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Per la Virtus gara 2 è "vivere o morire", non c'è altro risultato che la vittoria; l'Olimpia per mettere l'ipoteca sulla serie e tornare al Forum con tre match point a disposizione.

Banchi cambia la scelta iniziale: torna Jordan Mickey ed è la scelta migliore perché la Virtus ha bisogno di quintetti dinamici per aprire il campo contro i lunghi milanesi versatili e tiratori. Gara 1 ha detto che per Bologna intasare l'area è deleterio: se le vu nere vogliono ribaltare la serie devono giocare piccoli, con Shengelia e Mickey/Polonara a fianco.

Gara 2, infatti, dopo un inizio drammatico in cui la Virtus segna 12 punti in 12 minuti gira proprio con l'ingresso in campo di Mickey. La partita infatti inizia nel peggiore dei modi per i padroni di casa con Milano che fa la partita, pur senza mai brillare, e Bologna che non trova mai la via del canestro. Il 15-23 a metà secondo quarto, onestamente, sembra essere molto vicino al colpo del KO per gli ospiti che sono in controllo della gara.

Poi, appunto, cambia tutto: la Virtus trova fiducia, il pubblico la sospinge, il parziale dice 10-0 e la rimonta prende forma, tanto che il secondo quarto è chiuso sul 20-14 e la partita è completamente riaperta all'intervallo. Bologna ha un'attitudine diversa: capisce che serve lottare, fino all'ultimo centimetro come diceva Al Pacino in Ogni maledetta domenica. Il terzo quarto è una battaglia di canestri e contro-canestri in cui le vu nere compiono l'unico errore di permettere a Milano di correre troppo. Ma l'inerzia della gara sembra cambiata e il quarto decisivo lo conferma.

Bologna è più presente e trova tanti canestri che in altre occasioni non sono entrate, e il karma, si sa, poi è spietato: Milano che in gara 1 aveva segnato una valanga di triple forzate col talento dei suoi, in questo caso sbaglia tanti tiri da tre ben costruiti permettendo agli avversari di trovare un inedito +9. Banchi continua a cavalcare lo small ball e soprattutto un Polonara caldissimo che sente la partita, si prende tante responsabilità e carica tifosi e squadra con i suoi rimbalzi decisivi. E' la via della vittoria e la Segafredo Arena questa volta può gioire.

Le percentuali, le reazioni e gli assist di Milano

Due giorni fa la Virtus che fa la partita, sembra averla in controllo, Milano che resiste e poi fa la sua partita nel secondo tempo, resiste di nuovo e trova i canestri dei suoi fenomeni per vincere.

Oggi Milano che scappa, sembra controllare la serie, poi l'orgoglio bianconero che trova le energie giuste e l'intensità per raccogliere quei rimbalzi fondamentali che erano sfuggiti in gara 1 e per segnare quei canestri "sporchi" che erano mancati.

Milano fa 8/28 (28.6%) dall'arco e quindi cambia tutto rispetto a gara 1; Bologna vince se obbliga Milano a entrare in area e a tirare meno dall'arco. La Virtus non tira meglio, anzi fa anche peggio: 5/21, quindi circa il 23%. Questo a confermare il fatto che la gara 2 virtussina è una partita vinta di nervi, di voglia, di senso del sacrificio e con grande pazienza. Senza chissà quali percentuali o serata fortunata al tiro.

Ancora solo 8 assist per l'Olimpia, dopo i 7 di gara 1. La squadra di Messina non è certo un gruppo che fa della condivisione del pallone il fondamento dell'attacco. Ma per vincere così pochi assist serve il talento sconfinato dei giocatori, così com'è stato del resto 48 ore fa. Gli assist della Virtus sono 21. Per la squadra di Banchi è l'opposto: o si condivide il pallone o l'attacco inciampa come in nel primo quarto e mezzo.

I singoli e i protagonisti

Da una parte malissimo Voigtmann (praticamente nullo), Mirotic best scorer ma con ancora tanti errori e questa volta nessun miracolo firmato da Shavon Shields che si ferma a 5 punti.

Dall'altra parte uno Shengelia ancora antologico da 21 punti: impressionante per l'energia e la volontà che mette in campo. Come lui - in un periodo, peraltro ormai lungo mesi, in cui Hackett è fuorigiri - Pajola: onnipresente sul campo e vero motore virtussino: 4 punti, 7 rimbalzi e 10 assist, più tutto quello che non entra nelle statistiche. Poi l'impatto di Mickey, quello di Polonara e un Cordinier che in questa serie è protagonista.

La Virtus lotta e sopravvive. Ora si va al Forum dove sarà battaglia. Milano per chiudere i conti, Bologna per riportare la serie alla decisiva gara 5.

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