LBA #15: Teodosic da Mago gela una bella Reyer, Virtus seconda al giro di boa
Big-match alla Segafredo Arena con la Virtus che riceve la Reyer nell'ultimo turno di LBA per quanto riguarda il girone di andata. Una partita che arriva in un momento sostanzialmente differente tra le due, con le V-Nere reduci dal doppio ko in Europa e da una sconfitta a Tortona, mentre gli oro-granata hanno distrutto prima Verona e poi Ulm tra campionato e coppa.
Rotazioni tra gli stranieri in casa Virtus, con coach Scariolo che opta di mandare a referto Teodosic, tenendo fuori Ojeleye, Lundberg e Jaiteh oltre all'infortunato Abass, la Reyer si presenta un po' incerottata, con Brooks ancora ai box e Moraschini appena recuperato (ma probabilmente non pronto per giocare).
Un successo lagunare potrebbe dare una posizione di classifica migliore alla squadra di De Raffaele evitando magari la stessa Bologna e Milano. Un successo bianco-nero garantirebbe almeno il secondo posto alla squadra di coach Scariolo, sempre buttando l'occhio al risultato del Forum.
Partita tesa, tesissima, la corazzata bianco-nera fugge all'inizio facendosi poi recuperare dai lagunari, che hanno il merito di non naufragare all'inizio mantenendo i nervi saldi e la testa all'interno della partita, portandosi in vantaggio nel terzo quarto con un +9 che poteva anche stendere Weems e compagni. Da lì però ci hanno pensato Mickey e Teodosic a cambiare lo spartito, rimettendo avanti la testa verso un finale punto a punto. 79-78 il finale, la Virtus vola a quota 24 in LBA.
La partita: Teodosic regala il successo 12 in LBA alle V-Nere
Partita dalle mille e una emozioni quella della Segafredo Arena, con la Virtus che vince grazie alla tripla da lontanissimo del suo Mago, Milos Teodosic, ad 8" dalla sirena. La squadra di Scariolo parte forte, fortissimo, volando subito sul +10 dopo 5' di gioco grazie ai disegni del serbo ed alle giocate offensive di due fenomeni come Hackett e Shengelia, abili a mettere sotto fisicamente i pari ruolo lagunari.
Subito l'impatto fisico la Reyer allaccia le cinture e si cala dentro al match con grande qualità grazie alle triple di Bramos e Willis, ma il pessimo 3/14 da due punti è un neo che non può fare altro che creare difficoltà ai ragazzi di De Raffaele, con Tessitori impalpabile e molto negativo ed un Watt battagliero ma costretto a tanti errori non abituali per un centro delle sue qualità tecniche.
Al 20' il vantaggio bianco-nero sarà di 8 punti con il punto chiave di aver estromesso dalla partita Spissu (3 falli in 4'), ma i lagunari con esperienza escono bene dagli spogliatoi e iniziano a giocare molto bene il pallone in post per un Watt brillante e più solido, ricucendo subito il parziale e dando il sorpasso. Da quel momento in poi scorrerà grande equilibrio, con Venezia trascinata dagli esterni ed un Tessitori più attivo ed una Virtus trascinata da Hackett e Shengelia.
La tripla pazzesca di Bramos che regala il +9 sembra essere mazzata sulla testa bianco-nera, ma un 14-0 guidato da Hackett e soprattutto Mickey rovescia tutto di nuovo regalando un +5 ad un'orgogliosa squadra di Scariolo. Da lì ecco Spissu e Parks, che ridanno il vantaggio a Venezia prima della giocata spettacolare di un genio cestistico quale è Teodosic.
Il Mago di Valjevo, Hackett e le palle perse nella serata Virtus
Una partita durissima, vinta dalla Virtus con l'orgoglio e la qualità dei suoi campioni, ma con qualche passaggio a vuoto di troppo, seppur la stanchezza si sia fatta sentire pesantemente dopo il doppio turno di Eurolega. Nel match della Segafredo Arena ci hanno pensato soprattutto il genio del Mago Teodosic, la rinascita di un Daniel Hackett un po' criticato ultimamente e la solidità del duo Shengelia-Mickey a dare i due punti ai bianco-neri in una serata di stanchezza fisica e mentale.
Per quanto riguarda Danny-Boy: le ultime uscite del play ex CSKA non erano state certo brillanti e tranquillizzanti, ma nella serata dell'ultimo turno del girone di andata ha calato la miglior prova dell'anno, contro una Reyer solida e concentrata. Per il #23 bianco-nero una prova da 17 punti con 5/8 dal campo, 3/4 in lunetta, 4 rimbalzi e 3 assist in 27' di utilizzo con 18 di valutazione finale: personalità, qualità e grande intelligenza nel cercare di attaccare in post un giocatore più piccolo di lui come Spissu.
