Joventut-Valencia, sfida principale della domenica di Liga Endesa, vede gli uomini di Carles Duran piazzare una zampata significativa.

Il Palau Olimpic è teatro di una sfida molto delicata tra i padroni di casa della Penya e gli ospiti del Valencia Basket.

Momenti opposti alla palla a due. "Verdinegro" in grande difficoltà reduci da 3 sconfitte consecutive con margini amplissimi (22, 10 e 30 punti) e da un cammino europeo comunque zoppicante nonostante il 3/2: le indisponibilità di Tomic, Feliz e Brodziansky fanno il resto. Rinviato il debutto di Kenny Chery. Valencia sulle ali dell'entusiasmo derivante da un 5/1 favoloso in Eurolega accompagnato all'altrettanto eccellente 6/1 in Liga, con Hermannsson inizialmente come unica "baja", cui si aggiungono le defezioni dell'ultima ora di Brandon Davies e Chris Jones (scavigliato dopo 2').

La pallacanestro non fa sconti, l'intensità della Penya è totale ed è abbastanza evidente un po' di stanchezza per Valencia, reduce da un'altra vittoria europea: 80-76 è il giusto finale.

LA GARA

Scatto della Penya, con Valencia che pare un po' imballata. 15-21 il primo quarto, ma quando i "taronja" sembrano in grande difficoltà ecco la reazione degli uomini di Mumbrù, da squadra vera. 15-25 e si va al riposo sul 36-40.

Da una parte un Deshaun Thomas splendido (13), dall'altra 3/3 dall'arco di Jared Harper.

Grande equilibrio nel terzo quarto fino ai minuti finali, dove una tripla di Busquets, oltre ad un 2+1 dello stesso catalano, dà il + 8 ai "verdinegro". Kassius Robertson non ci sta e segna da casa sua per il -5 con 8" sul cronometro. Airball di Ribas e sirena dopo 30'.

La Penya riprova a chiuderla, sembra fatta con un Busquets che è l'anima della squadra, Valencia pare poter crollare ma è gruppo che non molla mai. Un paio di triple aperte sbagliate sono però condanna.

Nel finale la firma è giustamente quella di Deshaun Thomas.

LE CHIAVI

14/32 da tre, sebbene gli ospiti tirino 8/20, ma tutto sommato 35'03" in testa. La Penya sfrutta il primo quarto al meglio per non perdere mai il controllo della gara.

Ed è sottolineato da Coach Mumbrù. «L'abbiamo persa nei primi 10', poi siamo tornati ma non è bastato». Nessun accenno alle assenze di C.Jones e B.Davies: qua si gioca, non si piange. Ed è una sconfitta, ok, ma l'essenza "taronja" resta quella di chi gioca di squadra e non molla proprio mai.

«Non ho parole per descrivere cos'hanno fatto questo ragazzi: Abbiamo battuto la miglior squadra d'Europa». Carles Duran va un filo oltre, ma è comprensibile il suo entusiasmo dopo una prova così intensa dei suoi.

Perchè è proprio l'intensità dei catalani ad aver fatto la differenza.

MVP

Deshaun Thomas!!! 29 con 7/12 da tre, 8 rimbalzi, 29 di valutazione e +19 di plus/minus in una gara molto equilibrata.

Non serve altro per descrivere la partita di un giocatore che ancora oggi non capiamo come non sia potuto essere una pedina chiave nella Milano dello scorso anno. O forse, alla luce di quanto accade oggi, è più comprensibile di quanto non sembrasse.

Bentornato, grande "scorer". Non avevamo dubbi, dopo anni di grandi prove anche al piano di sopra.

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