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Bellissima partita alla Buesa Arena tra due squadre con ambizione playoff: i turchi arrivano per blindare il posto ai playoff mentre i padroni di casa del Baskonia per tenere vivo il sogno della post-season.

I baschi inseguono per tutto il primo tempo, poi nella ripresa mettono la testa avanti e non si guardano più indietro. Il punteggio finale è di 92-69.

SECONDO TEMPO INQUIETANTE PER I TURCHI

Gli uomini di Itoudis chiudono avanti il primo tempo per 38-44 muovendo bene la palla e punendo in maniera costante le rotazioni del Baskonia da dentro l'area, tanto che, sul timeout chiamato da Penarroya ad inizio secondo quarto, il boxscore dice 12/15 da 2 punti, percentuale assolutamente clamorosa e che chiaramente non sarebbe potuta essere mantenuta alla lunga distanza.

Ma tra questo e il secondo tempo inquietante del Fener c'è molta differenza, perchè i turchi della sponda asiatica di Istanbul non solo vedono le proprie percentuali crollare a picco al rientro dagli spogliatoi (3/9 da due nel terzo quarto), ma smettono totalmente di giocare e cominciano a forzare tiri su tiri, anche per merito di una difesa basca certamente salita di livello. Esplicativo è il dato del rapporto tiri segnati e palle perse, esattamente lo stesso numero: 5.

Se ci aggiungiamo il contemporaneo 5/6 del Baskonia dalla lunga distanza, ecco che il parzialone del rientro è servito, tanto che il Fener chiude sotto il terzo quarto 60-58.

Il quarto periodo è ancora peggio, complice un Marinkovic inarrestabile, ma ciò non giustifica una prestazione, difensiva ed offensiva allo stesso tempo, totalmente insufficiente per quella che è la qualità del roster e, me lo si conceda, anche l'importanza del match.

Il parziale dell'ultimo quarto è un impietoso 32-11 per i baschi, che dominano in lungo e in largo il Fener, e il solo dato dei 17 rimbalzi catturati a 3 rende abbastanza bene l'idea del no-game degli ultimi 10' di gioco.

Ora il Fener dovrà cercare la qualificazione matematica ai playoff contro i rivali dell'Efes, ma è certo che, per come si era messa la situazione all'intervallo, l'aspetto psicologico sarà assolutamente fondamentale, visto anche un Efes perfetto in questo doppio turno.

BASKONIA SHOW ALLA BUESA

Per un Fener che piange, c'è un Baskonia che ride più che mai, e fa assolutamente bene.

La prestazione della seconda metà di gara è un messaggio forte e chiaro a tutte le dirette rivali, per i playoff e non, e, a questo punto della stagione, è lecito dire che, per i baschi, giocare alla Buesa Arena equivale al bere una pozione magica che trasforma in magico il tutto.

Thompson fa il Thompson e dirige l'orchestra come un veri direttore, Giedraitis e Costello registrano due doppie doppie nella stessa gara e incidono sotto i tabelloni come mai prima d'ora, sovrastando non certo l'ultimo dei reparti lunghi della competizione; benissimo anche gli esordienti Hommes e Kotsar, che dimostrano come si possa far bene anche spendendo meno degli altri, ma il protagonista indiscusso della serata è solo e soltanto Vanja Marinkovic, autore di una prestazione senza alcun senso logico.

35 punti, con 6/9 da 2, 6/9 da 3 e 5/5 ai liberi, uccidendo, sportivamente parlando, la partita a cavallo tra terzo e quarto quarto, quando ha segnato dei canestri assolutamente folli per coefficiente di difficoltà e si è caricato i suoi sulle spalle da leader vero, che forse ancora non è, ma che potrà certamente diventare, perchè il talento è lì da vedere ed è incredibile.

Per il resto impressione la capacità di coach Penarroya di saper gestire al meglio l'organico del suo Baskonia e di saper tenere motivati tutti i giocatori, come dimostra l'abbraccio ad Howard nel suo momento più difficile della serata, ben conscio del fatto che sarà una pedina cruciale nella parte finale della stagione.

Il Baskonia c'è e convince, ora l'Asvel in una gara da esecuzione perfetta per fare un altro passo verso la tanta bramata post-season.

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