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Una partita difficile nel 16° turno di Eurocup, risolta con un ultimo quarto devastante. La Reyer gioca 40' intensi, concentrati e soprattutto con una qualità offensiva davvero importante per imporsi con pieno merito sul campo del Bursaspor: un successo fondamentale per la volata finale della fase a gironi, considerando che i turchi erano potenzialmente squadra insidiosa per le prime 4 posizioni. Con i turchi gli oro-granata hanno il 2-0 negli scontri diretti complice il 78-65 dello scorso 6 dicembre.

A guidare al successo la squadra di Spahija in Turchia ci ha pensato un devastante Michael Bramos, capace di metterne 24 con 7 triple a bersaglio (sulle 10 tentate). I lagunari sempre sotto alla sirena dei primi 3 periodi hanno piazzato il break che uccide il match negli ultimi 5'. Al 30' il parziale diceva 64-63 in favore dei ragazzi di Alimpijevic: nell'ultimo spicchio ci pensa poi capitan Bramos a girare l'inerzia e trascinare i suoi verso un successo meritato e - poi - netto per dimensione, visto il 73-89 finale.

LA REYER PASSA IN TURCHIA, BURSASPOR KO

La partita

Partita a strappi. Parte bene il Bursaspor con le giocate del duo Needham-Auguste: la Reyer si affida ai polpastrelli di Watt e Willis per restare nel match, ma delle perse di troppo la condannano al -6. Un antisportivo di Bramos danno ulteriore fiducia ai turchi, che hanno in Bitim ora il primo realizzatore con 9 punti realizzati. Al 10' è 29-24 per i bianco-verdi, con lagunari che si affidano agli 11 combinati dei suoi due lunghi.

Parte bene la squadra di Spahija nel secondo periodo: Granger è ispirato ed in un amen si porta a quota 9, Tessitori impatta bene e porta avanti i suoi, ma è sempre un fattore devastante l'atletismo di Auguste. L'ex Lubiana continua a martellare e si porta a quota 12, mentre - come sempre - è un immarcabile Bitim con 6 punti filati a mettere i suoi avanti di 2 lunghezze all'intervallo lungo. Per la squadra italiana l'impatto di Granger e Parks è buono.

Nella terza frazione è sempre Onuralp Bitim per i bianco-verdi a guidare le operazioni: altri 6 del turco e 5 di Dudzinski danno inerzia, con Bramos e compagni a rimpiangere qualche palla persa di troppo (16) in quello che al 26' sembrava periodo di appannaggio lagunare grazie alle triple del capitano (12 punti all'ultima sirena) ed ai canestri di Tessitori e Parks.

Parte forte il Bursaspor con Bitim, ma sarà l'ultima grande fiammata: un parziale di 0-9 infilato tutto da un Bramos on fire rovescia l'inerzia in via definitiva, il greco è a 21 e la sua Reyer è a +6. 4 di Clemmons intervallati da Parks ed Auguste danno fiato ai turchi, che al 36' si trovano sotto di 4 lunghezze, ma sarà l'ultimo colpo di reni prima del tracollo: un'altra perla di Bramos porta il capitano a 24, Dudzinski fa -6, ma un altro 0-10 messo in cascina da Granger, Watt e Willis manda i titoli di coda con 100" di anticipo.

WATT AL TIRO: BUONA PROVA DEL #50 ORO-GRANATA

Bursaspor, sconfitta che pesa in Eurocup: Bitim-Auguste troppo soli

Troppo soli. Onuralp Bitim e Zach Auguste hanno combinato per 39 punti sui 73 di squadra, unici in doppia cifra con Needham (11, solo nel primo tempo) e Dudzinski (12). Una prova nel complesso in sufficiente quella del Bursaspor, che è crollato negli ultimi 10' sotto i colpi di Bramos e Granger: un 9-26 negli ultimi 10' che racconta quanto si sia scollato il team di Alimpijevic nella ripresa. 19% dall'arco per i turchi: dato devastante in negativo.

Molteplici i fattori che hanno portato i turchi a crollare nell'ultima frazione: rimbalzi, concentrazione carente e - soprattutto - una fase offensiva diventata statica e troppo prevedibile. Nel computo delle carambole la squadra di Spahija ha guidato per larga parte l'incontro, chiudendo con un 26-44 che la dice lunga sulla differenza di energia ed aggressività. I bianco-verdi hanno avuto 17 rimbalzi dal trio Auguste-Bitim-Dudzinski e pochissimo altro: non c'è spazio ad interpretazioni.

