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Max Heidegger è il profilo scelto dal Baskonia per sostituire al momento Pierria Henry, protagonista di una vicenda dai contorni ancora poco chiari.

Con Gennaio ormai agli sgoccioli, probabilmente più di qualcuno dalle parti di Vitoria, in particolar modo dirigenti, staff tecnico, pubblico della Fernando Buesa Arena, non vede l’ora di voltare la prima pagina del calendario e accartocciarla nella pattumiera, nel tentativo di dimenticare un mese che ha dato forti scossoni in casa Baskonia.

Il cammino degli uomini di coach Penarroya nella massima competizione continentale ha subito un brusco rallentamento, con 4 sconfitte nelle prime 4 uscite del nuovo anno, con la striscia negativa che si è interrotta solo grazie al corroborante successo contro l’Efes di venerdì sera, fondamentale anche in ottica volata play-off, con Thompson e compagni che lasciano a 2W di distanza i turchi, contando anche su un preziosissimo 2-0 negli scontri diretti. 

NOTTE FOLLE ALLA BUESA: BASKONIA-EFES 114-111

Ma il vero e proprio macigno alle certezze che i baschi stavano costruendo grazie ad un’ottima prima metà di stagione è legato a questioni extra-parquet, con la sospensione di Pierria Henry, leader vocale dei baschi, uno dei punti fermi di coach Penarroya, indiscutibilmente il beniamino dei tifosi del Baskonia.

La questione non ha comunicati ufficiali che ci permettano di delinearne i contorni con precisione, quindi preferiamo limitarci al fatto che gli eventi abbiano indotto il club ed il giocatore, di comune accordo, a sospendere il contratto di lavoro che li legava, almeno fino a quando non si saprà di più sull’accaduto. Il ritorno di Pi sul parquet pare attualmente ipotesi da prendere in considerazione su orizzonti temporali molto lunghi.

Per provare a sostituire il suo carisma e la sua indomita vis pugnandi, dopo i sondaggi con TJ Shorts e Sylvain Francisco, il Baskonia ha deciso di rompere il salvadanaio (solitamente avviene il contrario in casa dei baschi) e versare un buyout al Mezerkefendi per accaparrarsi le prestazioni di Max Heidegger, combo USA ma con passaporto israeliano (incastro perfetto da questo punto di vista, in considerazione del fatto che Henry aveva passaporto Cotonou), protagonista di una grande stagione in Basketbol Super Ligi, con 19.5 punti e 6.3 assist di media ad incontro, che stava letteralmente esondando nell’ultimo mese, nel quale viaggiava a quasi 25 di media con un incandescente 47% nel tiro dai 3 punti. 

Si tratta di un profilo che intriga, che può già contare su un buon bagaglio d’esperienza in campionati europei di livello. L’approdo nel Vecchio Continente è avvenuto, dopo gli anni del college a Santa Barbara, per mano del Maccabi Tel Aviv, in cui ha trovato poco spazio andando poi in prestito al Bnei Herziliya e all’EWE Oldenburg nella scorsa stagione, dividendosi tra Easycredit Bundesliga e Fiba Champions League. 

Non aspettatevi però la solita storia da ghetto, con famiglie dissestate, in cui si fa la conta dei cents per arrivare a mettere un pasto caldo a tavola e sfangarla a fine mese, perchè la situazione per il 25enne angelino è completamente diversa.

Suo papà è Klaus Heidegger, ex sciatore austriaco in attività tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, sportivo di alto livello, capace di portare a casa anche cinque gare di Coppa del Mondo in carriera. Gli slalom vinti hanno sicuramente portato visibilità e fama, oltre che lauti guadagni, ma il successo più fragoroso è avvenuto probabilmente post ritiro, quando stabilitosi a New York, ha fondato un’azienda di cosmetica venduta poi alla Loreal in cambio di un assegno di svariati milioni di $, che ha consentito al piccolo Maximilian di crescere senza troppe preoccupazioni o grattacapi.

Dal punto di vista puramente tecnico è un profilo, come detto in precedenza, di grande interesse, che dovrebbe riuscire ad integrarsi senza troppe difficoltà nei meccanismi d’attacco fatti di grande ritmo ed incoscienza del Baskonia.

Si tratta infatti di un elemento con un ottimo set di soluzioni offensive, molto forte nell’uno contro uno, capace di arrivare fino al ferro a concludere facendo leva su una taglia fisica undersized ma insospettabilmente compatta. Non è un tiratore puro, nonostante le statistiche fatte registrare nella prima parte di stagione vissuta in Turchia vadano in questa direzione, ma un giocatore che sa comunque costruirsi un solido tiro dal palleggio. 

La sua caratteristica principale è sicuramente creare vantaggio per sé stesso e per i compagni dalle proprie scorribande offensive in area. E’ molto efficace anche in situazioni di isolamento in un quarto di campo partendo dal post, potendo contare su un fisico che gli consente di assorbire in maniera efficace i contatti con i dirimpettai di ruolo. 

E’ un ottimo passatore e questo sicuramente potrà costituire un sollievo per coach Penarroya, dal momento che il playmaking del reparto guardie del Baskonia si è di molto ridotto dopo la sospensione di Henry. 

Andrà protetto in difesa, ma d’altronde un muro difensivo come quello composto da Thompson ed il nativo di South Charleston, è un lusso sul quale pochissime formazioni in Eurolega possono contare.

Da questo punto di vista, appare più semplice la coesistenza con l’ex Brindisi e Kuban rispetto a quella con Markus Howard, giocatore che ha bisogno di avere parecchio la boccia in mano per poter rendere al meglio, avendo poca propensione ai giochi off ball.

Caratteristiche speculari a quelle di Heidegger, che suggerirebbero accoppiamenti più prudenti ed abbonati, ma che sicuramente coach Penarroya potrà utilizzare per infiammare i ritmi offensivi dei suoi in circostanze in cui il Baskonia dovrà andare di assalto alla baionetta, preoccupandosi poco di tatticismi ed equilibri difensivi.

In ogni caso, si tratta di problemi (?) che qualsiasi coach vorrebbe poter dire di avere, anche in considerazione del fatto che un sistema per farli coesistere verrà sicuramente trovato dall’ex timoniere di Valencia e Burgos.

L’impressione è che possa ricoprire un ruolo di risorsa preziosa e leader della second unit dei baschi, avendo così tempo di assimilare automatismi ed intese con i propri compagni di squadra.

Ancora una volta, l’ennesima, pollice alto per lo scouting di Alfredo Salazar.

Tuttavia, a differenza del recente passato, dalla riuscita di questa scommessa  passano buona parte delle sorti del Baskonia per il prosieguo di una stagione nella quale i vitoriani puntano a raccogliere qualche riconoscimento (tradotto magari in trofeo da mettere in bacheca) in più rispetto a quello di vera underdog d’ Eurolega, riconoscimento che si può attribuire alla truppa di coach Penarroya per quanto andato in scena finora.

Mentre scriviamo il giocatore non risulta ancora iscritto nelle liste di Eurolega e di conseguenza il suo utilizzo contro Milano domani sera al Forum resta un punto interrogativo. Anche in Liga, per ora, non è arrivato l'esordio ieri nella W sul parquet di Murcia.

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