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Mercato di Eurolega molto attivo anche a pochi giorni dal via della competizione. Il Real Madrid, come facilmente prevedibile, è al lavoro per allargare il roster.

Il mercato di Eurolega non si ferma mai.

Dopo il weekend dedicato alla Supercoppa in tutti i paesi il nome che emerge come più attivo è quello del Real Madrid.

Sia chiaro, la ragione dell'attività dei "blancos" va ben oltre la sconfitta in finale contro Malaga, gara persa meritatamente contro una squadra ovviamente più pronta in quanto preparatasi con largo anticipo all'attività agonistica che prevedeva la Coppa Intercontinentale vinta a Singapore.

La sconfitta di Murcia è un episodio in cui un'avversaria è stata migliore e più meritevole, la struttura della squadra una necessità che guarda ben oltre un singolo trofeo di settembre.

Madrid ha oggi 13 giocatori a roster, tra i quali vi sono Hugo Gonzalez, talentissimo di certo ma sempre del 2006, Eli John Ndiaye, già giustiziere di Nikola Mirotic a Kaunas nel 2023 ma comunque un 2004 con esperienza maturata ancora relativa, Alberto Abalde, uno che sa giocare eccome ma che ha purtroppo avuto una certa predisposizione all'infortunio (48 presenze su 80 negli ultimi due anni in EL) e Sergi Llull, un campionissimo, un leader assoluto ma con una carta d'identità che dice 15 novembre 1987 e che obbliga ad una gestione oculatissima per preservarne le capacità decisive.

Il roster della scorsa stagione contava su 14 elementi di provata esperienza ed efficacia, affiancato da una batteria di giovanissimi pronti ad essere di grande aiuto, principalmente Liga, come Hugo Gonzalez, Egor Demin, Mitar Bosnjakovic ed Ismaila Diagne.

Durante la conferenza stampa post finale abbiamo chiesto esplicitamente a Chus Mateo se 13 uomini fossero sufficienti per affrontare Liga, Copa del Rey ed Eurolega ed il Coach è stato, coi suoi modi sempre assai signorili, molto esplicito:

«Una stagione che può arrivare a 90 partite sappiamo cosa richiede e quindi sì, è chiaro che abbiamo bisogno di qualcosa. Senza fretta dobbiamo capire quali siano le cose di cui abbiamo bisogno ed individuare quelle principali. Conosciamo bene quanto sforzo esigano le competizioni in cui ci dobbiamo confrontare».

La traduzione è chiara: siamo sul mercato.

Ovvio e scontato, lo abbiamo scritto da tempo, perchè il numero di gare potenziali è altissimo (41 in EL, 47 in Liga e 3 in Copa, oltre alle 2 già disputate in Supercopa) ma soprattutto il livello delle competizioni nazionali spagnole è clamoroso, con squadre che dominano le coppe e casi come il Baskonia che sfiora i PO di Eurolega ma non si qualifica per la Copa spagnola. Diversamente da quanto la narrativa racconta delle altre leghe, in Spagna puoi veramente esser asfaltato da chiunque quindi non puoi permetterti riposi esagerati dopo gli impegni di EL.

Su che ruoli andare? L'impressione è che la priorità sia su un 4/5, magari più interno che "stretch", chiaramente a cercare di rimpiazzare Yabusele. Dopodiché, e potrebbe essere anche una sorpresa, non saremmo stupiti se si andasse su un'altra guardia creatrice di vantaggi. Una potenziale terza aggiunta per completare l'opera? Un 2/3 tiratore puro.

Stiamo a vedere. Da Valdebebas ci dicono di non avere fretta ma mentre l'inizio di Liga è normale a livello di SOS (strength of schedule), in Eurolega si parte in casa Bayern, poi ospitando il Partizan. Ecco quindi il primo doppio turno, tra una visita al grande ex Pablo Laso a Vitoria e la rivincita della finale di Berlino col Pana al Wizink Center. Altro impegno casalingo con la Zvezda e poi, nel secondo doppio turno trasferte consecutive al Pireo ed in casa Maccabi, presumibilmente Belgrado.

Sono 7 turni che posso accelerare le operazioni.

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