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Nell'intervista post-partita dopo la partita vinta dalla Virtus contro Trapani, Luca Banchi ha sostenuto che la LBA è, a suo parere, il campionato più duro d'Europa.

Il discorso su quale sia il campionato europeo più competitivo e in quale posizione in un'eventuale classifica si piazzi quello italiano non è certo recente.

Se ne è parlato anche poco più di una settimana fa al termine della Supercoppa, quando Ettore Messina, nella conferenza stampa dopo la finale, ha detto: "Ho letto l'altro giorno che in un'ipotetica classifica, che non si sa bene chi la fa, il campionato italiano adesso sarebbe peggio di quella francese. Mi permetto umilmente di dissentire".

Se il confronto con il campionato francese può essere opinabile - anche se i numeri e la crescita del movimento transalpino dicono altro -, ancora più netta è stata la posizione di coach Luca Banchi.

"Chi pensa che questo sia un campionato monopolizzato da Milano e Bologna non è onesto intellettualmente. Questo è il campionato di gran lunga più duro d'Europa. Devi dimostrare ogni sera, in casa o in trasferta, di guadagnarsi la vittoria".

Ovviamente non è nostra abitudine estrapolare frasi da una conferenza stampa di oltre 20 minuti in cui il coach della Virtus Bologna ha detto cose molto condivisibili, puntuali e interessanti. Va anche sottolineato come le sue vu nere, alla gara d'esordio che per molte big a diverse latitudini è stata fatale (vedasi Milano, Real Madrid e Baskonia), abbiano ottenuto una vittoria di grande spessore contro un avversario che è sicuramente tra le migliori cinque del campionato. Nonostante un clima di scetticismo che comprendiamo poco intorno a un roster che, a nostro avviso, ha tutto per fare molto bene.

banchi-virtus-supercoppa-eurolega-lba

Ma torniamo a quella frase che non ci trova d'accordo. Non è che l'abbia detto il solo Luca Banchi, per la verità. E il concetto espresso dal coach grossetano potrebbe anche essere letto in un senso diverso. Oly e Pana dominano il campionato greco e si giocano la finale, così come spesso accade in Turchia per Efes e Fener. La differenza tra le big greche e turche rispetto alle rivali nazionali, ad esempio, è superiore rispetto a quella che c'è tra Milano e Bologna ed il resto della compagnia italica. E' un'altra possibile chiave di lettura del pensiero banchiano.

Questo non accade più in LBA, secondo il coach: è vero che sono sempre Milano e Bologna ad arrivare in finale, ma la competitività generale si è alzata molto e ora ogni weekend non è più scontato vincere in territorio nazionale. Le due neopromosse Trapani e Trieste, Napoli, Scafati, Pistoia ... tutte squadre che già l'anno scorso e quest'anno hanno saputo mettere in difficoltà e battere le due corazzate.

Tuttavia l'occasione ci dà la possibilità di trattare il tema della differenza qualitativa fra i campionati nazionali, anche perché su queste colonne vengono raccontate regolarmente le gare di Liga.

Sì, perché se non si vuole andare a fare paragoni con Francia o Turchia, basta farlo con la Spagna. La Liga Endesa ci sembra sempre di più un campionato nazionale di livello assoluto dove veramente squadre come Real Madrid o Barça ogni settimana possono perdere con chiunque. Ma, a parte questo banale concetto, è la qualità di gioco che ci pare assai elevata e che poi si riflette sui cammini europei per le squadre spagnole.

Con quali dati facciamo un paragone? Semplicemente guardando al cammino europeo delle squadre nell'ultimo triennio. Qualcuno potrà dire che verranno fuori dei dati che sono importanti, ma non raccontano tutto: è vero, ma da qualche parte (secondo noi assai significativa) bisognerà pur partire. Andremo a vedere quante volte le squadre italiane, spagnole, francesi e turche si sono piazzate tra le prime otto in Eurolega, EuroCup e BCL.

ITALIANE SPAGNOLE FRANCESI TURCHE
EUROLEGA 21/22 1 (Olimpia) 2 (Real, Barça) 1 (Monaco) 1 (Efes)
EUROLEGA 22/23 0 2 (Real, Barça) 1 (Monaco) 1 (Fener)
EUROLEGA 23/24 0 3 (Real, Barça, Baskonia) 1 (Monaco) 1 (Fener)
EUROCUP 21/22 1 (Virtus) 3 (Valencia, GC, Andorra) 1 (Boulogne) 1 (Bursaspor)
EUROCUP 22/23 0 2 (GC, Joventut) 1 (Paris) 1 (Turk Telekom)
EUROCUP 23/24 0 1 (Badalona) 2 (Paris, Bourg) 1 (Besiktas)
BCL 21/22 0 3 (Manresa, Malaga, Tenerife) 1 (Strasburgo) 1 (Tofas)
BCL 22/23 0 4 (Manresa, Tenerife, Murcia, Malaga) 1 (Strasburgo) 0
BCL 23/24 0 3 (Tenerife, Murcia, Malaga) 0 1 (Tofas)
TOTALE 2 23 9 8

Quelli che emergono non sono dati da sottovalutare. Non c'è dubbio che il campionato italiano sia competitivo, ma il valore a livello europeo si dimostra, appunto, nelle competizioni europee dove le nostre compagini spesso si scoprono inadatte a ricoprire il doppio impegno (nazionale e internazionale) con la stessa intensità e con i medesimi risultati. Tra andare avanti nelle coppe europee e non farlo c'è una bella differenza: saper sostenere un doppio impegno di alto livello.

A leggere i dati vediamo come la Liga Endesa viaggia su un pianeta a parte: la quantità di squadre spagnole nelle tre competizioni europee esaminate è semplicemente esorbitante. Molto dietro c'è la Francia e vicina la Turchia. I rispettivi campionati sono sani e in crescita.

Poi c'è l'Italia, con solo la Virtus e Milano capaci di affacciarsi una volta a testa nell'ultimo triennio tra le migliori otto delle competizioni europee in cui hanno preso parte. E' significativo come nessun'altra squadra italiana riesca anche solo ad avvicinarsi alle fasi finali delle suddette coppe.

L'interrogativo su quanto sia competitiva la LBA spesso ritorna e gli allenatore delle due big (Messina e Banchi) ne hanno parlato proprio recentemente. A prescindere dalle opinioni personali, la realtà è che l'Italia in Europa è costantemente lontana dalle fasi finali di Eurolega, EuroCup e BCL. Non sarà tutto, ma qualcosa vorrà dire. Forse il movimento non dovrebbe arroccarsi in sé stesso, ma guardare ad alcuni modelli esteri che negli ultimi anni hanno dimostrato solidità. Saper copiare i migliori è sinonimo di saggezza.

Trattandosi di tema di grande attualità ci piacerebbe poterlo approfondire proprio con il Coach bianconero, il quale porterà certamente motivazioni a supporto della propria tesi magari proprio confutando quanto abbiamo espresso noi in queste righe.

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