Eurolega, come stanno le 18 squadre dopo 2 Round?
Eurolega che ha completato il Round 2 e si appresta a vivere la prima settimana da doppio turno. Come stanno le 18 protagoniste?
Brevi considerazioni sulle 18 squadre di Eurolega dopo 2 Round. Che sono pochissimo per valutare a fondo, ma danno comunque indicazioni per certi versi significative su quelle che potranno diventare protagoniste e quelle che invece potrebbero affrontare momenti di difficoltà, magari già sufficientemente evidenti.
Andiamo nell'ordine di quella che è la classifica odierna, per quanto possa valere dopo il 5,88% di gare giocate.
Bene, senza problemi e con Nunn al comando oltre ad un Juancho finalmente al suo livello. Lessort già da MVP ma Alba e Bayern sono un campione limitato. Dopo Paris saranno Real e Fener a darci una dimensione più reale della forza "green". Che è tanta!
Due ottime W in un momento di grande difficoltà per gli infortuni e le necessità sul mercato, tamponate con il ritorno di Jordan Loyd. Lo stato di forma è ancora precario (vedi lega francese) ma sei squadra vera se sai gestore così il momento di difficoltà. La trasferta al Palau è un nuovo scoglio, poi altre due gare casalinghe, Virtus e Paris, per consolidarsi e crescere.
Il meglio della lega sinora, anche perchè gli avversari sconfitti si chiamano Oly ed Efes. Ottimo rendimento sui due lati del campo, anche se piace di più la difesa. Come per Pana ed Oly, ogni tanto ti chiedi che fine abbiano fatto alcuni giocatori, vedi il DNP di Bobanone e Pierre nel derby.
La sorpresa maggior sinora. Sia chiaro, calendario accogliente tra Paris fuori e Baskonia in casa, ma gli inciampi in ABA LEAGUE facevano pensare a difficoltà maggiori. Ora Fener, Barça, Real, Zalgiris e Pana, con soli i catalani ed i "greens" alla Stark Arena, per capire il vero valore. Non sarà facile, di qui al primo novembre.
Niente di esaltante, con una pessima prova a Kaunas ed un successo scontatissimo con l'Alba. Squadra che deve crescere molto e che deve stabilire gerarchie chiare, come lo scorso anno, se vuole stare dove sarebbe logico che stesse, ovvero tra le 6 migliori.
Una buona vittoria a Bologna ma poi un derby in cui la distanza dal Fener è parsa molto più ampia del divario finale. Come al Barça, servono gerarchie chiare. Bizzarra la situazione di Poirier che è andato via da Madrid perchè voleva più spazio, chiuso da Tavares. Dopo due gare 25'41" in totale come alternativa ad Oturu, mentre lo scorso anno erano 18'21" di utilizzo medio.
Gioca e lotta come sempre in condizioni difficilissime ma la fuga di Loyd è un campanello d'allarme che peraltro suonava da tempo, per il club e per l'Eurolega. Il rischio che non sia episodio isolato e che col passare del tempo la squadra possa indebolirsi non è remoto. Urge costruire un monumento per celebrare il lavoro di Kattash.
C'è e gioca, tra l'altro 1/1 dopo aver battuto il Barça ed aver dato battaglia al Pireo, dove le stats ci regalano 43 tiri liberi e 32 falli contro i lituani, numeri con i quali dovresti perdere di 30 contro i "reds". Squadra vera che sarà un mal di testa per tutti e che ha notevolissimi margini di miglioramento. Ora doppio trasferta italiana e poi Maccabi e Zvezda alla Zalgirio Arena: sono sulla carta le rivali con cui lottare per i Play-In.
Non bene come qualità complessiva, troppi problemi vari tra infortuni (Feliz è roba lunga) ed un roster che va allargato con almeno due, se non tre inserimenti. E' squadra molto nuova che necessita di 25-28 punti complessivi a serata dal duo Hezonja-Musa per valere il meglio della competizione. Ma sarà un Real diverso perchè crescerà certamente e, soprattutto, avrà novità dal mercato, non necessariamente immediate.
E' dove può stare, ovvero nella bagarre per provare raggiungere la postseason. Due gare discrete con esiti diversi che hanno però detto tutto ciò che pensavamo suo una squadra che può far bene ma ci pare corta nelle soluzioni più importanti. Markus Howard deve imparare a convivere col fatto che oggi tutte le difese avversarie lo considerino l'obiettivo numero uno.
Bene per le possibilità del roster. Ha combattuto e ceduto solo nel finale col Maccabi ed ha battuto una Virtus certamente bruttissima ma comunque messa sotto con una prova balistica iniziale di spessore. Alba fuori e Baskonia in casa sono potenziali occasioni per aumentare la fiducia e credere in qualcosa di più del previsto da tutti.
Lavori in corso per dare la tipica fluidità del gioco di Bartzokas e capire quali sono le soluzioni da adottare nei momenti chiave. Due gare dure, ben giocate a tratti, ma le possibilità sono infinite quindi serve solo pazienza e vedremo i "reds" in alto, molto in alto. 9 guardie vanno gestite e non è facile non avere musi lunghi a causa del limitato utilizzo (Mc Kissic 21'48" in due partite, 1'48" contro lo Zalgiris...).
Ottima W col Real, caduta indolore contro i campioni del Pana. Se sarà la squadra di Herbert ci divertiremo e si divertirà soprattutto Shabazz Napier. Il calendario è ben bilanciato e propone possibilità di crescere senza urgenze particolari.
Malissimo col Monaco, niente di che contro Parigi. Sono venute a galla subito tutte le incertezze ma siamo all'inizio e diversi rookie devono scalare la montagna di Eurolega. Ovvio che non possa permettersi di non avere Bolmaro e Nebo, nemmeno contro una delle ultime, tuttavia la qualità latita, sia davanti che dietro. Sarà competitiva se saprà coinvolgere gli italiani in LBA e di riflesso averne qualcosa in EL, ma soprattutto se Shields e Mirotic giocheranno bene contemporaneamente, cosa decisamente complicata. Oggi è lontana, parecchio, dal meglio della competizione.
Due buone gare e due sconfitte, ovvero il classico rendimento di una squadra che è inferiore ma che gioca un basket abbastanza poco convenzionale e che lotta, senza però tagliare il traguardo per prima. Shorts ed Hifi sono intrigantssimi e ci faranno divertire, ma il resto, anche se Hayes è partito bene, non pare cosa da Eurolega di livello, anzi.
Molto male, ben oltre le difficoltà del momento legate a tante situazioni da definire tra stati di forma e gerarchie. Con l'Efes si può perdere, perchè è più forte, ma la gara di Lione è più di un campanello d'allarme per svariati motivi. Il calendario ora è crudele con Zalgiris in casa, Monaco fuori e poi Partizan sul parquet amico. Serve sterzare ora per non partire con un record negativo che pesi troppo.
Male? Il record sì, la qualità no. La squadra c'è ed è perfino avanti per avere tutti giocatori nuovi, però spreca troppo, a Madrid come a Vitoria settimana scorsa. Tre gare alla Stark Arena nelle prossime 4 aiuteranno a risistemare il record.
Poco si pensava potesse, poco può e poco potrà. Un calendario con Pana e Barça nelle prime due uscite non aiuta di certo, ma i valori sono quelli che sono. Trevion Williams, la cosa più interessante della squadra insieme agli azzurri Spagnolo e Procida, dobbiamo ancra capire come viene utilizzato.