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A 48 ore dalla sconfitta alla prima in Eurolega contro l'Efes, la Virtus Bologna torna a vincere tra le mura amiche battendo Pistoia 84-68.

La Virtus vince comodamente contro l'Estra Pistoia e porta a casa la seconda vittoria consecutiva in LBA dopo lo scalpo di Trapani settimana scorsa.

Una vittoria mai in discussione in una gara condotta dall'inizio alla fine. Già nel primo quarto le vu nere sfiorano il +20 di vantaggio, poi i toscani hanno un moto d'orgoglio, ma la doppia decina di vantaggio si realizza al rientro dagli spogliatoi. Da quel momento la gara è già in cassa forte e i padroni di casa non devono fare altro che controllare.

Corsa e transizione

Quella vista contro Pistoia è stata una Virtus che ha corso molto, rapida in transizione, sospinta da coach Luca Banchi che ha ripetutamente chiesto ai suoi di attaccare rapidamente la metacampo avversaria.

Visti gli interpreti, ci sembra sensatamente questa la versione migliore di Bologna. Aggressiva, veloce, scoppiettante: i suoi esterni hanno queste caratteristiche.

Contro l'Efes non è stato sempre fatto. Anzi, molte difficoltà offensive sono sorte proprio perché l'attacco virtussino ha mosso poco la palla in attacco, si è appoggiata troppo a dei post bassi statici ed ha permesso ai turchi di chiudere bene l'area. Quando corrono, invece, gli uomini di Banchi divertono, incidono e, molto probabilmente, vincono.

La Virtus e il tema del centro

Uno dei temi caldi in casa bianconera. Bene: oggi Diouf è stato migliore di Zizic. Volenteroso, duro a rimbalzo, spesso ottimo nei posizionamenti difensivi. Il croato, invece, continua a rimanere un corpo estraneo: spesso spaesato, vuole palla per sé in post, ma in questo modo snatura solamente la propria squadra. All'interno di una squadra che sembra costruire partita dopo partita una identità piuttosto precisa, Zizic rimane un corpo isolato.

Cacok - o almeno quello che abbiamo visto la scorsa stagione prima dell'infortunio a Belgrado - sembra essere l'uomo giusto sotto canestro. Ottimo rollante, atletico, giocatore a cui piace correre ed esaltarsi nei contatti. Solo che i tempi di recupero non sono ancora noti e soprattutto va considerato il periodo di graduale reinserimento.

La Virtus può aspettare? Non credo. L'Eurolega non fa sconti e affrontare le prossime settimane con, sotto canestro, uno Zizic spaesato e un Diouf volenteroso ma ancora acerbo per certi livelli esporrà il coach alla necessità di andare spesso small e spremere alcuni giocatori.

E' un tema di riflessione.

diouf-virtus

Isaia Cordinier

Partita sontuosa del francese. Quando è sul parquet domina in lungo e in largo, e in particolar modo lo fa con la palla in mano. Da handler alza il ritmo, fa correre i compagni, legge i tagli dietro a canestro, penetra con ferocia, schiaccia e segna anche da tre. E' l'MVP indiscusso, nonché la fonte primaria di gioco delle vu nere.

Lo abbiamo detto in diverse sedi: gran parte della stagione virtussina passerà dal rendimento di Cordinier. Conosciamo le sue stupefacenti doti atletiche, ma i suoi limiti in fase di playmaking e come realizzatore non sono ancora noti. Proprio palla in mano sembra già cresciuto molto e utilizzarlo in quella situazione è per la Virtus un'arma inestimabile.

Dimmi quale Cordinier c'è in campo e ti dirò che Virtus vedrai.

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