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Nicolò Melli è, insieme a Shavon Shields, il nome su cui si concentra maggiormente l'attenzione riguardo il mercato milanese. Rinnovo o separazione a brevissimo?

Nicolò Melli è il Capitano di Olimpia Milano. Sì, con la "C" maiuscola poichè a parere di chi scrive interpreta al meglio un ruolo che potrebbe ricoprire ovunque, grazie ai valori che da sempre lascia sul campo.

Si discute tantissimo, dagli addetti ai lavori sino a i tifosi, su quello che sarà il futuro del campione reggiano, ma vi sono alcuni passaggi, evidenti, che non si possono tralasciare se si vuole provare a capire cosa potrà succedere.

La scadenza del contratto, tra circa 6 settimane, è nota sin dalla firma dello stesso. Essere giunti al 21 di maggio senza aver chiaramente percorso la strada del rinnovo o della separazione è un chiaro ed evidente segnale di un certo malessere che circonda il rapporto.

Non potrebbe essere altrimenti, perchè se con il tuo Capitano sei ad un punto morto a questo punto della stagione è ovvio che ci sei arrivato per qualche ragione precisa, che magari noi possiamo soltanto immaginare dall'esterno, ma che comunque deve essere valutata come estremamente importante.

Se le cose fossero andate in un modo diverso, senza problemi, e se ci fosse identità di vedute verso il futuro, oggi ci sarebbe prolungamento firmato da mesi e mesi, sulla base del quale si potrebbe costruire l'Olimpia che verrà. Non essendoci nulla di tutto ciò, è evidente che non ci voglia un genio per capire che le volontà ad oggi non coincidano alla perfezione.

E se quasi a fine maggio il nome di un tale giocatore è ancora sul mercato è chiarissimo che si stia correndo il grosso rischio di perderlo poichè molto apprezzato in tutta Europa.

A questo punto va semplicemente capita una cosa, va data risposta ad una serie di domande che sono estremamente logiche. Olimpia Milano vuole veramente rinnovare Nik Melli? Nik Melli vuole rimanere in questa Olimpia Milano? Si vuole continuare realmente insieme oppure no? Se non si arriva ad un accordo le ragioni sono di natura economica oppure c'è dell'altro?

Su quanto voglia fare la società la realtà è che solo la dirigenza può rispondere e forse lo sta facendo nei fatti. Noi torniamo a quanto appreso direttamente da Messina diverse settimane fa in conferenza stampa, quando parlò di un giocatore che «conosce da tempo la volontà della proprietà di continuare insieme». C'è qualcosa da aggiungere a quello scarne parole? Beh, ci permettiamo di tornare sulla questione estiva dell'arrivo di Mirotic, gran bel giocatore senza dubbio ma profilo assi ingombrante nel ruolo del tuo Capitano. E' stata mossa che oggi può rendere il montenegrino perno della prossima Olimpia, assai diversa da quella di Melli?

L'ingaggio dell'ex Barça, estremamente oneroso sebbene mitigato dall'operazione di mercato coi catalani, i cui contorni però non sono mai stati resi noti, potrebbe far pensare ad una scelta chiara dal punto di vista finanziario.

Il valore di Nik sappiamo tutti che cresce trattandosi di atleta italiano, quindi ulteriormente impreziosito dalle regole di LBA, ma risulta sempre complicato comprendere il reale costo di un "netto" nella giungla di possibilità fiscali e contrattuali. Nel concreto non è certo un segreto come un italiano forte abbia valore doppio e, sapendolo, possa essere sul mercato con richieste più alte, tuttavia proprio nel caso dell'ex Fenerbahçe si parla di valori assoluti ben oltre il passaporto. Quindi la stessa questione finanziaria può aumentare le possibilità di addio tra poche settimane?

A livello di rapporti personali vi è identità di vedute con allenatore e società? E' domanda oggi lecitissima proprio se si è a questo punto al 21 maggio.

In sostanza, visto che non ci è parsa ferrea la volontà del club di blindare il Capitano, esiste una "exit strategy" che Messina ha in mente per Melli tra motivazioni tecniche, relazionali e finanziarie? Altra domanda alla quale solo un pronunciamento diretto dagli uffici biancorossi potrebbe rispondere. A noi il dubbio rimane.

Passando al versante giocatore ed alla questione se Nik Melli voglia veramente restare a Milano in questo contesto tecnico ed ambientale, ovviamente non possiamo entrare nella testa di Nicolò tuttavia proviamo a rispondere al quesito con diverse domande pleonastiche.

Vi sembra che non mostri totale attaccamento alla squadra un giocatore che da due stagioni difende per quattro a costo di sacrificare spesso la propria lucidità offensiva? Vi sembra giusto avere dubbi su chi è ormai abituato a dover giocare fuori ruolo per il bene della squadra avendone data disponibilità nei fatti prima che nelle parole? Si può dubitare di chi ha visto arrivare un Mirotic nel proprio ruolo ed ha proseguito con la massima serietà nel suo lavoro mettendo la squadra davanti alle questioni personali?

Melli è legato a Milano così come può voler esplorare una situazione che gradisca maggiormente, l'Olimpia ha il diritto di voler costruire un futuro senza Melli o senza un Melli a certe condizioni: tutto ciò ce lo dice chiaramente il nulla di fatto al 21 maggio. Cosa riserverà il futuro lo scopriremo, magari non a brevissimo, ma chiaramente si tratta di una situazione in cui qualunque sia la decisione, il club si espone ad un minimo di legittima critica vista l'importanza della questione.

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