Euroleague Weekly, il nostro contenitore settimanale in 10 flash, dopo un Round 33 che ha meritatamente qualificato Maccabi e Partizan alla postseason. Restano due posti da assegnare.
Baskonia da sogno ma il traguardo non è ancora tagliato e nemmeno facile da tagliare. In Liga ha scollinato 7 volte oltre quota 100, vincendo sempre. In Eurolega lo ha fatto "solo" 5 volte ed anche qui la sconfitta non è contemplata.
Il primo posto è ancora in ballo ma come dice lo stesso sito della competizione, si può dire maledetto? Nessuna vincitrice di stagione regolare ha mai sollevato il trofeo, solo il 40% di chi aveva il vantaggio del fattore campo ai Playoff lo ha poi sfruttato. Quinto,, quinto, secondo, terzo e sesto i rispettivi piazzamenti di chi ha sollevato argenteria pesante alle Final 4. Tutti dati a partire dal 2016/17, prima stagione con l'attuale formato. Oly e Real ci penseranno? Ma dai, non scherziamo.
Maccabi e Partizan si qualificano ai Playoff meritatamente dopo un percorso di crescita spettacolare in stagione. Erano tra le candidate alla postseason ma lo erano senza certezze alcune. Kattash ed Obradovic hanno fatto un lavoro più che eccellente, mettendo dietro colleghi con materiale molto migliore in partenza.
Kevin Punter segna la tripla decisiva a Montecarlo dopo una serata da soli 5 punti e 5 tiri sino a quel momento. Sono cose che fanno "quelli veri", sono cose che fanno i campioni.
Ed a proposito di giocatori veri, Zach LeDay piazza un 6/6 glaciale dalla lunetta nel momento in cui fioccano i falli monegaschi. Anche per l'ex milanese una grandissima crescita sotto l'ala di Obradovic. Non ti accorgi e poi scopri che chiude la gara più importante dell'anno a quota 22 con 12 falli subiti. Sì, 12, è vero.
Milano, dopo Partizan ed Olympiacos, supera nettamente anche il Barcellona. Tutto agrodolce perchè se è vero che sono vittorie di qualità lo è altrettanto il fatto che siano arrivate sempre in serate che non sono mai state da dentro/fuori. Tutte le partite decisive sono state perse da settembre ad oggi.
153,8, sì non è uno scherzo, è l'OFFENSIVE RATING del Baskonia nella gara contro l'Asvel. Nel precedente massimo stagionale (116) in termini di punti rifilati al Maccabi nel Round 6 quel dato si fermò a 152,6. "Solo" 148,1 nei 114 punti segnati al Valencia nel Round 26.
Lotta Playoff ora limitata a Fenerbahçe, Baskonia e Zalgiris. Mille possibilità e variabili legate ai risultati dell'ultima giornata, tuttavia una certezza è evidente: comunque vada i lituani e gli stessi baschi meriterebbero assolutamente la postseason, la squadra di Maksvytis su tutti. Chi la dava oltre un 16mo-18mo posto ad inizio stagione? Non certo chi scrive. Discorso diverso per i turchi, che avevano credenziali sulla carta molto più valide.
A soli 40' dalla fine della stagione regolare c'è un dato evidentissimo che non può che far piacere: l'organizzazione offensiva delle squadre, nonché alcuni roster costruiti in un certo modo ed alcuni sistemi assai efficaci in tal senso hanno dimostrato che per vincere si deve attaccare bene, non solo difendere come in quelle oscenità di gare cui abbiamo assistito troppe volte lo scorso anno. Gli ultimi 7 OFFENSIVE RATING della lega sono abbondantemente fuori dai Playoff e solo Efes (quarto) e Valencia (decimo) sono nelle prime 11 piazze, insieme alle altre 9 squadre di cui 6 già ai Playoff e tre in corsa per gli ultimi due posti.
Interessantissima la questione MOST IMPROVED PLAYER. Diversi nomi sono cresciuti tantissimo, ma se ci limitiamo a chi era già in Eurolega, quelli di Nigel Hayes-Davis e di Keenan Evans paiono i più chiari. Benissimo anche WadeBaldwin e Josh Nebo. ROOKIE OF THE YEAR? Darius Thompson con pochi dubbi, senza dimenticare gente come Iggy Brazdeikis o Bonzie Colson, ma qui la lista potrebbe allungarsi.