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La Virtus festeggia la vittoria sull'Alba Berlino
La Virtus festeggia la vittoria sull'Alba Berlino

La Virtus sbanca la Uber Arena di Berlino e riscatta la sconfitta peggiore della stagione, arrivata solo quarantotto ore fa contro la Stella Rossa.

Per i bianconeri si tratta dello scarto maggiore a proprio favore nella storia del club all’interno dell’Eurolega moderna: da record negativo a record positivo, nemmeno in due giorni. 

Le Vu nere partono forte, segnano 26 punti nel primo quarto, mettono il match sui binari giusti e poi gestiscono il gap di vantaggio, ampliandolo durante i quaranta minuti; i felsinei si affidano al talento di Shengelia e Clyburn, pescano dal cilindro una prestazione da top scorer di Achille Polonara e tornano a difendere con intensità e cattiveria agonistica. 

Nell’immediato post gara, coach Ivanovic si mostra sollevato per il successo dei suoi: Ottima reazione della mia squadra dopo la brutta partita di Belgrado. Abbiamo giocato con aggressività, pressione sulla palla, confidenza. Rispetto alla partita di andata, vinta dall’Alba a Bologna, abbiamo stoppato i loro contropiede e i loro rimbalzi in attacco, per noi è stato più facile giocare. Può capitare a tutti una brutta giornata, contro la Stella Rossa avevamo giocato senza aggressività, senza ambizione. I giocatori devono capire che sono loro che vincono le partite, non la tattica, non gli allenatori. Sono loro che decidono se vogliono vincere o perdere, l’importante è giocare con aggressività ed intensità, come abbiamo fatto questa sera. Nel basket non ci sono segreti, è un gioco semplice, l’unica differenza sta nel volerlo oppure no. La difesa è tutto, parte tutto da lì.” Il concetto di intensità torna protagonista dell’analisi post gara della guida tecnica virtussina, che sottolinea la capacità dei suoi giocatori di fermare il ritmo dell’Alba, solitamente molto abile nel correre in transizione e ad attaccare a difesa non schierata. 

Bologna riesce, quindi, nell’arco di poche ore, a fornire una convincente risposta sul parquet alla prestazione incommentabile di Belgrado, seppur contro un avversario di livello inferiore e, di certo, non nella propria giornata migliore. Al netto delle questioni di campo e societarie che potrebbero caratterizzare il futuro del club emiliano, è importante sottolineare come atteggiamento, intensità e convinzione non debbano mai mancare: le Vu nere non erano scese in campo contro Olympiacos, Real Madrid e Maccabi Tel Aviv, si erano spente nel secondo tempo del match contro l’Anadolu Efes, mentre a Berlino si sono dimostrate vive e vogliose di fornire una prestazione più che sufficiente. 

La Virtus dovrà, ora, affrontare Milano e Barcellona per chiudere la propria regular season europea. I biancorossi ed i blaugrana hanno bisogno di portare a casa i due punti nella lotta per la post season, tuttavia la Segafredo proverà a vendere a caro prezzo la propria pelle, regalando, nella migliore delle ipotesi, ai suoi tifosi le ultime due gioie di questa annata di Eurolega. 

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