Il Partizan ingrana la quarta: Panathinaikos travolto dalla mareggiata serba
Altra vittoria per i serbi, che affondano i campioni d'Europa alla Stark Arena
Prestazione maiuscola del Partizan che affossa il Panathinaikos tra le mura amiche: sono 4 in fila per i serbi di coach Obradovic, letteralmente incontenibili ed in grande fiducia. Brutto passo indietro dei greens, che vedono espulso Nunn nei secondi finali
Il Partizan ci ha davvero preso gusto: i bianco-neri hanno travolto i campioni d'Europa del Panathinaikos in una Stark Arena completamente esaurita e trascinante. Sono 4 in fila per la squadra di Obradovic, che in una settimana ha mandato al tappeto le due squadre di Atene oltre allo Zalgiris di Trinchieri (martedì sera, sempre in casa): momento di forma scintillante che è cominciato con la grande vittoria nel derby di Belgrado. I serbi salgono a quota 12, per i greens sconfitta numero 6 in 14 partite.
4 giocatori in doppia cifra per il Partizan di Obradovic, con 18 per un ottimo Carlik Jones, 17 di Sterling Brown, 13 di Bonga e 12 con 10 rimbalzi di un solido Tyrique Jones. 4 in doppia cifra anche per i campioni d'Europa del Panathinaikos: il miglior marcatore è Sloukas a quota 15, seguito dai 13 a testa di Lessort ed Hernangomez e dai 12 di un Nunn da 1/7 dall'arco con espulsione nei secondi finali. Finisce 91-73 alla Stark Arena.
Partizan debordante: energia e qualità per la grande svolta
Un Partizan da gran galà quello visto alla Stark Arena stasera contro i campioni d'Europa del Panathinaikos: i bianco-neri hanno azzannato la partita con un 11-0 di break prima dell'intervallo ed un'ulteriore accelerazione dal rientro in campo dopo la pausa lunga. Vestito da grande notte per i ragazzi di Obradovic, che proseguono sulla falsariga di quanto visto nei precedenti 120': 33/60 dal campo, 20 assist, 48% dall'arco, saldo di -4 tra perse e recuperi, questi sono solo alcuni dei dati che testimoniano la partita di grande energia e grande qualità per tutti e 40 i minuti. A guidare i bianco-neri c'è il solito straordinario Carlik Jones, che fa impazzire la difesa greens mettendo in campo tutto il suo talento: 18 punti, 4 assist ed un ottimo 7/10 dal campo per il #2. Ma è il complesso a funzionare meravigliosamente, in una grande prova di squadra: le fiammate di Sterling Brown ed Isaac Bonga incendiano le polveri, le triple di un chirurgico Marinkovic sono determinanti nel 11-0 in 1'39" prima dell'intervallo per rovesciare l'inerzia e mettere definitivamente nel match il pubblico bianco-nero.
Panathinaikos senza difesa e scollato: serve di più
Serve molto di più. Il Panathinaikos esce con le ossa rotte dalla trasferta in casa del Partizan, in quella che è - inoltre - la peggior sconfitta con Ergin Ataman alla guida dei greens. Un match a dire il vero ben giocato per circa 18' dai greci, che hanno ben controllato il ritmo senza dare possibilità ai bianco-neri di trovare fiammate che potessero incendiare un ambiente già carico di suo. Dal 33-37 del 18'21" fino all'intervallo - però - è arrivato un parziale di 11-0 determinato soprattutto da Marinkovic che ha realizzato 3 triple in fila mandando i suoi sopra di 7. Nella ripresa ci si aspettava la reazione dei campioni, che - invece - non è arrivata: Sloukas e soci sono apparsi scollati e senza la giusta energia per rovesciare l'inerzia che rimettesse in equilibrio il match. Per vincere a Belgrado contro una squadra di talento ed in una condizione psico-fisica debordante occorre di più: la difesa esce triturata dalla qualità di Carlik Jones e dall'atletismo di Tyrique Jones, che hanno fatto il bello e cattivo tempo. Nella ripresa il “Pana” ha perso ritmo, concedendo canestri facili ai padroni di casa, che sono volati via sino al +21 prima di controllare senza patemi: come ha ammonito lo stesso Ataman serve di più, maggior energia. Dopo i 29 di due sere fa arriva l'espulsione per Nunn in un finale nervoso per il MVP delle F4 dell'anno scorso: una brutta serata in tutto e per tutto.