La concentrazione in fase difensiva è costata carissimo: troppi tiri aperti concessi ad un tiratore devastante come Bramos e soprattutto troppi canestri facili concessi nel corso della partita, tutte situazioni che hanno portato la Reyer a trovare fiducia. La squadra di Alimpijevic ha giocato un ultimo periodo di mediocre produzione offensiva, con le fonti del gioco escluse dal match sia mentalmente che tatticamente: Needham è stato caricato di falli e si è innervosito, Clemmons conferma il suo essere giocatore non da alti palcoscenici e Bitim è andato in grande difficoltà al tiro.

10/21 dal campo per il fuoriclasse turco, che ha anche 5 rimbalzi e 6 palle perse oltre ad un disastroso 1/7 dalla lunga. Auguste è stato più continuo, ma anche lui ha abbassato nettamente la propria produzione nella ripresa, venendo pure stoppato da un ottimo Brooks. L'assenza in termini mentali e statistici di Needham ha condizionato il "Bursa", troppo fragile dietro e compassato davanti: l'impressione è che non siano più la gran bella armata dell'anno scorso, complici dei giocatori che non stanno rendendo come i predecessori.

AUGUSTE VOLA SOPRA AL FERRO: SCENA VISTA SPESSO NEL PRIMO TEMPO

Bramos è Michelangelo, Granger è Giotto: la Reyer è meraviglia a Bursa

Una Reyer meraviglia. Soprattutto quella vista nell'ultimo quarto in casa di un Bursaspor che si giocava davvero tutto delle sue possibilità di arrivare tra le prime 3 o 4. Gli oro-granata a dire il vero non hanno demeritato nemmeno nei primi 30', giocando un buon basket e dando grande intensità, ma con la colpa di perdere troppi palloni, che hanno permesso ai turchi di restare incollati e riportarsi spesso in vantaggio.

Interpreti diversi per 40' in casa oro-granata: il primo quarto è dei lunghi con Watt e Willis a trovare buone soluzioni, il secondo ha dato spazio a Tessitori, Granger e Brooks, mentre gli ultimi 20' sono stati ancora dell'uruguagio e poi di un Bramos come Michelangelo. Il greco ha piazzato delle triple che sono vere e proprie sculture di meraviglia inenarrabile agli occhi dei tifosi lagunari, certamente felici di rivedere il capitano su numeri da grande campione.

Gli oro-granata giocano la partita sulle debolezze di un Bursaspor disastroso nella fase di contenimento: tanto, troppo spazio alle realizzazioni dall'arco di capitan Bramos, che chiude con 24 punti, 7/10 dall'arco ed un 5/6 nel secondo tempo dal 2/4 dei primi 20'. Alla fine un paio di triple pesanti le piazzano anche Willis e Granger, che hanno impattato ottimamente per intensità, aggressività, fisicità ed attenzione nelle due metà campo.

Soprattutto Jayson Granger è grandissimo protagonista: il play uruguagio gioca quella che forse ad oggi è la miglior partita in Eurocup con la maglia oro-granata, grazie ad una prova da 18 punti, 5/9 dal campo, 5 rimbalzi e soprattutto 8 assistenze con 29 di valutazione. Ci sono anche 5 palle perse, ma è anche da dire che era l'unico play a disposizione di Spahija viste le assenze di De Nicolao e Spissu.

Il giocatore ex Baskonia ha giocato 37' sui 40' totali di grande lucidità e soprattutto con una precisione chirurgica: dalle sue mani arriva buona parte della produzione offensiva lagunare dell'ultimo quarto, tra gli assist per Watt, Willis e soprattutto Bramos, oltre ai 7 punti che mettono l'ombrellino nel long drink. 8 assist, alcuni bellissimi che paragonano la sua guida alle mani dolci di Giotto: che sia arrivato finalmente il momento di prendersi la scena per il numero #11 reyerino?

Nel complesso, la squadra di Spahija tira con il 54% dal campo (56% da 2 e 50% dall'arco), serve 18 assist e perde 19 palloni, ma soprattutto riesce a comandare i rimbalzi, catturandone ben 44 sui 70 a disposizione, ossia il 63% del totale. Bravo l'allenatore croato a non scegliere di giocare su ritmi forsennati che favorirebbero il Bursaspor: la grande capacità sua e della squadra è interpretare al meglio i palloni pesanti, trovando giochi perfetti per le realizzazioni di capitan Bramos.

Per Mike Bramos è carrer high per triple realizzate (7): il precedente era riferito al 4 novembre 2020 (6) in casa dell'Unics Kazan. Con queste 7 triple si porta all'undicesimo posto di sempre in Eurocup per triple a segno: sono 161 in 83 partite, superando in un solo colpo Sergej Monia, Alex Mumbru e David Logan.

BRAMOS AL TIRO: PROVA DA 24 PUNTI E 70% DALL'ARCO PER IL CAPITANO

Foto credit: Eurocup e Reyer

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