Il Mago di Valjevo, al secolo Milos Teodosic, è tutto racchiuso nell'ultimo tiro, nell'ultima giocata da Campione assoluto, da fenomeno, da pittore. Divino, meraviglioso, a tratti folle: il #44 bianco-nero è questo, ha questi colpi ed è sempre fortuna bianco-nera. Le parole nel post gara di De Raffaele riconoscono la superiorità del serbo, che si è costruito la tripla del successo nonostante la difesa perfetta di Watt: talento, qualità e mani da pianista. 10 punti ed 8 assist. Normale serata in ufficio. Da fenomeno.
Le palle perse - troppe - della squadra di Scariolo rimettono in gara una Venezia mai doma e rischiano di affossare il match, tra stanchezza e qualche giocata troppo forzata nel momento in cui era da fare le cose con semplicità. Dal -9 però ci hanno pensato Shengelia e Mickey a rovesciare l'inerzia: i 9 dell'ex Zenit nell'ultimo quarto pesano come un macigno. La cosa certamente positiva è la capacità di chiudere l'area nel primo tempo con Bako, il georgiano e Camara, impedendo le giocate classiche a Watt e Tessitori.
Ko che brucia, ma la crescita Reyer è certificata dalla solidità ritrovata
Un ko bruciante, forse immeritato, per una Reyer che ha trovato risposte importanti nel pomeriggio bolognese: gli oro-granata dopo una partenza tenera e decisamente negativa (18 punti subiti in 5') risalgono la china, alzano la testa, infilano l'elmetto e lottano con grande ardore contro i "corpaccioni da Eurolega" che la Virtus ha in ogni singolo ruolo. Se l'avvio è una delle chiavi negative, la solidità mostrata nei 35' successivi è quel da cui ripartire per crescere e tornare in alto.
Tre giocatori salgono per una squadra mai doma e sicuramente più in palla rispetto a 15 giorni fa: Bramos, Parks e Watt sono i migliori, ma di positivo è un sistema che ora inizia ad essere solido e più quadrato oltre che collaudato. Se la nota negativa è l'incapacità di creare pericolosità in area nel primo tempo (3/14 da 2), la nota positiva è la lucidità mostrata nel rientrare in partita.
Per quanto riguarda le prestazioni individuali sta salendo di colpi il capitano di mille battaglie, Mike Bramos: il greco di Harper Woods ha giocato una partita da 14 punti in 26' con 5/8 dal campo (4/7 dall'arco), una difesa importante, 3 rimbalzi e 2 recuperi. Importante per De Raffaele il recupero del capitano: il suo rientro ha ridato solidità alla squadra, è solo un caso?ù
Positivo anche un Parks alla terza doppia cifra consecutiva in LBA: l'ex Napoli ha giocato 23' di grande solidità con 15 punti, 5/8 dal campo, 6 rimbalzi, due perse e due recuperi per 16 di valutazione. Difesa, atletismo, solidità, l'americano ha dato per l'ennesima volta segnali di grande crescita tirando fuori brillantezza: il suo recupero e la sua crescita di condizione è una delle chiavi di solidità per la "nuova" Venezia che deve risalire.
Un primo tempo difficile, una ripresa molto più solida e lucida: la partita di Watt è paragonabile al giorno ed alla notte con il suo complessivo da 14 punti e 3 rimbalzi. Primo tempo con errori e tante difficoltà offensive contro i corpi dei lunghi bolognesi, ripresa più tecnica, più solida, attenta e soprattutto dinamica: anche il #50 ha offerto il suo contributo, seppur non brillando con continuità.
Negativa soprattutto la prova di un Freeman soffocato dalla solidità difensiva bolognese, che aveva dato segnali importanti di ripresa nelle ultime due uscite: 2 punti, 1/5 dal campo, 3 palle perse e -4 di valutazione. Tra le cose negative anche un calo difensivo sul +9 che ha permesso alla squadra di Scariolo di rimettere la testa avanti: se è stata ritrovata una solidità e qualità nell'arco dei 40' e sono più i segnali positivi di quelli negativi, è altrettanto vero che è mancata la lucidità di "uccidere" la partita.
Photo Credit: Virtus Segafredo Bologna e Reyer Venezia, profili social