PARTNERS

Riecco la Virtus delle grandi occasioni: questa volta la Bertram Tortona è ingabbiata e portata sul proprio territorio. Gara 5 è una grande prova degli uomini di Luca Banchi che vincono col netto e decisivo punteggio di 92-63.

La Virtus, dopo una serie complicata e che dopo gara 4 aveva aveva preso l'inerzia dei piemontesi, ritrova sé stessa: la sua intensità, la sua identità e quella capacità di aggredire la partita che era mancata completamente a Casale Monferrato, ma che non era stata tale nemmeno nelle prime due uscite.

Coach Banchi, per gara 5, cambia gameplan: si gioca a basso punteggio, si parte dalla difesa e si porta la gara su un terreno di fisicità e intensità da Eurolega. Tutto questo per contrastare una squadra che, come ha dimostrato, se può correre, giocare in ritmo e in transizione può entrare in fiducia, trovare tanti interpreti dall'arco e fare malissimo.

Le vu nere prendono le indicazioni del proprio coach e, dal minuto numero uno, le eseguono alla perfezione. Intensità altissima, fisicità altrettanto, difesa ruvida che non vuole concedere nessun canestro facile, e poi un attacco che non vuole forzare, ma costruire buoni tiri soprattutto dentro l'area. E allora c'è molto più spazio per un Zizic che ha dimostrato di poter essere fattore in questa serie e con uno Shengelia totalmente ritrovato. Se il georgiano attacca il ferro con la forza che ha avuto stasera (cioè: se sta bene fisicamente) cambia veramente tutto per Bologna: e infatti Shengelia è tornato a fare una doppia doppia da 22 punti, 12 rimbalzi e 32 di valutazione.

Gli altri dati da guardare sono i 24 assist e le sole 8 palle perse. La Segafredo non ha mai forzato e ha mosso bene la palla in attacco come non aveva mai fatto in questa serie. Poi, l'ottimo trattamento del pallone ha significato anche non provocare le corse e le transizioni ospiti: altro aspetto fondamentale che le vu nere hanno saputo controllare.

Belinelli (15) è ancora decisivo oltre le triple e l'attacco, ma con una versione difensiva di grande livello, che, dopo la sfuriata iniziale, pone qualche tarlo nella mente di un Baldasso che era stato superlativo fino a quel momento. Ma, in generale, tutta la Virtus ha giocato una prova collettivamente di grande sacrificio volontà: la presenza di Hackett e Pajola, il grande contributo di Mascolo, il contributo silente ma prezioso dei lunghi e la versatilità di un Cordinier che in questi playoffs sta ritrovando la forma migliore nella capacità di attaccare il ferro, prendere fiducia dall'arco e creare vantaggio. E' la Virtus delle grandi occasioni che ha saputo lottare e adattarsi alle circostanze.

Onore a De Raffaele e alla sua Tortona per aver giocato una serie di grande spessore che ha regalato una sfida apertissima, dalla grande qualità e intensità. Il coach toscano è solo all'inizio di un percorso che può regalare alla Bertram grandi soddisfazioni.

Bologna sopravvive e lancia un segnale: il gruppo è vivissimo e pronto a dare battaglia. Nel weekend inizierà la semifinale contro la Reyer Venezia.

Final Four: Il Pana è in finale. Il Fenerbahce cede nella ripresa
Real Madrid, parla Hezonja: "Futuro? Vediamo. Prima vinciamo l'Eurolega"