meglio e raggiunga i propri picchi performativi abbassando i ritmi, giocando a metacampo, attaccando e difendendo a difesa schierata. McCollum, Baldwin, Guduric, Hayes-Davis … sono tutti giocatori che sanno creare vantaggi senza la necessità della transizione. La differenza è che, giocando a ritmi più bassi, a difesa schierata, la retroguardia turca può essere impenetrabile vantando alcuni dei difensori migliori della competizione: Melli, Devon Hall, Pierre, Guduric, Colson e via dicendo.
Che Parigi voglia correre, accelerare le operazioni e portare gli avversari dentro un vortice di possessi e frenesia è cosa nota. Il Fener, quindi, proverà a evitare tutto ciò, ad abbassare i ritmi, a non concedere transizioni rapide e, in questo senso, proprio il controllo dei rimbalzi sarà fondamentale. Chi controlla i rimbalzi controlla anche il ritmo. Molto passerà da lì. Ai gialloblu interessa fare una partita di scacchi: lenta, ragionata, riflessiva. Parigi vuole giocare a flipper.
Un pronostico su Fenerbahçe-Paris
Il pronostico non può che essere favorevole al Fenerbahçe. Sono costruiti per arrivare fino in fondo e sono talmente tanto forti, numerosi e versatili che batterli per tre volte sembra un'utopia.
“Parigi in gara secca è un incubo; in una serie la loro specialità potrebbe essere meno pericolosa ed efficace". E' una frase che, più o meno, hanno detto gli analisti prima della post-season di Eurolega e in linea di massima non si può che essere d'accordo. Lo hanno dimostrato a Madrid.
Il fatto è che ogniqualvolta è stato detto qualcosa di razionale e sensato come in questo caso su Parigi, spesso quella stessa frase è esplosa e ha dovuto inchinarsi all'eccezionalità di Parigi, all'incredibile cavalcata che stanno proseguendo.
Sarà così anche questa volta? Anche le favole prima o poi sono destinate a finire e quindi ci sbilanciamo. 3-1 Fenerbahçe. Saremmo felicissimi di essere smentiti.
