L'Efes non trema, distrugge la Stella Rossa e conquista il nono posto. Si spengono così le residue speranze di Milano e Partizan, che salutano una stagione europea piena di rimpianti. I turchi ora attendono la sfidante nel match tra Virtus e Baskonia. Alla Sinan Erdem il risultato finale è 100-55

Classe operaia ai play-in: Bryant e Osmani alla testa dell'Efes

Tra le prime portate dell'ultimo turno della regular season, alla Sinan Erdem Arena, in Istanbul, si serve uno dei piatti più ricchi, o per lo meno uno a cui diversi occhi saranno interessati.

Da Belgrado diversi devices saranno collegati, ma più che tifosi della Stella Rossa, Partizan e Milano (in trasferta proprio nella capitale serba "sponda Maccabi") attendono di capire se serve interessarsi al concetto di autodeterminazione.

La Stella Rossa non ha nulla da chiedere, ma non è un finale di stagione. L'Adriatic League da giocare , l'orgoglio non in dubbio e l'occasione per dare minuti al rientrante Thompkins. L'Efes parte forte, mette energia, ma non troppa precisione. Osmani premia il 1000 assist in El di Larkin con una super schiacciata e Clyburn prova a cavalcare il vantaggio fisico anche in post, che creano buoni tiri, ma le percentuali non sono premianti. Mitrovic è il migliore dei suoi e i serbi restano in scia 15-11.

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Osmaignifico posterizza Bolomboy

Vive sono le speranze per gli spettatori interessati, finché entra sul parquet Bryant. Il prodotto di BYU, si traveste dal suo rimpianto e inarrivabile omonimo e si abbatte sulla Stella Rossa e sulle chances residue di Partizan e Milano.

10 punti consecutivi, 19 punti in 9 minuti nel secondo tempo senza errori dal campo. Una prestazione irreale. Con un Batman così anche il Robin è non convenzionale. Ed è ancora Osmani, che oltre all'intensità, impreziosisce la sua ottima partita con giocate sopra il ferro e buone letture. Giedraitis sulla sirena tiene viva, l'ultimo lumicino, sul 45-31.

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Bryant e il suo irreale primo tempo

Stella Rossa e Milos out, Efes play-in

Il risultato si decide con l'incipit del terzo periodo, la contesa no. Osmani, ancora lui, libera Hollatz per la tripla, che replica lui stesso regalando il +20 dei turchi. La Stella Rossa esce dalla partita, le motivazioni si spengono e l'Efes dilaga, mettendo ancora una volta in mostra una delle migliori firme della stagione, Daniel Oturu.

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I serbi si trascinano in un finale di terzo quarto che può accompagnare verso un finale da garbage time purissimo. Un contropiede mal pensato e peggio riuscito, tra Thompson e Beaubois, non va giù a Milos Teodosic, che dopo un fallo duro su Oturu, viene espulso dopo lunghe proteste con la terna arbitrale.

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la furia di Milos

La partita faticosamente si muove verso la sirena, Bryant registra il career high (26) mentre la partita vive un altro momento di forte tensione, con la doppia espulsione dopo un acceso alterco a rimbalzo tra Tyreke Jones e Joel Bolomboy. Evitabile.

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L'Efes segna 100 punti e fa suo un nono posto insperato, proponendosi come mina vagante del tabellone play-in. Ora uno sguardo interessato allo spareggio della Segafredo Arena tra Virtus e Baskonia. Mestamente sia Partizan che ovviamente Milano, salutano l'Eurolega. Passa la squadra che ha saputo infilare esser più costante nelle ultime giornate, meritando la rimonta, anche grazie all'impatto di coach Mijatovic.

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Protagonisti

L'Efes trova eroi impronosticabili. Bryant, 26, career high e semplicemente infallibile. Osmani, chirurgico e spettacolare, 12+7 e Oturu, 13+6. Nel finale anche buon bottino per Willis (15).

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Poco da dire per la Stella Rossa, Mitrovic, Nedovic e Giedraitis con 11 a testa i più continui. Da registrare il rientro con una tripla di Thompkins.

photocredit: Anadolu Efes X

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